VR, AR, MR: TROVA LE DIFFERENZE
Realtà Virtuale (VR), Realtà Aumentata (AR), Mixed Reality (MR)…e chi più ne ha più ne metta! La tecnologia ha fatto passi da gigante e ci propone la sua versione della realtà, o meglio, le sue versioni. Facciamo un po’ di chiarezza sulle differenze che sussistono tra VR, AR e MR, termini che spesso vengono usati come sinonimi ma si riferiscono invece a concetti distinti.
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Realtà Virtuale (VR)
La Realtà Virtuale consente all’utente di entrare in un mondo immaginario creato digitalmente e di calarsi completamente in esso. Questo è possibile tramite visori appositi che isolano l’utente dall’ambiente circostante e rendono l’esperienza totalmente immersiva.
Tra i dispositivi di Realtà Virtuale più popolari vi sono Oculus Rift e Htc Vive, attraverso i quali l’individuo può vedere l’ambiente digitale intorno a lui a 360 gradi, dotato di una perfetta continuità e coerenza. L’immersività può essere aumentata ulteriormente con device che digitalizzano i movimenti delle mani, in modo da rendere l’esperienza ancora più realistica. I settori dove la VR viene utilizzata di più sono sicuramente entertainment e gaming, dove questo tipo di tecnologia viene già ampiamente sfruttata per creare esperienze di gioco che siano il più possibile coinvolgenti. Con i visori di VR si possono visualizzare anche foto e video a 360 gradi, immergendosi nei ricordi di un’estate o perfino passeggiando per le vie di una città mai visitata.
Realtà Aumentata (AR)
Diversa è la tecnologia della Realtà Aumentata, sia per scopi che per modalità. Con il termine Realtà Aumentata si fa riferimento a tutti quei dispositivi che consentono di arricchire il mondo intorno a noi con contenuti digitali, in particolare informazioni. La differenza principale con la Realtà Virtuale è che i visori AR non hanno lo scopo di separare totalmente l’utente dall’ambiente ma presuppongono il mantenimento del contatto visivo con la realtà circostante, mentre si occupano di valorizzare la nostra “visione” sovrapponendo le informazioni ritenute rilevanti. Inizialmente la tecnologia di AR veniva utilizzata per costruire gli HUD (Head Up Display), dispositivi ad uso militare che consentivano ai piloti di arei e carri armati, ad esempio, di visualizzare informazioni utili senza la necessità di spostare l’attenzione dall’ambiente circostante. Un esempio recente è invece l’applicazione Pokemon Go che ha spopolato qualche tempo fa: tramite lo schermo dello smartphone era possibile visualizzare ed inquadrare i vari Pokemon nello spazio fisico circostante. I campi di applicazione della Realtà Aumentata sono moltissimi, dalla semplice visualizzazione di informazioni utili in luoghi come stazioni, musei, strade alla manualistica e al marketing, ma rispetto alla VR è un settore ancora piuttosto inesplorato.
E la Mixed Reality (MR)?
Realtà Virtuale e Realtà Aumentata hanno, ovviamente, dei limiti: la prima tecnologia è in gran parte vincolata al tipo di device (lo schermo di uno smartphone non sarà troppo piccolo?), l’altra manca totalmente di interazione con lo spazio fisico reale. La Mixed Reality cerca di superare questi limiti combinando elementi dell’una e dell’altra tecnologia. Un esempio è HoloLens, un visore sviluppato da Microsoft che permette di andare ben oltre alle possibilità di VR e AR. Con questo dispositivo l’utente può visualizzare le informazioni contenute nel proprio campo visivo e allo stesso tempo interagire con gli oggetti digitali, perfettamente integrati nell’ambiente, che a loro volta possono subire variazioni ed interagire con gli altri elementi presenti.