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COS’È IL CLOUD COMPUTING E COME FUNZIONA?

Cos’è il cloud computing e come funziona: le basi

Il Cloud Computing è una tecnologia informatica che consente di sfruttare la rete internet per distribuire e accedere a risorse software e hardware da remoto. I servizi di Cloud Computing vengono erogati da apposite aziende definite Cloud provider, che si occupano dell’assegnazione delle risorse e, a richiesta, anche della gestione completa del servizio.

Il Coud Computing è l’abilitatore per eccellenza della trasformazione digitale delle imprese. Nelle sue diverse tipologie e manifestazioni concrete, consente infatti a qualsiasi azienda di accedere a tecnologie avanzate e a infrastrutture solide, sicure e resilienti senza dover affrontare investimenti coraggiosi di tipo infrastrutturale e per le competenze necessarie alla gestione. I cloud provider, infatti, forniscono risorse “a richiesta”, facendo pagare solo ciò che viene realmente utilizzato (as-a-service).

I provider di Cloud Computing mettono a disposizione delle aziende, tramite abbonamento, una serie di risorse IT tra cui server, database, storage di archiviazione, software, business intelligence, applicativi.

L’espressione Cloud Computing comprende diversi modelli e servizi di distribuzione delle risorse IT.

















    I tipi di Cloud Computing, dal pubblico all’ibrido

    Vi sono diverse modalità di distribuzione delle risorse di Cloud Computing. La prima distinzione riguarda la tipologia di infrastruttura cloud al servizio della propria impresa, che può essere pubblica, privata o ibrida.

    Cloud Pubblico

    Con il Cloud Pubblico le risorse erogate appartengono al provider, che mette a disposizione delle aziende macchine virtuali, storage e applicazioni e provvede alla gestione del sistema. Con questa modalità le risorse IT vengono condivise da tutti gli utilizzatori.

    Cloud Privato

    Il Cloud privato prevede un pool di risorse dedicato alla singola azienda che ha accesso esclusivo al sistema infrastrutturale. Questa soluzione garantisce una maggiore privacy in quanto la rete non è condivisa con altre realtà

    Cloud Ibrido

    Il Cloud Ibrido combina le due modalità precedenti attraverso tecnologie apposite che supportano l’erogazione delle risorse sia in modalità Private che Public Cloud.

    I servizi di Cloud Computing, dall’infrastruttura al software

    I servizi di Cloud Computing di distinguono in tre principali modelli: PaaS, IaaS e SaaS, a seconda di ciò che il provider mette a disposizione delle imprese (infrastruttura, piattaforme di sviluppo o software).

    IaaS

    IaaS (Infrastructure as a Service) è il modello di Cloud Computing di base. Il provider, attraverso la rete internet, fornisce al cliente l’intera infrastruttura IT, tra cui server virtuali, spazio di archiviazione, reti e sistemi operativi, usando un modello di pagamento a consumo (chiamato anche “pay-per-use”).

    PaaS

    PaaS (Platform as a Service) fornisce all’IT una piattaforma Cloud ideale per lo sviluppo, il test, la distribuzione e la gestione di applicazioni software. Grazie al servizio PaaS, queste operazioni possono essere svolte in modo semplice e rapido.

    SaaS

    SaaS (Software as Service) è un modello di distribuzione software tramite web. Con SaaS il software viene consegnato al cliente “chiavi in mano”, consentendo un semplice utilizzo ed eliminando le problematiche a livello di gestione delle risorse infrastrutturali.

    Creiamo insieme la tua piattaforma di cloud computing

    Il cloud rivoluziona le imprese, ma richiede molta competenza per essere implementato in modo sartoriale sulle loro esigenze.

    • Qui, per esempio, abbiamo approfondito l’evoluzione di IaaS, PaaS e SaaS, sottolineandone la continua evoluzione tecnologica.
    • Qui, invece, spieghiamo perché è preferibile rivolgersi a un provider italiano.

    In ogni caso, l’adozione del cloud computing richiede un percorso guidato, una strategia solida e la capacità di governare, anche dal punto di vista dei costi, ambienti che evolvono ogni giorno. Per questo ti esortiamo a entrare in contatto con noi, così da definire insieme il percorso più efficace ed efficiente verso il futuro della tua azienda.

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    CLOUD COMPUTING: LO STATO ATTUALE DEL MERCATO

    CLOUD COMPUTING: LO STATO ATTUALE DEL MERCATO

    I numeri non mentono: il settore del Cloud è in rapida crescita e nel 2019 raggiungerà il valore di 206,2 miliardi di dollari.

    Anche oggi parleremo di Cloud, ma lo faremo attraverso i numeri. Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di Cloud Computing e del suo rapido sviluppo a livello mondiale. Sembra che i business abbiano compreso il vantaggio competitivo derivante dall’utilizzo dei servizi Cloud e siano ormai veramente poche le aziende che non hanno ancora adottato una strategia di Cloud Computing. Una cosa è certa, la Nuvola sta conquistando il mercato delle telecomunicazioni a livello mondiale. Sebbene negli ultimi 5 anni il mercato sia cresciuto esponenzialmente, e gli esperti affermano che continuerà a crescere al doppio della velocità nella prossima decade, la spesa complessiva relativa al Cloud Computing rimane ancora solamente il 5% della spesa globale dedicata alle infrastrutture IT. Ma di che numeri stiamo parlando esattamente? Vediamo subito un po’ di dati per farci un’idea concreta sul valore del Cloud Computing nel mercato attuale e sulle sue previsioni di crescita.

    Gli studi stimano che nel 2019 il mercato del Cloud Computing raggiungerà i 206,2 miliardi di dollari. La crescita è del 17,2 % rispetto al 2018, quando il valore totale toccava i 175,8 miliardi di dollari.
    Lo scorso anno la fetta più grossa se la sono aggiudicata i servizi SaaS (Software as a Service) con un 41% di share. Le ricerche prevedono un’ulteriore crescita del segmento delle soluzioni SaaS che nel 2019 costituirà quasi la metà del mercato complessivo del Cloud Computing.

    La ricerca di Gartner “Cloud Forecast 2018” indica la seguente ripartizione del mercato attuale del Cloud Computing:

    • 41% Software as a Service (SaaS)
    • 26% Business Platform as a Service (BPaaS)
    • 18% Infrastructure as a Service
    • 9% Platform as a Service (PaaS)
    • 6% Servizi di gestione e sicurezza

    Ci soffermeremo su due soluzioni di Cloud Computing in particolare, IaaS e SaaS.

    Infrastructure as a Service (IaaS)

    Prima di tutto, che cos’è una soluzione Infrastructure as a Service (IaaS)? Con la soluzione IaaS il cliente ha la possibilità di accedere direttamente all’infrastruttura e di eseguire alcune attività. Il provider Cloud mette a disposizione del cliente la macchina virtualizzata (o le macchine, se si tratta di un’infrastruttura più complessa) e permette di utilizzare il modello pay-per-use, secondo il quale vengono fatturate solo le risorse virtuali effettivamente utilizzate. Con Infrastructure as a Service il cliente ha quindi l’accesso e il controllo dell’infrastruttura Cloud. Il segmento relativo ai servizi IaaS continua a rimanere molto competitivo sul mercato. Negli ultimi anni ha registrato una crescita continua, dal valore di 3 miliardi di dollari nel 2010 fino ai 31 miliardi del 2018. Nel 2019 la quota raggiungerà i 40 miliardi di dollari.

    Software as a Service (SaaS)
    Le soluzioni Software as a Service (SaaS) invece riguardano tutti quei servizi che consentono la distribuzione di software tramite web. In questo caso il cliente non ha nè accesso nè possibilità di controllare l’infrastruttura Cloud, come invece avviene con una soluzione IaaS. SaaS è un servizio chiavi in mano per utilizzare i software in modo semplice ed evitare tutte le complicazioni relative alla gestione del sistema IT, di cui si occupa totalmente il provider. Come abbiamo vista sopra, è la nicchia di mercato più florida tra i vari servizi di Cloud Computing forniti dai provider (41%). Il mercato del Software Cloud ha raggiunto un valore di 72,2 miliardi nel 2018, con un tasso di crescita del 22,7%. Secondo Gartner il mercato SaaS supererà i 113,1 miliardi di dollari entro il 2021 con un tasso di crescita annua del 12,6 %.

    Vuoi rimanere al passo con i tempi?

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    CLOUD BEST PRACTICE: COME MIGRARE I TUOI PROGETTI SU KUBERNETES

    CLOUD BEST PRACTICE: COME MIGRARE I TUOI PROGETTI SU KUBERNETES

    Oggi utilizzare il Cloud non è più un’opzione, ma un must-have. La migrazione dei sistemi informativi aziendali su infrastrutture Cloud porta numerosi benefici alle aziende, tra i quali l’ottimizzazione delle risorse e una significativa riduzione dei costi operativi. In questo scenario il trend più diffuso è quello di spostare i propri progetti in ambienti Cloud basati su Container. Nella maggior parte dei casi la scelta ricade su Kubernetes, lo strumento attualmente più popolare per la gestione e l’orchestrazione dei ContainerKubernetes è il sistema più utilizzato a livello globale, il più efficiente e scalabile tra quelli disponibili sul mercato dei Container. In questo post vi parleremo delle modalità di migrazione in Cloud e vi illustreremo tre best practice per spostare i vostri progetti su Kubernetes.

    Rehosting
    Tra gli approcci disponibili per migrare le applicazioni in Cloud, il “rehosting” (anche chiamato “lift and shift“) è sicuramente il metodo più semplice. In pratica, si tratta di migrare l’applicazione nella sua interezza senza alterarne lo stato: “impacchettate” la vostra app e la trasferite nell’ambiente containerizzato così com’è, senza apportare modifiche o ottimizzazioni di alcun tipo. Il rehosting è il processo di migrazione più veloce e meno impegnativo in termini di costi e risorse. Detto questo, non effettuando alcuna modifica al codice dell’applicazione e lasciandola al suo stato “originale”, sarà più difficile beneficiare della flessibilità e di altri vantaggi che caratterizzano gli ambienti Cloud nativi.

    Replatforming
    La seconda tecnica, detta replatforming oppure “lift, tinker and shift“, implica delle lievi modifiche all’applicazione prima della sua migrazione in Cloud. Il replatforming ha l’obiettivo di ottimizzare le applicazioni attraverso piccoli update in modo che possano beneficiare maggiormente dei vantaggi offerti dalle infrastrutture e dai Container Cloud, senza toccare però il “cuore” dell’applicazione. Il replatforming è il processo intermedio tra le tre tecniche di migrazione Cloud. E’ più impegnativo e lungo rispetto al semplice rehosting, ma consente di sfruttare meglio le potenzialità degli ambienti Cloud-native e soprattutto non richiede l’impegno nè le risorse necessarie per effettuare il refactoring.

    Refactoring
    Eccoci infine alla tecnica del refactoring, la più complessa e dispendiosa a livello di tempi e processi, ma anche la più vantaggiosa per altri versi. Il refactoring implica un processo avanzato di “re-architecting” e anche di “recoding” dell’applicazione, ossia l’apporto di modifiche significative nel codice dell’app. Lo scopo di questa tecnica di migrazione è quello di adattare ed ottimizzare il più possibile l’applicazione alla nuova infrastruttura e poter usufruire in modo completo dei vantaggi e delle funzionalità offerti dagli ambienti Cloud nativi.

    Quale processo di migrazione scegliere per la tua azienda? Non c’è una soluzione migliore in assoluto. La scelta della tecnica più adatta dipende dalle esigenze dei singoli business (tempistiche, risorse disponibili, personale dedicato) e dalle caratteristiche dell’infrastruttura pre-esistente.

     

    Vuoi maggiori informazioni sulla migrazione in Cloud? Richiedi subito una consulenza gratuita ai nostri esperti!

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    6 TREND SUL CLOUD PER PREPARARSI AL 2019

    6 TREND SUL CLOUD PER PREPARARSI AL 2019

    Nell’ultimo decennio il Cloud ha avuto un ruolo da protagonista all’interno dello scenario IT, contribuendo all’innovazione tecnologica dei business e alla trasformazione dell’IT aziendale in maniera sempre maggiore. Se inizialmente molti erano scettici riguardo all’idea di spostare processi e applicazioni sulla “nuvola”, oggi l’utilizzo di servizi di Cloud Computing sembra essere divenuto uno standard. Secondo le statistiche dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, l’82% delle aziende medio-grandi in Italia utilizza almeno un servizio in Public Cloud. Il dato sottolinea come le imprese abbiano reso il Cloud Computing parte integrante della propria strategia IT: il 25% lo considera la soluzione preferenziale per lo sviluppo di nuovi progetti, il 6% addirittura una scelta obbligata.

    Il panorama del Cloud, però, ha ancora molto da offrire alle aziende. Le previsioni sui trend del nuovo anno lo confermano ampiamente, evidenziano le sfide tecnologiche e le opportunità di innovazione per il business legate all’adozione di soluzioni Cloud all’avanguardia.

    1. Approccio Multi-Cloud: 2018 vs 2019
    Se il 2018 era l’anno in cui il Multi-Cloud è diventato mainstream, il 2019 è invece l’anno in cui le strategie Multi-Cloud prendono realmente piede. L’uso dell’approccio Multi-Cloud da parte delle aziende è in continua crescita e diventerà presto un “must-have” per ottenere un vantaggio competitivo e rimanere al passo con le tendenze del mercato IT.
    Ma facciamo un passo indietro. Cosa significa Multi-Cloud? Questa soluzione non usufruisce di un unico modello di Cloud, ad esempio un Cloud pubblico o un Cloud privato, ma utilizza diversi servizi ed eventualmente anche provider differenti, a seconda delle specifiche esigenze di business. Il futuro si focalizza sempre di più sulle applicazioni e gli utenti richiedono velocità e performance elevate. Una soluzione standardizzata non è più sufficiente per far fronte a queste pretese ed ogni azienda ha bisogno di costruire il proprio ecosistema Cloud personalizzato.

    2. L’80% dei processi migra in Cloud
    Come dicevamo prima, lo scetticismo riguardo alla migrazione dei sistemi aziendali in Cloud era molto forte fino a qualche tempo fa. Alla base di questa tendenza vi era da un lato una scarsa fiducia per la sicurezza di dati e processi, dall’altro la tradizionale resistenza al cambiamento. I dati, però, mostrano che nei prossimi anni l’80% dei processi aziendali migrerà in Cloud, ma non solo. Le ricerche evidenziano un altro trend legato alla migrazione dei sistemi informativi aziendali. Molte imprese infatti ri-elaborano e adattano le proprie infrastrutture on-premise in ottica Cloud Computing (il cosiddetto “refactoring”) in modo da poterle spostare in modo più agevole all’interno di ambienti Cloud nativi.

    3. Intelligenza Artificiale incorporata nelle applicazioni
    L’Intelligenza Artificiale inizia ad essere integrata in tutte le applicazioni di nuova generazione, migliorando l’efficienza dei sistemi e dei processi in cui agisce. Grazie alla mole di dati sempre più massiccia che abbiamo a disposizione e l’incremento nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per l’analisi e lo sfruttamento delle informazioni, si stima che la produttività dei business aumenterà notevolmente già da quest’anno. Insieme all’I.A. altre tecnologie emergenti si fanno sempre più spazio nel mercato e contribuiscono ad incrementare la flessibilità e l’efficienza dei sistemi, come machine learning, serverless computing e realtà aumentata.

    4. Il 70% delle funzioni IT sarà automatizzato
    Nel 2019 automazione diventa una parola chiave. Il 70% delle funzioni IT verrà automatizzato così come la maggior parte delle relazioni con i clienti saranno gestite da chatbot o intelligenza artificiale in modo del tutto automatico. Inoltre, il 50% dei dati verrà gestito con processi automatizzati. Insomma, il personale tecnico potrà fare a meno di svolgere molte attività di routine, ma necessarie, come self-patching, tuning e presto anche attività relative all’affidabilità e alla garanzia degli SLA, e avrà più tempo da dedicare allo sviluppo del business. Entro il 2025 l’automazione dell’intero ciclo di vita hardware software sarà lo standard e porterà un enorme vantaggio alle aziende sia a livello di prestazioni che di sicurezza.

    5. Container: Kubernetes in prima linea
    Già nel 2018 i Container hanno avuto un grande ruolo nel mondo del Cloud. Si tratta di sistemi Cloud nativi che per le loro caratteristiche si diffonderanno sempre di più come tecnologia enterprise. I container sono in grado di fornire prestazioni di alto livello, elevata flessibilità e scalabilità, migliore sicurezza e SLA, e si adattano a qualsiasi ambiente. Grazie a queste peculiarità sono lo strumento ideale per integrarsi con le strategie Multi-Cloud. Tra le varie tecnologie di containerizzazione Kubernetes è in prima linea e rappresenta il modello di orchestrazione e gestione dei Containers più popolare e diffuso a livello mondiale.

    6. Nuove skills specialistiche
    Le nuove tendenze creano un gap tra le skill possedute dai team IT delle aziende e dei provider e quelle necessarie all’implementazione di strategie innovative e alla gestione di architetture Cloud-native. Si sviluppa quindi la necessità di formare il personale tecnico con competenze all’avanguardia nel settore e inserire in azienda nuove figure lavorative in linea con il mercato (ad esempio il Cloud Security Specialist o il Cloud Architect) per plasmare le imprese del futuro.

     
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    9 RAGIONI PER SCEGLIERE UNA SOLUZIONE XAAS PER IL TUO BUSINESS

    9 RAGIONI PER SCEGLIERE UNA SOLUZIONE XAAS PER IL TUO BUSINESS

    Nello scorso post abbiamo parlato di Everything as a Service (XaaS), il nuovo modello di Cloud Computing che si sta velocemente affermando nel mercato IT come la soluzione capace di cambiare il futuro dei business. Abbiamo già visto cos’è XaaS e quali sono le sue principali funzionalità. Oggi parleremo nello specifico delle ragioni per cui le aziende dovrebbero utilizzare una soluzione XaaS. Ecco tutti i vantaggi di Everything as a Service: per le aziende, per i provider e per gli utenti stessi.

    I vantaggi di XaaS

    1. Risparmio e ottimizzazione dei costi: diminuzione dei costi di gestione del reparto IT, sia a livello hardware e infrastrutturale, sia a livello software

    2. Accesso a servizi top-level: con le soluzioni XaaS, aziende di ogni dimensione, anche le più piccole, hanno la possibilità di accedere a servizi di alto livello, altrimenti troppo costosi

    3. Migliorare l’agilità del sistema: con XaaS l’implementazione di nuove soluzioni diventa molto più veloce e, riducendo i backlog, l’agilità del sistema informatico viene incrementata. In questo modo ci si può focalizzare maggiormente sugli obiettivi di business invece che sulle problematiche tecniche.

    4. Massimizzare il ROI: grazie al risparmio sui costi e alla maggiore efficienza del sistema IT, le imprese riescono a massimizzare il ROI e a ottenere il meglio dal proprio business.

    5. Controllo: ogni elemento viene costantemente monitorato, garantendo non solo reattività in caso di disservizi, ma anche maggiore produttività grazie all’analisi dei trend infrastrutturali.

    6. Scalabilità e flessibilità: ogni soluzione XaaS viene fornita secondo le esigenze della singola società ed è in grado di adattarsi alle nuove richieste di business, incrementando le risorse in modo semplice ed immediato e accompagnando la crescita dell’azienda passo per passo.

    7. Continuo aggiornamento della tecnologia: con le soluzioni XaaS gli aggiornamenti dei servizi diventano responsabilità dei provider e non più degli utenti. Inoltre, la gestione del ciclo di vita delle versioni software è molto più flessibile grazie al disallineamento tra il livello di aggiornamento dell’infrastruttura e quello degli applicativi.

    8. Innovare il business: l’utilizzo di soluzioni Cloud d’avanguardia rende l’azienda più reattiva verso i cambiamenti e facilita l’accelerazione del business.

    9. Mitigare i rischi: l’Everything as a Service garantisce soluzioni al 100% compliant rispetto agli standard di mercato presenti e ai requisitivi normativi richiesti.

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    CLOUD BACKUP VS CLOUD OBJECT STORAGE

    CLOUD BACKUP VS CLOUD OBJECT STORAGE

    Qual è la differenza tra Cloud backup e Cloud object storage?

    Oggi parleremo di Cloud backup e Cloud object storage. Entrambi sono sistemi in Cloud che hanno lo scopo di archiviare e mettere in sicurezza i dati aziendali, ma presentano alcune differenze. Vediamo insieme che cosa sono il Cloud backup e il Cloud object storage e quali sono i vantaggi specifici dell’una e dell’altra soluzione. In questo modo, valutando le esigenze particolari del tuo business, potrai comprendere quale servizio si adatta meglio alla tua azienda.

    Cloud backup

    Il servizio di Cloud backup consente di creare e programmare backup automatizzati. E’ la soluzione ideale per mantenere e gestire in modo totalmente sicuro e semplice i propri backup, nel rispetto delle politiche di disaster recovery specifiche di ogni azienda. I Cloud backup posso essere schedulati secondo le proprie esigenze, scegliendo la frequenza più adatta. Possono avere cadenza oraria, giornaliera o settimanale oppure possono essere programmati secondo orari completamente personalizzati. I dati sono custoditi in piena sicurezza presso i data center, con accesso protetto ed esclusivo.

    Vantaggi:
    • Automatico: i backup sono programmabili a qualsiasi orario e con qualsiasi frequenza
    •  Semplice da usare: le operazioni sono facilmente gestibili dall’interfaccia grafica
    • Sicuro: il servizio di Cloud backup garantisce il massimo degli standard di sicurezza nel trasferimento e nel mantenimento dei dati
    • Veloce: per la deduplica e la compressione dei dati vengono utilizzati i sistemi di backup più avanzati disponibili sul mercato
    • Economico: grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, il servizio di Cloud backup consente di risparmiare rispetto ai sistemi tradizionali
    • Multipiattaforma: i Cloud backup sono disponibili sia per server in Cloud che server fisici, sia che siano ospitati presso data center esterni che presso i propri uffici
    Per quali esigenze?

    Il Cloud backup è la soluzione migliore per chi ha l’esigenza di archiviare e mantenere i propri dati aziendali in luoghi esterni e distinti. Schedulabile, personalizzabile e automatico, il Cloud backup sfrutta un sistema in grado di ottimizzare tempi e spazio occupato e di eseguire un ripristino rapido in caso di eventuali problemi. Inoltre, il servizio è in grado di adattarsi immediatamente a nuove esigenze di spazio.

    Cloud object storage

    Il servizio di Cloud object storage è basato sul modello IaaS (Infrastructure as a Service) e permette di creare liberamente spazi di archiviazione in cui memorizzare i propri dati. Mette in sicurezza i dati in modo totalmente affidabile e flessibile, fornendo uno storage per poter distribuire qualsiasi tipo di file ai propri clienti. Con la soluzione di Cloud object storage i dati vengono memorizzati in più copie, su più dischi e più server, garantendo sicurezza e performance. E’ un servizio basato sul protocollo HTTP/FTP e consente di accedere ai dati comodamente da qualsiasi dispositivo. Il Cloud object storage si distingue dai servizi tradizionali per essere un sistema di archiviazione dati immediato, economico e scalabile.

    Vantaggi
    • Flessibile: spazio illimitato, così come la quantità di dati memorizzabile, il numero di richieste e il traffico disponibile
    • Affidabile: la tecnologia utilizzata garantisce il massimo dell’affidabilità
    • Pay-per-use: possibilità di pagare solamente le risorse effettivamente utilizzate secondo il modello pay-per-use
    • Localizzato: possibilità di scegliere l’area geografica in cui archiviare i dati
    • Compatibile: il servizio garantisce la massima portabilità e compatibilità
    • Protocollo FTP: possibilità di creare dei percorsi sul proprio pc per accedere direttamente ai dati utilizzando il protocollo FTP
    Per quali esigenze?

    Il servizio di Cloud object storage è ideale per chi ha la necessità di archiviare dati non strutturati, come documenti, media e dati generati automaticamente (ad esempio da sensori, telecamere ecc.). Grazie alle sue caratteristiche permette di accedere velocemente all’archivio tramite una semplice connessione browser e usando qualunque dispositivo. Inoltre, con il Cloud object storage è possibile condividere file di grandi dimensioni senza appesantire le mail e modificare in modo istantaneo lo spazio di archiviazione disponibile secondo necessità.

    Vuoi conoscere meglio le caratteristiche di Cloud backup e Cloud object storageCompila il form e sarai contattato da un nostro specialista per una consulenza gratuita!

     
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    5 RAGIONI PER CUI HAI BISOGNO DELL’ALTA AFFIDABILITÀ PER IL TUO BUSINESS

    10 OCT 2017 5 RAGIONI PER CUI HAI BISOGNO DELL’ALTA AFFIDABILITÀ PER IL TUO BUSINESS

    Cosa significa infrastruttura in alta affidabilità (HA)?

    L’alta affidabilità, o High Availability (HA), è una caratteristica cruciale per le infrastrutture cloud ed indica quei sistemi IT in grado di assicurare performance e SLA prossimi al 100% nel tempo, grazie alla presenza di componenti tecnologici completamente ridondati.

    In particolare l’alta affidabilità è costituita da un insieme di aspetti:
    – Fault-tolerance: tolleranza ai guasti, ossia la capacità di non subire downtime anche in presenza di guasti.
    – La garanzia sui servizi erogati: i servizi devono essere sempre disponibili, anche in caso di guasti al sistema.
    – Sicurezza dei dati: viene garantita l’integrità dei dati memorizzati all’interno dell’infrastruttura, che devono poter essere raggiungibili anche in caso di guasti a persone o processi.

    Disporre di un’infrastruttura in alta affidabilità significa quindi nessun single point of failure. Router, firewall, load balancer, reverse proxy e gli apparati di monitoraggio sono tutti ridondati sia a livello di network che a livello applicativo, garantendo il massimo dell’affidabilità. Grazie a questo tipo di architettura sono disponibili una serie di servizi certificati e un’infrastruttura che consente di scalare con flessibilità, offrendo tutti i tagli di banda che si riterranno necessari. Il traffico di rete è monitorato costantemente e ogni apparato è collegato a strumenti di monitoraggio. Inoltre, l’intera infrastruttura di rete possiede più livelli di protezione: Dmz, Rete Storage e Rete interna, separate e indipendenti nei servizi di gestione e protette da doppio bastione di firewall.

    Con la virtualizzazione dell’infrastruttura e la garanzia data dall’alta affidabilità, i downtime vengono ridotti drasticamente. Questo perchè i guasti ad un elemento non inficiano il funzionamento dell’intera infrastruttura: se un nodo hardware subisce un downtime, le macchine virtuali migrano su altri nodi, garantendo la continuità del servizio senza interruzioni.

    Riassumendo, quali vantaggi ha un’infrastruttura in High Availability?

    1. Riduzione downtime
    2. SLA prossimi al 100%
    3. Continuità del servizio garantita
    4. Performance di alto livello
    5. Dati sicuri

    Perchè hai bisogno di un’infrastruttura in HA?

    Ne hai bisogno se…

    • hai a che fare quotidianamente con la gestione di applicazioni critiche
    • gestisci siti web ad alto traffico
    •  non puoi permetterti downtime per nessun motivo al mondo
    • le interruzioni di servizio sono il tuo incubo peggiore
    • garantire high-performance è parte integrante del tuo lavoro
    • semplicemente, vuoi un servizio che funzioni bene, sempre.

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    5 ERRORI DA EVITARE SUL CLOUD COMPUTING

    5 ERRORI DA EVITARE SUL CLOUD COMPUTING

    Migrare in Cloud aiuta a ridurre significativamente le spese e ottimizzare i costi IT del proprio business.

    Sempre più aziende si stanno muovendo verso tecnologie Cloud-based, ma in questa migrazione è necessario fare attenzione ad alcuni elementi che, sottovalutati, potrebbero danneggiare l’azienda. I benefici derivanti dall’utilizzo del Cloud Computing sono molti, ma vi sono anche alcuni errori che le aziende spesso compiono che possono seriamente compromettere i business.

    Quali sono i principali errori da evitare nel Cloud?

    1. Non stabilire un accesso sicuro
    E’ essenziale limitare l’accesso alle informazioni solamente al personale specificatamente autorizzato a riceverle. Esattamente come non tutti in ufficio hanno accesso ai dati finanziari, non tutti quelli che lavorano nel Cloud dovrebbero avere l’accesso diretto alla “nuvola” e a tutti i suoi contenuti. E’ bene aumentare la sicurezza di queste procedure, ad esempio aggiungendo ulteriori step nella fase di autenticazione, in modo da bloccare l’accesso allo staff non autorizzato.

    2. Pensare che i dati nel Cloud siano automaticamente protetti
    E’la tipica assunzione che le aziende fanno erroneamente, pensando che le misure di sicurezza per tutelare i dati siano automaticamente fornite dal provider. Sicuramente il fornitore dei servizi IT è tenuto a rispettare alcuni standard in materia di security, ma questo non significa che l’azienda sia sollevata dalla responsabilità di proteggere i propri dati, anzi è necessario che lo faccia a sue spese. La buona notizia è che mettere i dati in sicurezza consente di risparmiare sia denaro che tempo, poichè preveniene la perdita di informazioni importanti.

    3. Scegliere un servizio poco affidabile
    L’idea di abbattere i costi scegliendo un fornitore economico potrebbe essere tentatrice. Ma mettere i propri dati a rischio solo per ottenere un piccolo risparmio di denaro alla fine viene a costare molto di più, sia a livello finanziario che a livello di rischio di perdita dei dati sensibili e di tutto ciò che ne consegue. E’ opportuno assicurarsi sempre di avere i giusti requisiti di rete per lanciare le proprie tecnologie in Cloud.

    4. Rimanere legato ad un unico fornitore
    Potresti avere difficoltà a migrare dal tuo attuale cloud provider verso un altro a causa di differenti fattori, nonostante tu voglia farlo. Per evitare di trovarsi in una situazione di questo tipo, è necessario assicurarsi di non essere vincolati a quell’unico provider prima di firmare qualsiasi contratto.

    5. Non fare un piano di backup
    Conoscere i modi per recuperare i dati è essenziale per un piano di recovery cloud. Una volta che i dati vengono messi in sicurezza attraverso soluzioni di backup specifiche, la peace of mind è assicurata anche in caso di eventuali disastri.

    Vuoi migrare in Cloud ma non sai come fare? Scopri tutti i vantaggie richiedi una consulenza gratuita con i nostri esperti!

     
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    CASE HISTORY: LA SOLUZIONE CLOUD SU MISURA PER OPPORTUNITY

    CASE HISTORY: LA SOLUZIONE CLOUD SU MISURA PER OPPORTUNITY

    Analisi e progettazione di una soluzione cloud personalizzata per una piattaforma di social gaming

    Il cliente di cui vi parliamo oggi è Opportunity, il nuovo social game del Principato di Monaco, nato nel 2015 dall’idea di un’imprenditrice italiana residente a Monaco. Si tratta di un social network basato sulla possibilità di vincere delle ricompense in denaro ogni mese, giocando online con gli altri utenti della piattaforma e accumulando gettoni virtuali. Alla fine del mese la persona che avrà accumulato più gettoni riceverà il premio.

    Opportunity è una start-up di successo, che vanta già uno staff di sette persone e numeri significativi. Per citare alcuni dati, Opportunity ha concluso il 29 febbraio 2016 i 4 mesi di fase beta, totalizzando 50mila post, 420mila like, 70mila commenti, 45mila messaggi privati, e ha già distribuito tra i suoi utenti 40mila euro di ricompense.

    • Le esigenze di business del nostro cliente
      Opportunity era alla ricerca di un partner tecnologico per la progettazione dell’infrastruttura ideale per la nuova piattaforma di social gaming. Nello specifico, il cliente aveva bisogno di un provider in grado di fornire una soluzione architetturale personalizzata che avesse come requisito fondamentale un’elevata scalabilità.
    • La sfida
      Criticalcase ha preso in carico lo studio del progetto e ha fornito al cliente una consulenza infrastrutturale approfondita, in modo da individuare con precisione i requisiti specifici dell’infrastruttura richiesta e creare una soluzione cloud su misura.
    • La soluzione
      Criticalcase, dopo una fase approfondita di analisi e consulenza, ha progettato per Opportunity un’infrastruttura cloud complessa dotata dei parametri tecnici richiesti.

    L’attività di consulenza e progettazione si è articolata in numerose fasi e di seguito abbiamo descritto i vari step di lavoro svolti dal nostro team per portare a termine il progetto:

     

    1. Analisi preliminare
    Raccolta delle specifiche e delle funzionalità del sito/applicazioni e attenta analisi dei dati per comprendere la logica di funzionamento
    della piattaforma ed individuare le modalità e i limiti della scalabilità.

    2. Progettazione dell’infrastruttura
    Identificazione dei prodotti e dei servizi idonei a gestire il carico di lavoro previsto e le funzionalità richieste.
    Dovendo garantire un elevato livello di sicurezza, scalabilità e ridondanza, Criticalcase ha preparato lo schema di una soluzione architetturale ad hoc sulla base dei prodotti scelti.

    3. Creazione dell’ambiente di test
    Una volta condivisa la scelta degli strumenti con il cliente, abbiamo provveduto alla costruzione dell’ambiente di test al fine di permettere al team di Opportunity di iniziare a sviluppare la piattaforma sull’infrastruttura Criticalcase.

    4. Supporto tecnico continuo
    E’ stato inoltre fornito un supporto continuo nella configurazione per rispondere ai dubbi e alle perplessità che man mano si sono presentate nello sviluppo e utilizzo dell’ambiente di test.

    5. Progettazione dell’ambiente di produzione
    Successivamente siamo giunti alla fase finale del progetto, focalizzandoci sulla creazione dell’ambiente di produzione.

    Ogni singola fase del progetto è stata curata nel dettaglio per fornire il miglior supporto allo sviluppo della start-up dal punto di vista infrastrutturale e tecnologico e garantire al cliente la massima soddisfazione. Il valore aggiunto della nostra azienda, che rappresenta uno dei motivi di scelta da parte di Opportunity e di molti altri clienti, è proprio l’attenzione dedicata alle esigenze specifiche di ogni società e l’impegno messo per la progettazione di soluzioni su misura che assicurino le migliori performance e la crescita della produttività aziendale.
    Il prossimo martedì vi presenteremo un’ altra case history…continuate a seguirci!

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    5 VANTAGGI DEL CLOUD PER IL BUSINESS

    5 VANTAGGI DEL CLOUD PER IL BUSINESS

    Il futuro del business è tra le nuvole: perché le aziende migrano in cloud?

    Il cloud è ormai sulla bocca di tutti e un numero sempre maggiore di aziende inizia a trasferire il proprio business tra le cosiddette nuvole. Ma quali sono i reali vantaggi del cloud per un’azienda? Perché per mantenersi al passo con i tempi è necessario adottare questa tecnologia?

    L’articolo di oggi ha lo scopo di evidenziare i 5 principali vantaggi dell’utilizzo del cloud computing per il business, indipendentemente dalla dimensione e dal settore dell’impresa.

    1. Scalabilità
    Innanzitutto le applicazioni in cloud sono scalabili. Significa che hai la possibilità di aggiungere o rimuovere le risorse IT e i servizi a seconda delle esigenze del tuo business, in qualunque momento. Si elimina dunque la necessità di prevedere eventuali picchi di clienti/ utenti ed è sufficiente modificare le capacità e le numerosità funzionali in tempo reale, nel momento stesso in cui emerge l’esigenza.

    2. Ottimizzazione
    Utilizzando il cloud computing si ottiene una notevole semplificazione dei processi aziendali che garantisce operazioni più rapide e un’ottimizzazione dei procedimenti in generale. L’infrastruttura in cloud è infatti nota per essere molto più agile e performante rispetto al modello tradizionale: il vantaggio è dato dalla possibilità di condividere dati e funzionalità attraverso il cloud, aumentando di conseguenza la produttività del business.

    3. Flessibilità
    Un altro grande benefit del cloud computing riguarda la possibilità di offrire soluzioni altamente flessibili e personalizzate, basate sulle esigenze del singolo cliente. Grazie alla grande varietà dei servizi cloud (IaaS, PaaS, SaaS ecc.), le aziende possono scegliere quello maggiormente adatto, a seconda dei bisogni specifici del proprio business.

    4. Focus su innovazione e sviluppo
    L’utilizzo del cloud permette alle aziende di sprecare minori energie nella gestione dei processi IT e di focalizzarsi sullo sviluppo del business e di soluzioni innovative. Infatti chi gestisce l’IT ha bisogno di applicazioni e infrastrutture cloud che lavorino congiuntamente in modo uniforme, in modo da potersi concentrare su ciò che serve maggiormente, ossia costruire un vantaggio competitivo per le loro aziende.

    5. Costi contenuti
    Infine il cloud permette di abbattere i costi relativi all’infrastruttura, soprattutto per quel che riguarda la manutenzione e la gestione, e di conseguenza consente di ridurre anche le spese economiche relative al mantenimento di personale IT specializzato. Ne consegue che utilizzando il cloud potrai usufruire di un’infrastruttura IT più agile e performante, a costi decisamente competitivi.

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