COME OTTIMIZZARE IL FUNNEL DEL TUO SITO E-COMMERCE
Se gestisci il sito e-commerce della tua attività, magari su piattaforma cloud, avrai sicuramente osservato, dopo un po’ di tempo, che l’attività di conversione (cioè di vendita effettiva dei prodotti) potrebbe rivelarsi complicata.
Se la realizzazione dell’architettura dello stesso, da un lato, è fondamentale per realizzare un sito web conforme agli standard di qualità di Google (e naturalmente dei futuri acquirenti), di per sé non basta: riuscire ad analizzare il percorso che effettuano gli utenti prima dell’acquisto è un processo vitale, che molti – colpevolmente – tendono a sottovalutare. Avere tanti visitatori sul tuo negozio online, in sostanza, può rivelarsi del tutto inutile, a conti fatti, se non hai saputo quantificare e qualificare il cosiddetto funnel di conversione.
Ottimizzare un funnel, nella pratica, consente di tracciare, gestire criticamente e monitorare il comportamento medio degli utenti, individuando punti critici ed eventuali blocchi nel percorso di acquisto. Uno dei modi per farlo nella pratica, ad esempio, può essere quello di trarre informazioni dagli analytics del nostro e-commerce, che possono essere impostati adeguatamente per estrarre i dati più utili.
Non esistono ovviamente ricette predefinite utili al caso: ogni e-commerce fa storia a sé, con rispettivi problemi e punti di forza. L’analisi del comportamento degli utenti, di fatto, è uno degli aspetti più importanti in quest’ottica.
In un ragionamento più approfondito, per migliorare il funnel di conversione si tende a concentrarsi sul “cammino” che effettuano i visitatori: da quando arrivano sul nostro e-commerce la prima volta a quando, finalmente, concludono l’acquisto di un prodotto o servizio che vendiamo. Un percorso che, per inciso, può presentare vari fattori complicanti: tanto per cominciare, ad esempio, non è detto che il visitatore diventi un cliente alla prima visita.
Potrebbe volersi fare un’idea, prima, confrontare i prezzi di altri competitor, tornare sul nostro sito più volte in seguito e via dicendo. Anche quando la decisione è stata presa, del resto, l’acquisto potrebbe presentare imprevisti fattori bloccanti: ad esempio se il nostro e-commerce non è ottimizzato per i cellulari può essere difficile o impossibile, per lui riuscire a comprare. Eliminare questi ultimi è, ovviamente, un’operazione delicata quanto vitale per il successo.
Il percorso compiuto dal consumatore nel corso del processo di acquisto parte dal momento della consapevolezza dell’esistenza di un certo prodotto, fino alla sospirata decisione dell’acquisto – e giustifica la parola funnel, inteso come imbuto: della grande massa di visitatori che arriva sul sito, infatti, solo una parte degli stessi diventerà un acquirente effettivo, proprio perché verrà “filtrata” da vari stadi intermedi.
A livello più approfondito, questi passaggi sono in genere di tre tipi: anzitutto abbiamo il TOFU (Top Of FUnnel), che interessa la maggioranza dei visitatori del nostro sito, e che dovremmo coprire mediante contenuti del sito dedicati ai newbie del prodotto (ad esempio FAQ, oppure articoli di presentazione dei prodotti che vendiamo).
Il secondo livello è detto MOFU (Middle Of FUnnel), ed interessa ciò che pubblichiamo nel sito e si indirizza al passaggio da cliente a potenziale cliente (ad esempio l’iscrizione ad una newsletter tematica).
Infine abbiamo il livello BOFU (Bottom Of FUnnel), che interessa il momento cruciale in cui il prospect decide di comprare il prodotto del nostro e-commerce e diventare cliente effettivo, eventualmente fidelizzato.
Per la verità, poi, l’ottimizzazione del funnel è un modello che, per molti e-commerce, non viene universalmente accettato: il percorso di conversione è, infatti, a volte più complicato di quanto non vorrebbe questa visione “ad imbuto”, che resta comunque in grado di fornire una linea guida solida per ottimizzare. All’atto pratico, tuttavia, esistono vari fattori di disturbo che potrebbero distorcere la percezione dell’utente, sia in positivo (ad esempio se è arrivato al sito mediante passaparola di un amico, potrebbe comprare più velocemente) che in negativo (potrebbe non comprare perché, ad esempio, il sito non supporta la carta di credito che usa per gli acquisti su internet, per cui è costretto a rinunciare).
Ottimizzare il funnel del sito, in breve, comporta una revisione critica del nostro ecommerce, dalla struttura fino alle funzionalità dello stesso, ed è l’unico modo per provare a migliorare il tasso di acquisto del nostro ecommerce.
5 USI PRATICI DEL CLOUD COMPUTING NELLA VITA DI OGNI GIORNO
La “nuvola informatica” nota come cloud computing fa parte dell’architettura informatica di innumerevoli applicazioni, sia su smartphone che su PC. Spesso la sua formulazione è vaga o nebulosa (neanche a dirlo, visto che si tratta di “nuvole”, traduzione italiana di cloud). In quest’ottica, a conti fatti, può essere difficile per i non esperti riuscire a comprenderne del tutto le potenzialità.
In realtà la tecnologia in questione è (al netto dei dettagli tecnici) realmente alla portata di tutti, e sarà sempre più semplice da utilizzare nei prossimi anni.
Anzitutto è bene tenere presente che il cloud computing rientra, per buona parte, nell’erogazione dei Software as a Service (SaaS), un modello di distribuzione delle applicazioni che si paga in base all’utilizzo che effettivamente se ne fa.
In alcuni casi esistono SaaS parzialmente gratuiti, ma la loro disponibilità è limitata all’uso di determinate quote – un po’ come avviene per i servizi di file hosting che, tipicamente, sono entrati entro un limitato numero di gigabyte di spazio e fanno ormai parte dell’uso quotidiano. La definizione precisa e rigorosa dei servizi di questo tipo è molto varia, e si rischia di perdersi in miriadi di definizioni e casi d’uso che possono, alla lunga, creare più confusione che altro.
Molto meglio, a questo punto, andare a elencare alcuni usi pratici del cloud computing nella vita tecnologica di ognuno di noi. Vediamone cinque diversi, e ci renderemo conto di quanto, ad oggi, si faccia uso del cloud computing quasi senza rendersene conto.
1 – Utilizzo di piattaforme di streaming video
I servizi di streaming on demand per vedere partite, eventi in diretta e film si basa interamente sulle più straordinarie evoluzioni del cloud. Sono macchine e servizi di per sé costosi, ovviamente, ma il prezzo esprime la solidità del servizio e la possibilità di frammentarlo in piccole quote che chiunque può permettersi. Sono in questi casi presenti più server che cooperano per mantenere lo streaming fluido, tecnologie di recupero di eventuali errori di trasmissione, buffering per non rallentare il flusso video (e mantenerlo sincronizzato in tempo reale) e così via.
2 – Servizi di file hosting
Come accennato tutti i servizi di cloud storage, atti a memorizzare e disporre di copie di backup dei propri dati, si basano sul paradigma cloud. Questo vale per la possibilità di caricare e scaricare file, per l’utilizzo di file system controllabili a distanza e per l’ulteriore possibilità di sincronizzare in tempo reale file locali e file in remoto. La possibilità di sincronizzare i dati, del resto, è una delle caratteristiche più apprezzate da parte di chi si trova spesso in viaggio, ad esempio, e desideri mantenere sempre aggiornate le informazioni che gli servono.
3 – App per memorizzare dati personali in modo sicuro
Molti portachiavi per memorizzare le password del proprio sistema, o quelle dei siti a cui accediamo più spesso, sincronizzano tali dati grazie ad un server cloud. Ovviamente ciò avviene con modalità diverse a seconda del grado di sicurezza imposto dal sistema, ma il più delle volte ciò è associato ad una crittografia forte (cosiddetta end-to-end): in questo modo nessuno, se non il proprietario, potrà vedere in chiaro le password salvate.
4 – Backup di sistema, di siti e di software di ogni genere
La gran parte dei sistemi per il backup (ovvero le copie di sicurezza dei nostri dati, da ripristinare e recuperare all’occorrenza) si basano, ad oggi, sul cloud computing: questo perché è molto facile, sfruttando i vari strati di software messi a disposizione dalla piattaforma, riuscire a effettuare copie di sicurezza pianificate, sicure e ridondanti. In questo modo il cloud elimina (o quasi) la necessità di dover effettuare manualmente (e periodicamente, come si dovrebbe fare) questa operazione. Il tutto implica per l’utente finale un risparmio di tempo – nell’arco di un anno di lavoro, ad esempio – considerevole.
5 – Creazione di chatbot
Come previsto nel nostro precedente articolo sulle evoluzioni cloud dell’anno – è possibile, mediante avanzatissimi algoritmi, dotare il cloud della capacità di creare chatbot interattivi. Mediante essi i funnel di vendita delle aziende ed i servizi di assistenza online potranno essere sempre più efficienti, facili da gestire ed automatizzati. Un chatbot ha la capacità, mediante comunicazione diretta con un operatore virtuale, di intuire cosa ci stia chiedendo un potenziale cliente e, in molti casi, di indirizzarlo verso la risposta che cerca: una FAQ, una proposta commerciale specifica oppure il classico contatto con il reparto commerciale dell’azienda.
Il mercato del Cloud Computing e delle soluzioni Cloud per aziende cresce costantemente: anno dopo anno si registra un forte aumento di adozione a livello internazionale e questa tendenza non accenna a diminuire. Al contrario, i numeri confermano che la maggioranza delle organizzazioni (se non tutte, quasi) è ormai consapevole dei benefici e del valore che questa tecnologia offre. Il cloud non porta solamente numerosi vantaggi economici, come l’abbattimento dei costi, l’ottimizzazione degli ambienti virtuali e l’eliminazione dello spreco di risorse ed energia, ma ha giocato e gioca ancora un ruolo fondamentale nella Digital Transformation delle imprese.
Nel 2022 il mercato Cloud italiano ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, sono soprattutto i servizi platform as-a-service a essere cresciuti, con un +33%, mentre il software as-a-service, che rimane la componente più importante in termini di valore assoluto, è cresciuto del 14%.
Oggi l’ecosistema del Cloud Computing è ricco di servizi e strumenti che si possono combinare tra loro in maniera pressoché infinita, generando grande valore per le aziende. Destreggiarsi tra la varietà di soluzioni disponibili, però, non è affatto banale. In questo post, faremo una breve panoramica delle principali modelli e soluzioni Cloud per aziende, evidenziando le caratteristiche e i vantaggi di ciascuno: il primo passo per scegliere la soluzione migliore per il business è infatti quello di conoscere le opzioni disponibili e le loro differenze.
Soluzioni cloud: si parte dal cloud pubblico
Il servizio Cloud pubblico viene offerto da un provider esterno che mette a disposizione delle imprese le risorse IT necessarie al business. In particolare, ciò che i grandi provider mettono a disposizione delle imprese è un’infrastruttura Cloud altamente performante e flessibile, condivisa tra molteplici utilizzatori. Il modello di Cloud pubblico, essendo basato sulla condivisione – e quindi l’ottimizzazione – delle risorse, ha costi molto competitivi e consente ai clienti di utilizzare la modalità di pagamento a consumo (pay-per-use), grazie alla quale si eliminano completamente gli sprechi fatturando solamente le risorse utilizzate e veramente necessarie. Inoltre, l’azienda non ha bisogno di alcun investimento CapEx in hardware e competenze gestionali (Ops) dedicate, poiché il governo e la resilienza dell’infrastruttura ricadono tra le responsabilità del cloud provider.
Tra i vantaggi di questa soluzione vi è anche una scalabilità “virtualmente” illimitata e un’elevata affidabilità garantita dall’utilizzo di risorse pubbliche: se dovesse verificarsi un disservizio presso un data center, i carichi verrebbero automaticamente ridistribuiti sui restanti data center assicurando la continuità del servizio.
Controllo del dato e sicurezza: il cloud privato
Il modello Cloud privatosi differenzia da quello pubblico per una caratteristica essenziale. In questo caso, infatti, l’infrastruttura messa a disposizione del cliente è appunto “privata”, ossia dedicata alla singola organizzazione che acquista il servizio. Questa soluzione garantisce una maggiore sicurezza e protezione dei dati in quanto il cliente può accedere al sistema in modo esclusivo e detiene il controllo completo sull’infrastruttura e sui dati.
I costi sono superiori rispetto a un Cloud pubblico, ma il servizio risulta particolarmente indicato per tutte le aziende di livello enterprise e soprattutto per quelle organizzazioni che trattano dati sensibili e hanno l’obbligo di rispettare una normativa stringente. Anche in questo caso, è possibile utilizzare il pagamento a consumo per ottimizzare le risorse e contenere i costi.
Cloud ibrido, il meglio dei due mondi
Il servizio di Cloud ibridoè una soluzione che prevede un mix tra infrastrutture di Cloud Pubblico e Cloud Privato, progettata in base alle specifiche esigenze aziendali. Questo tipo di servizio combina i vantaggi di entrambe le soluzioni e permette una personalizzazione elevata del sistema infrastrutturale e degli strumenti integrati. Il Cloud ibrido è sicuramente una soluzione più complessa dal punto di vista gestionale rispetto alle altre, ma capace di rispondere a necessità precise. È il modello più diffuso in ambito enterprise, proprio perché miscela i benefici di controllo degli ambienti privati con la scalabilità e la flessibilità del modello pubblico.
Soluzioni cloud: il Virtual Data Center
La soluzione Virtual Data Center (VDC) è dedicata alle imprese che hanno bisogno di un’infrastruttura IT complessa, che garantisca livelli di affidabilità e performance elevati. Le imprese che acquistano questo servizio possono scegliere quale tipo di infrastruttura implementare (Cloud pubblico o privato) e possono personalizzare gli SLA in base alle proprie esigenze. Il VDC è un servizio molto flessibile, con possibilità di espansione illimitata (macchine, banda ecc.) e totale autonomia di gestione. Anche per questa soluzione Cloud vi è l’opportunità di fatturare a consumo ottimizzando ulteriormente i costi.
La soluzione Cloud Server
Il servizio Cloud server mette a disposizione del cliente spazi virtuali preconfigurati, fornendo l’accesso diretto alla macchina. Il Cloud server viene dimensionato in base alle necessità aziendali e viene attivato in modo semplice e immediato all’interno dell’infrastruttura. La soluzione Cloud Server garantisce una banda espandibile per coprire qualsiasi richiesta e garantisce alta affidabilità e scalabilità. Inoltre, si caratterizza per la semplicità di setup e di utilizzo: l’ambiente Cloud viene infatti consegnato al cliente preconfigurato e pronto all’uso, dotato di tutte le risorse IT concordate.
Cloud hosting, perfetta per siti e progetti web
La soluzioneCloud hosting è ideale per siti e progetti web che richiedono elasticità di risorse e alte performance. Le caratteristiche del Cloud hosting si adattano alle necessità particolari di ogni cliente e del traffico generato dal suo progetto online. Il servizio è flessibile e scalabile, capace di supportare la crescita del business passo per passo. I vantaggi dell’hosting in Cloud includono SLA personalizzati in base alle performance e la massima continuità del servizio.
Oltre alla soluzione standard è disponibile Kubify, un servizio di Cloud Hosting Managed che utilizza i container Kubernetes e sfrutta la potenza di calcolo di Azure. Si tratta di una soluzione innovativa, multi-datacenter e ibrida capace di raggiungere performance senza precedenti. Inoltre, Kubify è un servizio “chiavi in mano” completamente gestito che include nella sua offerta una serie di servizi aggiuntivi come ambienti di sviluppo, backup e log dashboard gratuiti.
Cloud desktop, ovvero la virtualizzazione del PC
Cloud Desktop(anche chiamato Virtual Desktop Infrastructure – VDI) è una soluzione di virtualizzazione delle postazioni desktop. La soluzione cloud fornisce una piattaforma di virtualizzazione in grado di gestire in totale sicurezza il sistema operativo, le applicazioni e i dati.
Cloud Desktop abbatte ogni barriera di mezzo, luogo e vincolo temporale attraverso la distribuzione di desktop virtuali che consentono di lavorare in completa mobilità e libertà, con qualsiasi device e da qualsiasi luogo. È dunque una soluzione ideale per assecondare il trend del lavoro smart e ibrido poiché consente all’azienda di virtualizzare i desktop, di gestirli da una posizione centralizzata e di abbattere i problemi di sicurezza, poiché le persone si “collegano” al proprio desktop tramite una connessione sicura e non ospitano più i dati in locale nelle proprie macchine. La soluzione cloud in questione risponde a un modo moderno di gestire i processi e di operare nel day by day, favorito dall’aumento esponenziale di performance delle reti e delle tecnologie di virtualizzazione.
Cloud backup per dormire sonni tranquilli
Il servizio Cloud backup, essenziale per archiviare e mettere in sicurezza tutti i dati aziendali, è la soluzione più adatta per chi ha la necessità di mantenere i dati aziendali in luoghi esterni e in massima sicurezza. La soluzione di backup in Cloud consente di programmare backup automatizzati con frequenza personalizzabile (settimanale, giornaliera o oraria). I dati vengono archiviati in completa sicurezza presso i data center preposti, con accesso protetto ed esclusivo e supporto tecnico on-site h24.
Cloud backup è integrabile con qualsiasi politica di disaster recovery aziendale e non impone limiti di spazio: è possibile eseguire semplici copie di dati da PC fino a backup complessi di server fisici e virtuali, database e sistemi di posta elettronica. Il servizio consente di eseguire un ripristino rapido in caso di eventuali problemi ed è in grado di adattarsi immediatamente a nuove esigenze di spazio.
Criticalcase e il Journey to Cloud
In Criticalcase, aiutiamo le aziende a sfruttare tutte le potenzialità delle soluzioni cloud. All’interno di un tema in continuo divenire, siamo in grado di indirizzare le imprese verso il modello corretto, di progettarlo, implementarlo e gestirlo nel rispetto di livelli di servizio concordati. I nostri servizi di Managed Cloud aiutano le aziende a modernizzarsi e a creare differenziazione competitiva.
Per quanto concerne, poi, il tema dei costi del cloud, abbiamo realizzato un White Paper apposito , che ti invitiamo a leggere. Comprende alcuni spunti interessanti per ottimizzare il Journey to Cloud della tua azienda.
La scalabilità nel cloud computing: cos’è e perché è importante
Le aziende intraprendono il journey to cloud per diversi motivi, tra cui ridurre i costi di gestione delle infrastrutture, modernizzare il parco applicativo, essere maggiormente flessibili di fronte alle richieste del business e accedere a tecnologie innovative. Non solo: dopo decenni di paradigma on-premise, le divisioni IT ottengono con il cloud una soluzione pressoché istantanea ai tradizionali limiti di scalabilità delle infrastrutture e delle applicazioni tradizionali. Scopriamo di cosa si tratta.
Scalabilità nel cloud computing: cos’è
Possiamo definire come scalabile un sistema capace di aumentare e ridurre le proprie prestazioni, risorse e funzionalità in base alle necessità di chi lo richiede. Parliamo di infrastrutture molto flessibili, altamente personalizzabili e adattabili alle esigenze delle aziende, in grado di rispondere a bisogni specifici in modo immediato.
Facciamo un esempio. I contact center moderni si basano su piattaforme cloud che governano tutti i processi e i flussi di comunicazione. Il giorno del Black Friday, l’avvio di una promozione o di fronte a eventi imprevedibili come lotti difettosi di prodotto, le richieste di contatto aumentano esponenzialmente. Se il sistema non è scalabile, le prestazioni decadono, i chatbot non funzionano, gli operatori non riescono a trovare informazioni e ne può risentire anche la qualità delle chiamate. Al contrario, la scalabilità del cloud computing fa sì che il sistema reagisca al picco di richieste attivando immediatamente una quantità congrua di risorse. Come risultato, le prestazioni risultano analoghe a prescindere dai carichi di lavoro.
L’elevata scalabilità del cloud computing consente inoltre di ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema e di ottenere risparmi significativi in termini di costi e di risorse. Le soluzioni di cloud computing possono avvalersi di scalabilità nativa, una delle ragioni per cui il Cloud ha ottenuto un grande successo e continuerà a crescere sul mercato.
Le due tipologie di scalabilità nel cloud computing
Dal punto di vista infrastrutturale, esistono due tipi di scalabilità nel cloud computing:
Scalabilità orizzontale: significa incrementare la potenza dell’architettura Cloud in parallelo, aggiungendo nuovi nodi al sistema.
Scalabilità verticale: si riferisce invece all’aumento di potenza dell’infrastruttura “in altezza”, ossia all’incremento delle risorse dei singoli nodi architetturali in termini di CPU, RAM e storage.
I benefici di un sistema scalabile
Un sistema scalabile offre numerosi vantaggi a chi lo utilizza. Di seguito, i principali:
L’infrastruttura è completamente personalizzabile in base alle necessità dell’azienda;
È possibile incrementare o ridurre le capacità del sistema a seconda delle esigenze del momento e delle possibilità del cliente;
Anche in caso di malfunzionamento, un’architettura scalabile garantisce un minimo livello di servizio.
I vantaggi della scalabilità nel cloud computing sono quindi sintetizzabili in risparmio ed efficienza. Il cliente ha a disposizione un’architettura progettata specificatamente sulle sue esigenze e paga solo le risorse necessarie. Nel caso sia necessario aumentare le risorse a disposizione, lo si può fare in modo automatico o manuale. Ma in ogni caso, in modo rapido.
Scalabilità del cloud computing in azione: i container
I container sono un ottimo esempio di infrastruttura Cloud dotata della massima scalabilità: consentono entrambi i tipi di scalabilità e rappresentano la soluzione più innovativa e performante attualmente sul mercato.
Il sistema containerizzato riconosce automaticamente quando è necessario un incremento della capacità computazionale, così come registra immediatamente quando si verifica una riduzione del carico di lavoro ed è necessario ridurre le risorse in uso per garantire l’efficienza dell’infrastruttura senza sprechi. I benefici per l’utente sono straordinari: nessuno spreco di risorse, ovvero massima razionalizzazione dei costi, e prestazioni sempre in linea con le esigenze.
Criticalcase e il journey to cloud
In Criticalcase, accompagniamo i Clienti lungo tutto il percorso che conduce al cloud, disegnando, implementando e gestendo soluzioni adeguate alle loro esigenze. La scalabilità è un requisito fondamentale di ogni progetto di modernizzazione dei sistemi e del parco applicativo, cui rispondiamo con infrastrutture solide, professionalità, esperienza e soluzioni personalizzate.
Per qualsiasi esigenza, contattaci. Saremo lieti di intraprendere un nuovo cloud journey.
La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.
Le applicazioni Cloud-native sono progettate per sfruttare al meglio le infrastrutture Cloud e ottimizzare i vantaggi derivanti dall’uso della Nuvola. Lo sviluppo Cloud-native si basa su un approccio specifico alla progettazione, realizzazione e aggiornamento delle applicazioni. Sebbene siano ancora poco conosciute e diffuse, le applicazioni Cloud-native potrebbero essere uno dei migliori strumenti disponibili per accelerare l’innovazione dei business. Sono create con lo scopo di offrire dei vantaggi concreti alle aziende che le utilizzano: accelerare la creazione di nuove app, ottimizzare quelle in uso ed integrare tutto all’interno del sistema, favorendo lo sviluppo continuo.
Lo scopo ultimo di questo approccio è infatti quello di distribuire le applicazioni agli utenti secondo le esigenze e le tempistiche desiderate dall’azienda. Le app vengono progettate per offrire un’esperienza di development e management automatizzata all’interno di ambienti Cloud di tutti i tipi (pubblici, privati e ibridi). Attraverso il Cloud Computing le aziende possono così migliorare la scalabilità e la disponibilità delle applicazioni, sfruttando il self-provisioning delle risorse e automatizzando il ciclo di vita dell’app, dallo sviluppo fino alla fase finale della produzione. Lo sviluppo Cloud-native migliora la qualità e l’agilità del sistema riducendo i rischi: le applicazioni create saranno più reattive, estremamente scalabili e tolleranti agli errori, in qualunque ambiente si trovino. Per poter usufruire al massimo di questi vantaggi è necessario trasformare l’approccio di sviluppo.
I parametri dell’approccio Cloud-native
Per sviluppare applicazioni Cloud-native occorrono diversi elementi. E’ necessario modificare le modalità di lavoro e di collaborazione tra i vari team e fornire adeguati strumenti a supporto dello sviluppo. In primo luogo un’organizzazione che utilizza strategie DevOps è facilitata, grazie all’integrazione esistente tra le funzioni del team Developers e quelle del Team Operations, che condividono quindi obiettivo e feedback.
Ulteriore supporto è dato dall’adozione dei Container a livello infrastrutturale. I container rappresentano l’ambiente di deployment ed esecuzione dell’applicazione ideale e semplificano lo spostamento delle app tra gli ambienti conservando a pieno le loro funzionalità. DevOps e container combinati rendono il rilascio e l’aggiornamento delle applicazioni più semplice e veloce.
Un altro aspetto importante per lo sviluppo Cloud-native è la modularità dell’architettura e l’indipendenza dei servizi. A questo proposito parliamo dei microservizi, ossia un’architettura che suddivide le applicazioni in componenti più piccoli indipendenti tra loro. Ogni microservizio esegue una determinata funzione aziendale e comunica attraverso un’interfaccia API o un sistema di messaggistica.
Vantaggi delle applicazioni Cloud-native
L’approccio Cloud-native consente di snellire il sistema IT e rendere più efficienti i processi. Ecco una sintesi dei vantaggi principali nelle varie aree:
Distribuzione Distribuire le app agli utenti diventa molto più semplice e veloce grazie all’ambiente Cloud-native
Modifiche L’approccio Cloud-native consente di modificare ed adattare le app alle esigenze del mercato e dell’utenza molto più rapidamente.
Development Le app Cloud-native mettono a disposizione nuove funzionalità in tempi brevi, permettendo all’azienda di cogliere nuove opportunità di business.
Innovazione Questo approccio di sviluppo presuppone una riduzione dei processi manuali e una forte automazione, capaci di dare una forte spinta innovativa all’azienda.
Edge Computing è la tecnologia d’avanguardia di cui si sente parlare sempre più spesso negli ultimi tempi, tra discussioni, analisi e valutazioni molto diverse tra gli esperti del settore tech. Da un lato, infatti, c’è chi crede che Edge Computing sostituirà presto il Cloud e porrà fine al suo predominio sulle infrastrutture IT; dall’altro, vi è chi invece considera Edge Computing come una tecnologia alternativa e integrabile alle infrastrutture esistenti e si limita a valutare i vantaggi derivanti dalla sua implementazione.
Quale sarà il posto di Edge Computing nel prossimo futuro? È presto per dirlo, ma possiamo fin da subito comprendere meglio il suo significato e funzionamento. In questo articolo affrontiamo l’introduzione al tema, ponendo le basi per ogni approfondimento successivo.
Cos’è l’Edge Computing
Secondo Wikipedia “con il termine inglese edge computingsi indica l’elaborazione delle informazioni ai margini della rete, dove i dati vengono prodotti.” Citando invece Gartner, l’edge computing rappresenta l’inizio di una nuova era, quella delle architetture Cloud to Edge. Gli analisti definiscono queste tecnologie come “soluzioni che facilitano l’elaborazione dei dati nella o vicino alla fonte della generazione degli stessi”.
Si può dire che in passato il Cloud Computingabbia portato allo sviluppo di grandi strutture Data Center centralizzate e distanti centinaia di chilometri dall’azienda che usufruisce dei suoi servizi. L’Edge Computing si presenta con un modello architetturale opposto: un’infrastruttura IT decentrata e distribuita, formata da centri di elaborazione dati minori, i cosiddetti micro-data center, posti in prossimità dell’utente e deputati all’erogazione dei servizi internet a distanze nettamente inferiori. Non è un caso che sia da anni uno dei principali trend di evoluzionenel mondo data center.
Se con il Cloud Computing la fornitura delle soluzioni IT avviene attraverso un’infrastruttura centralizzata distante dall’utente, con l’Edge Computing le distanze si accorciano in modo significativo e la potenza di elaborazione è posta nelle vicinanze di chi richiede il servizio.
Ciò significa che il Cloud è destinato a scomparire? Probabilmente no, l’Edge Computing non determinerà la fine dell’era del Cloud, ma piuttosto porterà a un progressivo avvicinamento di questa tecnologia alla fonte dei dati.
Edge Computing: caratteristiche distintive e vantaggi
Come si evince dalle definizioni appena riportate, la caratteristica chiave dell’Edge Computing è la capacità di elaborare i dati critici localmente, per inviarli in seguito a una repository centrale.
Sempre secondo Wikipedia “i benefici principali derivanti dall’utilizzo delle tecnologie di edge computing sono la riduzione della latenza di elaborazione, che permette risposte in tempo reale, e il risparmio di banda, inviando al data center informazioni già elaborate e quindi di minori dimensioni”. I Data Center Edge Computing, o micro-data center, non solo consentono di ottenere una maggiore larghezza di banda e una minore latenza, ma assicurano una migliore sicurezza e riservatezza dei dati.
Per quanto riguarda le applicazioni pratiche, è possibile affermare che quella più comune dell’Edge Computing è legata al mondo IoT (Internet of Things). I dispositivi intelligenti sono meno adatti al modello Cloud convenzionale poiché spesso si trovano a fronteggiare problematiche di affidabilità, latenza e banda. L’edge si presenta come la soluzione vincente portando l’elaborazione dei dati vicino a dove vengono raccolti, eliminando la latenza anche minima presente con il Cloud Computing e garantendo sempre risposte in tempo reale.
La contrapposizione tra Edge Computing e Fog Computing
Le due espressioni vengono spesso utilizzate come sinonimi, ma, sebbene si tratti di due tecnologie molto simili, vi è una differenza di base. L’Edge e il Fog Computing sono entrambe tecnologie di prossimità, ossia basate sull’elaborazione dei dati vicino alla fonte di generazione. La differenza tra le due è determinata proprio dall’esatta collocazione di questa potenza di elaborazione: nel Fog Computing, è situata a livello della rete LAN, dove i dati provenienti dai sensori vengono elaborati da un nodo fog o da un gateway IoT; nell’Edge Computing, è integrata all’interno dei dispositivi e delle piattaforme embedded di elaborazione. Inoltre, rispetto all’Edge Computing, la tecnologia Fog ha una struttura di rete più complessa, composta da diversi livelli (o nodi fog), e consente di gestire risorse come storage e networking oltre che l’elaborazione dati.
Il nostro approccio all’Edge Computing
In Criticalcase, accompagniamo le aziende verso la migliore soluzione architetturale in funzione delle loro esigenze, con un approccio che dal cloud si estende fino all’edge. Le nostre competenze dedicate in ambito IoT, Edge Computing e automationci consentono di progettare e implementare architetture di Hybrid Multi Cloud e di utilizzare elevati livelli di automazione in chiave DevOps e Continuous Operation.
Se vuoi scoprire come integrare al meglio l’Edge Computing nel tuo ambiente IT, contattaci. Saremo lieti di progettare insieme a te la soluzione più adeguata.
I servizi basati sul Cloud Computing sono ormai onnipresenti in ambito aziendale. Dalle infrastrutture complesse alle piattaforme di comunicazione, fino alle applicazioni collaborative, i sistemi Cloud stanno pian piano sostituendo le architetture on-premise. Nonostante vi sia questa tendenza globale orientata all’utilizzo di servizi business basati sul Cloud, il mondo degli ERP è rimasto un po’ indietro. Le ricerche stimano infatti che il 70% delle applicazioni core delle aziende si appoggino ancora su infrastrutture on-premise o usino servizi di colocation. Le previsioni però affermano che il mercato ERP Cloud-based raggiungerà un valore di 28,8 miliardi entro il 2022, con un tasso di crescita annuo dell’8%. Altri studi indicano che la maggior parte delle società entro il 2010 opterà per servizi Cloud. Alla luce di queste considerazioni, è ora di guardare al futuro e di conoscere meglio le potenzialità di uno strumento fondamentale per ogni business, ancora più potente e vantaggioso se sfrutta un’archittetura Cloud, il sistema ERP. Prima di tutto, definiamo un sistema ERP e le sue funzionalità. Un ERP (acronimo di Enterprise Resource Planning), è uno strumento aziendale che ha lo scopo di gestire ed automatizzare le principali attività di un’impresa su un’unica piattaforma integrata, da produzione e sviluppo fino a marketing e vendite. I business traggono grandi benefici dall’accesso centralizzato ai dati condivisi con una singola applicazione e interfaccia. Inoltre, gli ERP in Cloud ampliano i vantaggi propri dello strumento con l’aggiunta di ambienti ibridi e modelli cloud-based personalizzati.
Ora vedremo 5 cose che dovresti sapere sugli ERP Cloud, in modo che il tuo business possa finalmente beneficiare dei vantaggi delle nuove tecnologie aziendali disponibili sul mercato!
1. Gli ERP Cloud-based sono adatti a tutte le tasche Gli ERP sono stati spesso associati a società di livello enterprise o a specifici settori, ma oggi i vantaggi economici ed operativi forniti da una piattaforma software integrata sono maggiormente accessibili proprio grazie ai modelli Cloud. Dall’assistenza sanitaria ai servizi finanziari, business di tutti i tipi possono beneficiare di soluzioni ERP basate sul Cloud. La possibilità di condividere risorse operative fornisce benefici economici considerevoli a qualsiasi tipo di azienda e nello specifico, i sistemi ERP Cloud-based sono adatti a tutte le tasche, piccole-medie imprese incluse.
2. Gli ERP Cloud-based incrementano la flessibilità Nonostante i vantaggi di un approccio integrato, un sistema ERP può anche creare alcune problematiche quando un business sviluppa la necessità di apportare delle modifiche ai propri processi interni. Invece di vincolarsi a complesse infrastrutture hardware o software, molte aziende stanno migrando verso soluzioni Cloud che offrono una maggiore flessibilità a livello di sistema. I servizi ERP Cloud infatti sono in grado di assicurare una migliore elasticità nell’adottare e nel mantenere le attività principali in modo rapido ed efficiente.
3. Gli ERP Cloud-based favoriscono la scalabilità Le soluzioni ERP Cloud-based sono molto più scalabili dei servizi on-site dello stesso livello. Insieme al risparmio economico, i servizi Cloud consentono alle aziende di aggiornare in corsa i propri obiettivi e stanziamenti, di pari passo con la crescita del business. Ciò rappresenta un vantaggio considerevole per piccole e medie imprese che non hanno la possibilità di accedere a capitali illimitati. Infatti, evitando spese consistenti relative ad hardware e licenze software, il budget può essere ridirezionato verso servizi e attività core business. L’abilità di scalare le risorse in base alle richieste del periodo e agli obiettivi di mercato si rivela quindi essere un grande vantaggio per ogni tipo di azienda.
4. Gli ERP Cloud-based migliorano l’agilità L’agilità nel gestire i processi e nell’adattarsi in modo rapido e funzionale ai cambiamenti è una caratteristica di base del Cloud Computing. Invece di appoggiarsi ad infrastrutture datate, le soluzioni ERP basate su Cloud sfruttano le ultime tecnologie e forniscono una velocità e una potenza di livello enterprise. Inoltre, la possibilità di usare soluzioni SaaS, PaaS, e IaaS di ultima generazione aumenta l’agilità e la produttività del sistema.
5. Gli ERP Cloud-based garantiscono una maggiore sicurezza I sistemi ERP Cloud-based garantiscono la massima sicurezza, privacy e protezione dei dati: che si tratti di un attacco hacker, un disastro naturale o un errore umano, con gli ERP Cloud i dati sono sempre al sicuro. Uno studio recente sulle imprese afferma che il 94% dei business ritiene che la propria sicurezza sia stata incrementata con l’adozione di servizi Cloud. Le soluzioni ERP includono backup regolari, insieme ad altre features specifiche relative alla sicurezza della piattaforma, come l’autenticazione a più fattori, molteplici data center, infrastrutture decentrate geograficamente, manutenzione hardware regolare a un piano di Disaster Recovery completo.
In conclusione, possiamo dire che le soluzioni ERP Cloud-based hanno numerosi vantaggi, capaci di esaltare ulteriormente i benefici forniti dall’ERP stesso. Il trend che sta portando sempre più business a migrare verso soluzioni Cloud sottolinea ancora una volta la necessità di modernizzarsi e abbandonare tecnologie datate e costose in favore di sistemi Cloud attuali e sicuramente più vantaggiosi.
Servizi Cloud: quali sono i fattori determinanti per scegliere la soluzione giusta?
Il mondo del Cloud Computing è molto vasto e anche piuttosto variegato: esistono differenti tipi di Cloud, differenti soluzioni e modalità di erogazione dei servizi, ma soprattutto bisogna fare attenzione al tipo di fornitore per essere sicuri della qualità del servizio. Anche tra i Cloud service provider, infatti, vi sono molte differenze in termini di costi, qualità, disponibilità e supporto, solo per citarne alcuni. Prima di scegliere un determinato servizio Cloud, o meglio, decidere quale sia il Cloud provider ideale in base alle specifiche esigenze di business, è necessario comprendere a fondo quali siano i fattori fondamentali che incidono su questa scelta.
Quali sono le caratteristiche da considerare quando si valuta un servizio Cloud? Come scegliere il miglior Cloud provider senza sbagliare? Di seguito vi suggeriamo alcuni parametri fondamentali da tenere in conto per scegliere il miglior servizio Cloud per il proprio business:
Scalabilità & Flessibilità Prima di tutto un servizio Cloud di alto livello deve garantire al cliente un’elevata scalabilità, ossia consentire di aumentare o ridurre le proprie risorse Cloud a seconda delle esigenze del momento. Un servizio flessibile consente alle aziende di evitare molti sprechi, di risparmiare e soprattutto assicura la migliore ottimizzazione dell’ambiente infrastrutturale e le massime performance.
Personalizzazione Come valutare i tanti pacchetti Cloud che si trovano sul web, pre-configurati e uguali per tutti? Sicuramente non rappresentano la soluzione ideale per chi cerca un servizio Cloud di alta qualità: ogni progetto online ha caratteristiche uniche e la soluzione Cloud migliore è quella che più si adatta ad esse, garantendo una personalizzazione elevata su tutti gli aspetti. In questo modo sarete sicuri che la soluzione Cloud che acquistate sia quella più adatta per il vostro business, perchè è stata studiata appositamente per voi e cucita su misura sulle vostre esigenze.
SLA & affidabilità Questo parametro è fondamentale ed indica il grado di sicurezza e fiducia che potete riporre nei confronti del fornitore Cloud. SLA elevati o personalizzati in base alle necessità garantiscono la continuità del servizio e quindi una scarsa probabilità di incorrere in disservizi. Questo fattore incide in misura ancora maggiore nella scelta del miglior servizio Cloud quando parliamo di progetti web complessi come siti ad alto traffico o e-commerce, dove l’affidabilità è un must e deve raggiungere i massimi livelli.
Infrastruttura & Tecnologia L’infrastruttura in uso è decisiva per assicurare ai clienti le massime performance. I Data Center di ultima generazione si distinguono per l’utilizzo delle ultime tecnologie sul mercato e per standard di sicurezza elevati che infrastrutture obsolete non riescono a garantire.
Supporto tecnico Un fattore più che determinante è l’aspetto relativo all’assistenza tecnica. La disponibilità e la prontezza dello staff a dare supporto immediato in caso di problematiche tecniche fa la differenza e determina la serietà e la professionalità del fornitore. Inoltre, il provider ideale è in grado di sopperire alla eventuale mancanza di tempo o di competenze adeguate del cliente e di prendersi carico della gestione completa del servizio Cloud. In questo modo l’azienda è libera di concentrarsi sullo sviluppo del core business, sicura di lasciare in mani esperte la gestione dell’infrastruttura Cloud.
Oggi vi spiegheremo il significato di Virtual Desktop ed esamineremo tutti i vantaggi di questa tecnologia. Cominciamo con una semplice definizione. Il Virtual Desktop (chiamato anche Desktop Virtuale o Cloud Desktop) è una macchina virtualizzata accessibile da remoto con qualsiasi browser. Significa che nella tua postazione di lavoro al posto di un personal computer ci sarà solamente un dispositivo hardware poco costoso che ha come unico scopo quello di collegare monitor, mouse e tastiera al desktop remoto. In questo modo, attraverso l’uso del Virtual Desktop, hai accesso a tutti i tuoi dati e a tutte le tue applicazioni da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento e per poter lavorare comodamente ti basterà una semplice connessione internet.
A che cosa serve e quali sono i vantaggi del Virtual Desktop?
La virtualizzazione di tutti i componenti Desktop rende il sistema Virtual Desktop molto più flessibile e sicurorispetto ad un modello desktop tradizionale. Il Virtual Desktop, infatti, supporta una strategia di Disaster Recovery più completa grazie al salvataggio dei dati all’interno del Data Center, dove un’infrastruttura ridondata e tecnologicamente avanzata protegge al meglio le informazioni. Per un’azienda il Virtual Desktop rappresenta una soluzione funzionale e vantaggiosa per diverse motivazioni. La tecnologia Virtual Desktop può essere personalizzata a seconda delle esigenze aziendali, ma in generale possiamo riassumere così i vantaggi del Virtual Desktop:
Mobilità e accesso da remoto Uno dei maggiori vantaggi del Virtual Desktop è la possibilità di accedere alla postazione di lavoro da qualsiasi luogo e dispositivo. Gli utenti potranno lavorare comodamente sia che si trovino a casa oppure in vacanza e potranno accedere facilmente ai propri dati e applicazioni anche durante meeting o viaggi di lavoro.
Sicurezza Come accennato nelle prime righe del post, il Virtual Desktop consente di ottenere una maggiore sicurezza e protezione dei dati aziendali. Se un dispositivo venisse perso, rubato o danneggiato, sarebbe più semplice ripristinare i dati della workstation poichè le informazioni vengono salvate sul server all’interno del data center e sono facilmente recuperabili. Allo stesso modo le configurazioni di sicurezza verrebbero aggiornate con costanza mantenendo ogni workstation allineata con i parametri di sicurezza richiesti.
Facile e veloce provisioning della workstation Una volta configurata la workstation, sarà semplice utilizzarla come modello di base e distribuirla ogni qualvolta un nuovo utente avrà bisogno di una postazione di lavoro. Oltre al risparmio di tempo, si riduce notevolmente anche la quantità di possibili errori nella configurazione della nuova workstation.
Gestione patch centralizzata I Virtual Desktop sono tutti ospitati su un server, pertanto sarà più semplice gestire gli aggiornamenti delle patch in modo tempestivo, senza doversi spostare da una postazione all’altra per completare le operazioni.
Ottimizzazione Un beneficio da non trascurare è la possibilità di ottimizzare l’ambiente di lavoro. Il Virtual Desktop si rivela molto utile nel caso di progetti o collaboratori temporanei e assicura una gestione degli aggiornamenti molto più semplice ed immediata rispetto al Desktop tradizionale.
Unico sistema di risoluzione problemi Un altro vantaggio del Virtual Desktop? La gestione lato amministrazione del sistema. Eventuali problematiche emergenti possono essere gestite facilmente agendo direttamente all’interno del data center, senza dover correggere i problemi su ogni singola postazione di lavoro.
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In un precedente articolo abbiamo introdotto il tema del cloud e riportato i suoi pilastri. In questa sede, andiamo più nel dettaglio parlando in modo specifico di vantaggi del cloud computing, che è a tutti gli effetti uno dei principali abilitatori della trasformazione digitale.
Oggi, il cloud computing è una tecnologia di cui le aziende non possono più fare a meno. Sono davvero pochi i business che non hanno ancora adottato soluzioni cloud e molti di loro si stanno già preparando per migrare il proprio sistema IT su infrastrutture più moderne e funzionali.
Perché, dunque, tutto questo successo? Perché un’azienda dovrebbe utilizzare servizi cloud e quali sono i vantaggi del cloud computing a livello di business?
I vantaggi del cloud computing: ottimizzazione dei costi
Uno dei grandi vantaggi del cloud computing è il risparmio dal punto di vista economicorispetto al tradizionale modello on-premise adottato da tutte le imprese per decenni. Il cloud consente di utilizzare capacità elaborativa, networking e soluzioni di sicurezza senza costi di infrastruttura e alti investimenti iniziali. In altri termini, si evita l’acquisto di hardware (server)e di elementi come storage, switch, hypervisor, software di backup, che vengono messi a disposizione dal cloud provider.
Massima disponibilità e resilienza dell’infrastruttura
Come secondo vantaggio del cloud computing, possiamo citare la disponibilità continua delle risorse e dei servizi. Tutto ciò che il cloud offre è sempre disponibile e può essere attivato in pochi minuti. L’infrastruttura è accessibile da remoto in qualunque momento e da qualsiasi luogo. Inoltre, tra i vantaggi del cloud computing c’è la resilienza dell’infrastruttura. I network dei grandi provider (come Google, Microsoft, Amazon) sono progettati per garantire una disponibilità delle risorse (molto) superiore al 99% del tempo: ciò è possibile grazie a forti ridondanze, a tecnologie di ultima generazione e a data center con elevate certifiche di resilienza.
Efficienza e produttività
Grazie all’uso del cloud computing è possibile ottimizzare non solo i costi ma anche le risorse utilizzate, massimizzando la produttività e l’efficienza del sistema IT. Il cloud, infatti, consente di raggiungere il miglior rapporto tra prestazioni e costi, anche al variare delle esigenze aziendali.
Modello pay-per-use tra i vantaggi del cloud computing
L’adozione di soluzioni cloud determina una ricaduta positiva sui costi dell’IT grazie ai modelli di billing pay per use. Questo modello di fatturazione prevede il pagamento del servizio a consumo; pertanto, verranno addebitate al cliente solo le risorse effettivamente utilizzate, ottenendo un notevole risparmio economico.Il confronto con il modello on-premise evidenzia ancheun’evoluzione anche nel modello di costo: dall’investimento in conto capitale (CapEx), si passa qui allo schema dei pagamenti ripetitivi e periodici (OpEx).
Scalabilità virtualmente illimitata
In caso di picchi di capacità elaborativa o rapido incremento/decremento di risorse, il cloud permette di non incorrere in dannose interruzioni del servizio offrendo la più alta scalabilità possibile.Si tratta senza dubbio di uno dei principali vantaggi di cloud computing rispetto al modello on-premise, per sua stessa natura vincolato alla capacità elaborativa, di storage e di networking dell’hardware aziendale.
Vantaggi del cloud computing: sicurezza del sistema
Le infrastrutture cloud sono pensate per garantire al cliente la totale sicurezza, attraverso l’uso di metodologie e procedure tecnologiche di alto livello atte a proteggere l’ambiente e i dati aziendali. Tra le varie misure di protezione utilizzate vi sono:
Il cloud computing è lo strumento ideale per ripensare l’organizzazione aziendale ed esternalizzare i processi IT, lasciando l’impresa maggiormente libera di focalizzarsi sulla crescita del proprio core-businesssenza doversi preoccupare degli aspetti infrastrutturali.
Applicazioni moderne, scalabili e resilienti
Il cloud computing permette di sviluppare nuove soluzioni applicative sfruttando la forte automazione disponibile attraverso i servizi IaaS, PaaS, SaaS e con le modalità As-a-Service in generale. L’adozione di API e di Servizi “chiavi in mano” permette di ridurre drasticamente i costi e di ottenere soluzioni con performance e scalabilità altrimenti impossibili.
Creiamo insieme il tuo percorso verso il cloud
Il cloud sta rivoluzionando il modo in cui le aziende utilizzano ed erogano servizi IT. Non è un tema banale, richiede forti competenze a livello infrastrutturale e applicativo, asset solidi e aggiornamento costante. All’interno del nostro blog, abbiamo trattato più volte il tema, toccando incidentalmente i vantaggi del cloud computing: qui, abbiamo parlato dell’evoluzione delle tre declinazioni del cloud; qui, abbiamo spiegato perché orientarsi verso un provider italiano.
L’adozione del cloud computing richiede un percorso guidato, una strategia solida e la capacità di governare ambienti che possono raggiungere livelli di complessità molto elevati, come nel caso dell’Hybrid Multicloud. Ti esortiamo a entrare in contatto con noi, così da definire insieme il percorso più efficace ed efficiente verso il futuro della tua azienda.
La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.