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MICROSERVIZI: COSA SONO, CARATTERISTICHE E VANTAGGI

MICROSERVIZI: COSA SONO, CARATTERISTICHE E VANTAGGI

Cosa sono i Microservizi?

microservizi sono un approccio allo sviluppo dell’architettura software emerso in particolar modo per sviluppare le applicazioni moderne di tipo Cloud-based. Con questo modello, le applicazioni vengono scomposte in “piccoli” servizi (microservizi, come suggerisce il nome) autonomi ed indipendenti tra loro che comunicano tramite API ben definite, con l’obiettivo di semplificare il processo di deployment e fornire software di alta qualità in tempi rapidi. I microservizi, infatti, permettono di scalare in modo più semplice e soprattutto più veloce, promuovendo l’innovazione e accelerando lo sviluppo di nuove funzionalità.

Architettura monolitica vs microservizi

I microservizi si contrappongono alla tradizionale architettura monolitica usata per sviluppare le applicazioni, la quale prevede che ogni componente venga creato all’interno dello stesso elemento. Il metodo monolitico, però, ha alcuni svantaggi. Maggiori sono le dimensioni dell’applicazione, più complicato sarà risolvere rapidamente i problemi ed implementare nuove features. Con questo approccio infatti, tutti i processi sono collegati tra loro e vengono eseguiti come un unico servizio. Questo significa che quando un processo sperimenta un picco nella richiesta, è necessario ridimensionare l’intera architettura. Di conseguenza aggiungere o modificare una funzionalità diventa molto laborioso, limitando la sperimentazione e l’inserimento di nuove features.

microservices

Allo stesso tempo, con le architetture tradizionali si amplia il rischio relativo alla disponibilità dell’applicazione, in quanto la presenza di processi strettamente connessi e dipendenti uno dall’altro aumenta l’impatto di un errore in un singolo processo.
L’approccio che utilizza i microservizi semplifica la risoluzione delle problematiche e ottimizza i tempi di sviluppo. Ciascun processo o componente costituisce un microservizio e viene eseguito come un servizio indipendente. I microservizi comunicano tra di loro utilizzando un’interfaccia formata da API “leggere” ed interagiscono per completare le stesse attività pur rimanendo indipendenti uno dall’altro, con la possibilità di condividere processi simili tra più applicazioni. E’ un modello altamente granulare in cui ogni microservizio corrisponde ad una funzione aziendale ed esegue solo una funzione. Inoltre, l’indipendenza tra i servizi elimina i problemi relativi all’aggiornamento, al ridimensionamento e alla distribuzione tipiche di un’architettura monolitica.

Microservizi e container

Sebbene l’architettura basata sui microservizi non sia del tutto nuova, la presenza dei container ha reso molto più semplice adottarla. I container rappresentano l’ambiente di sviluppo ideale per le applicazioni che usano i microservizi perchè consentono di eseguire diverse parti di un’applicazione in modo indipendente, sullo stesso hardware e operando un controllo superiore sui cicli di vita del software. I container forniscono ai microservizi un ambiente autosuffciente in cui la gestione di servizi, storage, rete e sicurezza diventa più semplice. Proprio per queste ragioni, microservizi e container insieme costituiscono la base dello sviluppo di applicazioni Cloud-native. Inserendo i microservizi nei container si accellera lo sviluppo e si facilita la trasformazione e l’ottimizzazione delle app esistenti.

I vantaggi dell’approccio basato sui microservizi

I microservizi, quando sono implementati correttamente, consentono di migliorare l’affidabilità e la scalabilità delle applicazioni. Come accennato poco fa, uno degli aspetti più interessanti dei microservizi nei confronti delle architetture monolitiche, è che un difetto o un bug in un singolo servizio non va ad influenzare il funzionamento degli altri servizi, pertanto non compromette l’intera applicazione. Questi e molti altri sono i vantaggi dei microservizi: vediamoli insieme.

  • Eliminazione dei single point of failure
  • Elevata scalabilità e resilienza
  • Time-to-market
  • Deployment semplificato
  • Top performance
  • Libertà nell’uso delle tecnologie
  • Maggiore sperimentazione ed innovazione
  • Codice riutilizzabile
  • Flessibilità del linguaggio di sviluppo
  • Sistema più agile
 

…e gli svantaggi

Non dimentichiamo però che i microservizi, sebbene rappresentino un modello di sviluppo innovativo e molto performante, hanno anche i loro svantaggi. Tra questi la complessità che si associa tipicamente a tutti i sistemi distribuiti, la necessità di utlizzare metodi di testing molto solidi e di avere a disposizione personale esperto per la gestione dei processi e l’assistenza tecnica. Inoltre, se un’applicazione non ha necessità di scalare rapidamente o non è Cloud-based, i microservizi potrebbero fornire benefici poco significativi all’architettura di sviluppo.

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INDUSTRIA 5.0: VERSO UNA NUOVA RIVOLUZIONE

Industria 5.0, verso una nuova rivoluzione

industria 5.0

È trascorso poco più di un decennio da quando l’espressione smart manufacturing ha iniziato a essere utilizzata in modo pervasivo, eppure oggi siamo alle porte di un nuovo cambiamento: industria 5.0.

Cos’è l’Industria 5.0?

Gli esperti la definiscono l’evoluzione naturale dell’Industria 4.0, che domina tutt’ora il panorama di piccole e medie imprese.

Industria 5.0 nasce dallo sviluppo a ritmi serrati di tecnologie 4.0 sempre più potenti, in particolare nei settori dell’ICT, AI e robotica, che stanno portando alla realizzazione di Cyber Physical System (CPS) e dispositivi IoT sempre più potenti.

L’industria 5.0 sarà quella che chiamano una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, con il fine ultimo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori.

Industria 4.0, l’origine di tutto

Per comprendere meglio quello che succederà nel prossimo futuro facciamo un passo indietro. Oggi viviamo l’era dell’Industria 4.0, basata sulla digitalizzazione, sull’automatizzazione e sull’interconnessione dei processi produttivi. È l’industria che ha visto nascere, evolversi e affermarsi tecnologie avanzate come Cloud Computing e Information Technology in generale, Internet of Things (IoT) e Intelligenza Artificiale. E ancora realtà aumentata, Big data, robotica.

Alla base dell’Industria 4.0 che conosciamo c’è l’avvento di internet, che combinato allo sviluppo di nuove tecnologie, ha profondamente trasformato la società in cui viviamo così come i processi industriali che la caratterizzano. L’Industria 4.0 portava però con sé un grosso rischio: una digitalizzazione completa avrebbe sostituito la forza lavoro umana con le macchine. Ma è davvero questo che ci aspetta con l’arrivo dell’industria 5.0?

Industria 5.0: i protagonisti della nuova rivoluzione

Alla domanda di cui sopra, la risposta più probabile è negativa. Più che a una sostituzione del lavoro umano assisteremo allo sviluppo della cosiddetta Super Smart Society, governata dalla cooperazione intelligente tra esseri umani e macchine.

In particolare, i protagonisti dell’Industria 5.0 saranno i cobot e le applicazioni Software Intelligenti (bot). I cobot, a differenza dei robot attualmente utilizzati nei cicli di produzione, sono robot collaborativi programmati per interagire con gli esseri umani in spazi di lavoro condivisi. La differenziazione e la personalizzazione del prodotto, infatti, non possono fare a meno della guida della mente umana. Lo scopo dell’Industry 5.0 è proprio quello di sfruttare le capacità delle macchine (chiaramente superiori alle nostre) per mantenere volumi di produzione molto elevati e, grazie alla collaborazione con gli umani, rendere la produzione qualitativamente migliore. È palese l’apporto che Intelligenza Artificiale, oggi adottata principalmente per fattispecie di manutenzione predittiva e remote monitoring degli asset industriali, potrà dare nel percorso verso Industria 5.0.

Industria 5.0 e il ruolo dei bot

I bot sono applicazioni di Intelligenza Artificiale in grado di agire per un utente o un altro programma in un rapporto reciproco di scambio e collaborazione. I bot sono già ampiamente diffusi e in futuro vedremo un loro impiego sempre maggiore nei contesti industriali e aziendali.

La cooperazione e la personalizzazione saranno i pilastri della trasformazione dell’attuale paradigma industriale 4.0 verso la fabbrica del futuro. La ridefinizione del ruolo dell’operatore nei processi produttivi, unito al riconoscimento del suo valore ai fini della qualità e della personalizzazione del prodotto, lo rendono centrale anche in Industria 5.0.

Come cambierà il mondo del lavoro con l’Industria 5.0?

Industria 5.0 influenzerà ben presto anche il mondo del lavoro, creando nuove posizioni lavorative, migliori e più specializzate. L’impiego delle intelligenze artificiali nell’industria è infatti volto a favorire i lavoratori, non a sostituirli.

Ciò che si prevede è una ridefinizione delle attività umane in un contesto di integrazione stretta tra uomo e robot, che porterà a una produzione più performante e per certi versi “più leggera” per il lavoratore. La dimensione collaborativa alla base della prossima rivoluzione, infatti, porterà a un ridimensionamento dei carichi di lavoro, liberando i lavoratori dalle mansioni più pesanti e faticose.

Industria 5.0: Criticalcase è il partner giusto

Criticalcase è al fianco di tutte le imprese che puntano sull’innovazione. Industria 5.0, esattamente come l’attuale 4.0, è alimentata da tecnologie, sistemi e soluzioni digitali sofisticate, da modelli IT edge-to-cloud che miscelano altissime prestazioni con tutta la sicurezza necessaria a tutelare la continuità del business. Soprattutto, è incentrata sui dati, sulla capacità di valorizzarli, su applicazioni smart e infrastrutture capaci di prestazioni adeguate.

Se la tua azienda desidera approcciare a questi temi o evolvere in chiave di produzione  intelligente, contattaci.

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HOSTING PER WEB AGENCY: I VANTAGGI DEL PARTNER PROGRAM

HOSTING PER WEB AGENCY: I VANTAGGI DEL PARTNER PROGRAM

Cos’è una Web agency e di cosa ha bisogno?

Le web agency si occupano di sviluppare ed implementare soluzioni digitali di vario tipo. Oltre alla realizzazione di siti web, svolgono diverse attività relative al mondo della comunicazione online. All’interno di una web agency troviamo un team di esperti in campo digital capaci di supportare e promuovere la crescita delle aziende online. Ecco i principali servizi offerti dalle web agency oltre allo sviluppo di siti web:

  • Soluzioni di pubblicità online
  • Posizionamento dei siti sui motori di ricerca (SEO)
  • Creazione di contenuti editoriali per il web
  • Servizi di social media marketing
  • Servizi di grafica e web design
hosting web agency

Proprio perchè una web agency lavora a stretto contatto con il mondo digitale, ha la necessità di appoggiarsi ad un servizio di hosting di alta qualità. Ogni attività imprenditoriale, infatti, ha esigenze specifiche, per questo è molto importante per una web agency scegliere la soluzione di hosting pià adatta.

Partner Program: perchè è il servizio ideale per le web agency?

Il Partner Program di Criticalcase consente alle web agency che si iscrivono di ampliare la gamma dei servizi offerti e di migliorare la propria reputazione agli occhi dei clienti. Attraverso il Partner Program potrai proporre ai tuoi clienti servizi di hosting di alto livello e altre soluzioni Cloud. Ma non solo, avrai a disposizione un’offerta completa per quanto riguarda il settore IT: CDN, servizi di Disaster Recovery, servizi managed, soluzioni di monitoraggio e oltre. Grazie a questa partnership, da un lato le web agency possono aumentare la loro visibilità, trovando nuovi clienti e incrementando il proprio fatturato. Dall’altro lato in questo modo è semplice fidelizzare i clienti attuali, garantendo loro soluzioni IT di primo livello e facendo in modo che non scelgano i vostri competitor perchè forniscono un’offerta di servizi più ampia rispetto a voi.

I vantaggi del Partner Program dedicato alle web agency sono davvero molti. Eccone alcuni:

  • White Label
  • Nessun costo di adesione
  • Listino dedicato
  • Pagamenti agevolati
  • Ambienti di sviluppo gratuiti
  • Demo gratuite
  • Assistenza tecnica h24

Ma non solo, avrai a disposizione formazione commerciale e supporto marketing, pacchetti su misura e molto altro.

Come guadagnare con il Partner Program in 3 semplici step

Ovviamente, non possiamo tralasciare uno dei benefici maggiori del Partner Program: ottenere guadagni diretti già dal primo giorno. Attraverso il nostro programma dedicato ai partner, ogni web agency potrà rivendere i nostri servizi di hosting e Cloud ai propri clienti in modo semplice e soprattutto vantaggioso. Per iniziare a guadagnare con il Partner Program bastano tre semplici passaggi:

1. Iscriviti al Programma Partner
2. Accedi all’area riservata
3. Inizia a vendere le nostre soluzioni Cloud ai tuoi clienti
 
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5 MOTIVI PER SCEGLIERE CLOUD PROVIDER ITALIANI

5 MOTIVI PER SCEGLIERE CLOUD PROVIDER ITALIANI

Come valutare i Cloud provider e scegliere il più affidabile?

Quando un’azienda ricerca e valuta i Cloud provider a cui affidarsi, deve prendere in considerazione alcune caratteristiche fondamentali per poter fare la scelta giusta. Infatti un valido partner IT è capace di supportare il business passo dopo passo non solo dal punto di vista strettamente tecnologico, garantendo il miglior servizio disponibile sul mercato.

Tra i parametri ritenuti essenziali per operare una scelta corretta ci sono in primo luogo SLA e assistenza. Gli SLA (Service Level Agreement o in italiano “accordo sul livello del servizio”), definiscono le metriche di servizio che devono essere rispettate da un fornitore nei confronti dei propri clienti, come ad esempio la qualità. SLA personalizzati e prossimi al 100% sono considerati fondamentali dagli imprenditori per poter assicurare un servizio ottimale. L’assistenza tecnica invece dovrebbe essere garantita h24 per fornire una copertura totale in caso di necessità di supporto: che sia durante il weekend, le festività o in piena notte, il disservizio deve essere immediatamente gestito e risolto. Secondo alcuni studi condotti in Italia, c’è un’altra caratteristica chiave che influenza la decisione finale in questa scelta: la provenienza del Cloud provider. Molte imprese preferiscono affidare i propri servizi IT ad un’azienda italiana piuttosto che ad una grande multinazionale.

cloud provider italiani

Perchè affidarsi ad un Cloud provider italiano piuttosto che ad una grande multinazionale?

Le ragioni che spingono gli imprenditori ad affidarsi maggiormente a Cloud provider italiani sono varie: vediamole insieme!

1. Aderenza alle normative

Alcune imprese hanno esigenze specifiche in termini di compliance normativa. La necessità di rispettare particolari regole dettate dalla legislazione italiana (ad esempio in base al settore merceologico o ad altri parametri) rende un Cloud provider italiano la scelta ideale per garantire la completa aderenza alle normative.

2. Sicurezza dei dati e privacy

Seguendo la stessa linea di principio, un fornitore italiano garantisce anche una maggiore sicurezza dei dati e dà al cliente la possibilità di archiviarli e custodirli in territorio nazionale, assicurando una maggiore privacy. I grandi provider Cloud operanti a livello internazionale non garantiscono la stessa trasparenza e sicurezza sui dati aziendali.

3. Conoscenza del mercato

A differenza dei fornitori esteri, i provider italiani sono ben inseriti nel mercato e conoscono le sue logiche e le sue dinamiche in modo approfondito. La conoscenza del contesto dà quindi ai provider italiani una marcia in più.

4. Assistenza in lingua italiana

Questa caratteristica viene spesso trascurata in fase decisionale ma gioca un ruolo molto importante nella scelta. Nella maggior parte dei casi i grandi fornitori internazionali forniscono l’assistenza tecnica in lingua inglese (e non sempre molto comprensibile) da qualche località estera sparsa per il mondo. Un fornitore italiano può invece garantire ai suoi clienti il supporto di cui hanno bisogno dall’Italia e soprattutto in lingua italiana.

5. Contatto con il cliente

i Cloud provider italiani possono garantire ai clienti un contatto più personalizzato, anche face-to-face se necessario (evento molto improbabile se ci si affida a provider esteri). Il rapporto con le aziende è diretto e trasparente, meno legato a numeri e codici cliente.

Per concludere

La scelta del Cloud provider è influenzata da numerosi fattori e cambia necessariamente a seconda del tipo di azienda e delle sue esigenze. Ma è un dato di fatto, i provider italiani forniscono ai propri clienti alcuni vantaggi che i grandi fornitori internazionali non possono offrire. Nel post di oggi abbiamo visto alcuni esempi, come la questione sicurezza dati e compliance normativa, ma anche la preziosa assistenza tecnica al cliente in lingua italiana e la maggiore facilità di contatto e personalizzazione del rapporto con il cliente.

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SOLUZIONI CLOUD PER AZIENDE: QUALE SCEGLIERE?

Soluzioni cloud per aziende: quali scegliere?

cloud aziende

Il mercato del Cloud Computing e delle soluzioni Cloud per aziende cresce costantemente: anno dopo anno si registra un forte aumento di adozione a livello internazionale e questa tendenza non accenna a diminuire. Al contrario, i numeri confermano che la maggioranza delle organizzazioni (se non tutte, quasi) è ormai consapevole dei benefici e del valore che questa tecnologia offre. Il cloud non porta solamente numerosi vantaggi economici, come l’abbattimento dei costi, l’ottimizzazione degli ambienti virtuali e l’eliminazione dello spreco di risorse ed energia, ma ha giocato e gioca ancora un ruolo fondamentale nella Digital Transformation delle imprese.

Nel 2022 il mercato Cloud italiano ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, sono soprattutto i servizi platform as-a-service a essere cresciuti, con un +33%, mentre il software as-a-service, che rimane la componente più importante in termini di valore assoluto, è cresciuto del 14%.

Oggi l’ecosistema del Cloud Computing è ricco di servizi e strumenti che si possono combinare tra loro in maniera pressoché infinita, generando grande valore per le aziende. Destreggiarsi tra la varietà di soluzioni disponibili, però, non è affatto banale. In questo post, faremo una breve panoramica delle principali modelli e soluzioni Cloud per aziende, evidenziando le caratteristiche e i vantaggi di ciascuno: il primo passo per scegliere la soluzione migliore per il business è infatti quello di conoscere le opzioni disponibili e le loro differenze.

















    Soluzioni cloud: si parte dal cloud pubblico

    Il servizio Cloud pubblico viene offerto da un provider esterno che mette a disposizione delle imprese le risorse IT necessarie al business. In particolare, ciò che i grandi provider mettono a disposizione delle imprese è un’infrastruttura Cloud altamente performante e flessibile, condivisa tra molteplici utilizzatori. Il modello di Cloud pubblico, essendo basato sulla condivisione – e quindi l’ottimizzazione – delle risorse, ha costi molto competitivi e consente ai clienti di utilizzare la modalità di pagamento a consumo (pay-per-use), grazie alla quale si eliminano completamente gli sprechi fatturando solamente le risorse utilizzate e veramente necessarie. Inoltre, l’azienda non ha bisogno di alcun investimento CapEx in hardware e competenze gestionali (Ops) dedicate, poiché il governo e la resilienza dell’infrastruttura ricadono tra le responsabilità del cloud provider.

    Tra i vantaggi di questa soluzione vi è anche una scalabilità “virtualmente” illimitata e un’elevata affidabilità garantita dall’utilizzo di risorse pubbliche: se dovesse verificarsi un disservizio presso un data center, i carichi verrebbero automaticamente ridistribuiti sui restanti data center assicurando la continuità del servizio.

    Controllo del dato e sicurezza: il cloud privato

    Il modello Cloud privato si differenzia da quello pubblico per una caratteristica essenziale. In questo caso, infatti, l’infrastruttura messa a disposizione del cliente è appunto “privata”, ossia dedicata alla singola organizzazione che acquista il servizio. Questa soluzione garantisce una maggiore sicurezza e protezione dei dati in quanto il cliente può accedere al sistema in modo esclusivo e detiene il controllo completo sull’infrastruttura e sui dati.

    I costi sono superiori rispetto a un Cloud pubblico, ma il servizio risulta particolarmente indicato per tutte le aziende di livello enterprise e soprattutto per quelle organizzazioni che trattano dati sensibili e hanno l’obbligo di rispettare una normativa stringente. Anche in questo caso, è possibile utilizzare il pagamento a consumo per ottimizzare le risorse e contenere i costi.

    Cloud ibrido, il meglio dei due mondi

    Il servizio di Cloud ibrido è una soluzione che prevede un mix tra infrastrutture di Cloud Pubblico e Cloud Privato, progettata in base alle specifiche esigenze aziendali. Questo tipo di servizio combina i vantaggi di entrambe le soluzioni e permette una personalizzazione elevata del sistema infrastrutturale e degli strumenti integrati. Il Cloud ibrido è sicuramente una soluzione più complessa dal punto di vista gestionale rispetto alle altre, ma capace di rispondere a necessità precise. È il modello più diffuso in ambito enterprise, proprio perché miscela i benefici di controllo degli ambienti privati con la scalabilità e la flessibilità del modello pubblico.

    Soluzioni cloud: il Virtual Data Center

    La soluzione Virtual Data Center (VDC) è dedicata alle imprese che hanno bisogno di un’infrastruttura IT complessa, che garantisca livelli di affidabilità e performance elevati. Le imprese che acquistano questo servizio possono scegliere quale tipo di infrastruttura implementare (Cloud pubblico o privato) e possono personalizzare gli SLA in base alle proprie esigenze. Il VDC è un servizio molto flessibile, con possibilità di espansione illimitata (macchine, banda ecc.) e totale autonomia di gestione. Anche per questa soluzione Cloud vi è l’opportunità di fatturare a consumo ottimizzando ulteriormente i costi.

    La soluzione Cloud Server

    Il servizio Cloud server mette a disposizione del cliente spazi virtuali preconfigurati, fornendo l’accesso diretto alla macchina. Il Cloud server viene dimensionato in base alle necessità aziendali e viene attivato in modo semplice e immediato all’interno dell’infrastruttura. La soluzione Cloud Server garantisce una banda espandibile per coprire qualsiasi richiesta e garantisce alta affidabilità e scalabilità. Inoltre, si caratterizza per la semplicità di setup e di utilizzo: l’ambiente Cloud viene infatti consegnato al cliente preconfigurato e pronto all’uso, dotato di tutte le risorse IT concordate.

    Cloud hosting, perfetta per siti e progetti web

    La soluzione Cloud hosting è ideale per siti e progetti web che richiedono elasticità di risorse e alte performance. Le caratteristiche del Cloud hosting si adattano alle necessità particolari di ogni cliente e del traffico generato dal suo progetto online. Il servizio è flessibile e scalabile, capace di supportare la crescita del business passo per passo. I vantaggi dell’hosting in Cloud includono SLA personalizzati in base alle performance e la massima continuità del servizio.

    Oltre alla soluzione standard è disponibile Kubify, un servizio di Cloud Hosting Managed che utilizza i container Kubernetes e sfrutta la potenza di calcolo di Azure. Si tratta di una soluzione innovativa, multi-datacenter e ibrida capace di raggiungere performance senza precedenti. Inoltre, Kubify è un servizio “chiavi in mano” completamente gestito che include nella sua offerta una serie di servizi aggiuntivi come ambienti di sviluppo, backup e log dashboard gratuiti.

    Cloud desktop, ovvero la virtualizzazione del PC

    Cloud Desktop (anche chiamato Virtual Desktop Infrastructure – VDI) è una soluzione di virtualizzazione delle postazioni desktop. La soluzione cloud fornisce una piattaforma di virtualizzazione in grado di gestire in totale sicurezza il sistema operativo, le applicazioni e i dati.

    Cloud Desktop abbatte ogni barriera di mezzo, luogo e vincolo temporale attraverso la distribuzione di desktop virtuali che consentono di lavorare in completa mobilità e libertà, con qualsiasi device e da qualsiasi luogo. È dunque una soluzione ideale per assecondare il trend del lavoro smart e ibrido poiché consente all’azienda di virtualizzare i desktop, di gestirli da una posizione centralizzata e di abbattere i problemi di sicurezza, poiché le persone si “collegano” al proprio desktop tramite una connessione sicura e non ospitano più i dati in locale nelle proprie macchine. La soluzione cloud in questione risponde a un modo moderno di gestire i processi e di operare nel day by day, favorito dall’aumento esponenziale di performance delle reti e delle tecnologie di virtualizzazione.

    Cloud backup per dormire sonni tranquilli

    Il servizio Cloud backup, essenziale per archiviare e mettere in sicurezza tutti i dati aziendali, è la soluzione più adatta per chi ha la necessità di mantenere i dati aziendali in luoghi esterni e in massima sicurezza. La soluzione di backup in Cloud consente di programmare backup automatizzati con frequenza personalizzabile (settimanale, giornaliera o oraria). I dati vengono archiviati in completa sicurezza presso i data center preposti, con accesso protetto ed esclusivo e supporto tecnico on-site h24.

    Cloud backup è integrabile con qualsiasi politica di disaster recovery aziendale e non impone limiti di spazio: è possibile eseguire semplici copie di dati da PC fino a backup complessi di server fisici e virtuali, database e sistemi di posta elettronica. Il servizio consente di eseguire un ripristino rapido in caso di eventuali problemi ed è in grado di adattarsi immediatamente a nuove esigenze di spazio.

    Criticalcase e il Journey to Cloud

    In Criticalcase, aiutiamo le aziende a sfruttare tutte le potenzialità delle soluzioni cloud. All’interno di un tema in continuo divenire, siamo in grado di indirizzare le imprese verso il modello corretto, di progettarlo, implementarlo e gestirlo nel rispetto di livelli di servizio concordati. I nostri servizi di Managed Cloud aiutano le aziende a modernizzarsi e a creare differenziazione competitiva.

    Per quanto concerne, poi, il tema dei costi del cloud, abbiamo realizzato un White Paper apposito , che ti invitiamo a leggere. Comprende alcuni spunti interessanti per ottimizzare il Journey to Cloud della tua azienda.

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    DATA CENTER DEL FUTURO: I TOP TREND TECNOLOGICI

    DATA CENTER DEL FUTURO: I TOP TREND TECNOLOGICI

    Come sarà il Data Center del futuro?

    IDC, nota azienda di analisi, ha individuato i trend tecnologici che caratterizzeranno i data center del futuro. Da dieci anni a questa parte infatti, il mondo dei data center sta subendo una grande trasformazione, complici fenomeni come Cloud ed Edge Computing, ma anche Machine Learning e Intelligenza Artificiale. I data center del futuro saranno infrastrutture sempre più agili, distribuite ed automatizzate, capaci di garantire i servizi richiesti con performance ed efficienza superiori alle strutture tradizionali. Il cambio di paradigma tecnologico deriva da un lato dalle nuove applicazioni aziendali che richiedono un cambio sostanziale nella gestione dell’infrastruttura, dall’altro dalla necessità di continuare a supportare il mondo legacy.

    data center futuro

    Si creerà una sorta di strato intermedio tra il core e l’edge: è qui che IDC colloca i data center del futuro. Le strutture tradizionali dovranno trasformarsi secondo le nuove logiche della tecnologia: la vicinanza all’utente e all’Internet of Things è un aspetto essenziale per poter approcciare e gestire il flusso sempre maggiore di dati che verrà creato quotidianamente. Vediamo  quali saranno i principali trend tecnologici dei data center del futuro secondo le previsioni degli esperti del settore.

    Data center interni: inversione di tendenza

    Per quanto riguarda le strutture dei data center interni, ci sarà un’inversione della tendenza attuale. Fino ad ora le aziende hanno concentrato i loro sforzi nello sviluppo e nel potenziamento di grandi data center centrali, mentre con la trasformazione digitale si investirà sempre di più in centri più piccoli, dislocati in punti strategici per rispondere meglio a livello di latenza e servizio. Nel corso dell’anno corrente IDC prevede che il 25% delle aziende abbandonerà il consolidamento di grandi data center a favore di strutture più piccole e meglio posizionate.

    Edge Computing & smart gateway

    L’edge computing sarà un elemento essenziale nei data center del futuro, poichè avvicina i dati agli utenti e permette l’implementazione di tecnologie avanzate come Internet of Things e Intelligenza Artificiale, che richiedono capacità elaborative maggiori. A questo riguardo bisogna evidenziare l’importanza dei gateway IoT, in grado di raccogliere i dati edge e di collegarli ad altre reti e data center. I dispositivi IoT sono uno strumento prezioso per l’intero processo di monitoraggio e anche per ciò che concerne la gestione di eventuali problemi di archiviazione e di calcolo. I data center diventeranno il punto di riferimento per le infrastrutture di edge computing, che manderanno ai data center i dati raccolti in prima istanza e riceveranno dagli stessi data center i dati una volta elaborati, e dovranno inoltre garantire la sicurezza dei dati.

    Incremento di strategie di Data Vaulting

    IDC afferma anche che nel 2020 il 40% delle società userà una strategia di data vaulting per gestire la proliferazione incessante di dati, dotandosi di centri intermedi di immagazzinamento dati gestiti da colocator, senza dover costruire nuove facility. Le imprese potranno accedere a questi siti tramite pacchetti a consumo che includono spazio, connettività, sicurezza e storage, dove potranno avviare processi di pulizia e gestione dei dati archiviati e, aiutati dai colocator, scambiare i dati tra i vari cloud data center, data vault e siti edge.

    Automazione: Machine Learning & Intelligenza Artificiale

    Quanto sopra descritto corrisponde ad una sempre maggiore granularizzazione, che porterà ad un impiego crescente di tecnologie avanzate per ottimizzare la gestione infrastrutturale dei network di data center, siti edge e data vault. In particolare Intelligenza Artificiale e Machine Learning influenzeranno significativamente le modalità di gestione delle infrastrutture portando un alto livello di automazione che garantirà maggiore resilienza e prestazioni migliori. IDC prevede che entro il 2022 il 50% degli asset IT dei data center aziendali potrà operare in modo autonomo grazie a tecnologie di IA. Un trend che sarà ancora più evidente nei siti edge, dove la supervisione umana sarà piuttosto limitata se non praticamente inesistente.

    Consolidamento di ambienti Multi-Cloud

    Le strategie Multi-Cloud subiranno un ulteriore consolidamento. Questo perchè da ogni ambiente Cloud dovrà essere possibile erogare servizi personalizzati in base alle esigenze di business di ogni azienda. E’ solamente in questa maniera che i data center del futuro potranno rispondere in maniera adeguata alla domanda del mercato assicurando la flessibilità e l’agilità richiesta.

     
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    LA SCALABILITÀ NEL CLOUD COMPUTING: COS’È E PERCHÈ È IMPORTANTE

    La scalabilità nel cloud computing: cos’è e perché è importante

    cloud computing

    Le aziende intraprendono il journey to cloud per diversi motivi, tra cui ridurre i costi di gestione delle infrastrutture, modernizzare il parco applicativo, essere maggiormente flessibili di fronte alle richieste del business e accedere a tecnologie innovative. Non solo: dopo decenni di paradigma on-premise, le divisioni IT ottengono con il cloud una soluzione pressoché istantanea ai tradizionali limiti di scalabilità delle infrastrutture e delle applicazioni tradizionali. Scopriamo di cosa si tratta.

    Scalabilità nel cloud computing: cos’è

    Possiamo definire come scalabile un sistema capace di aumentare e ridurre le proprie prestazioni, risorse e funzionalità in base alle necessità di chi lo richiede. Parliamo di infrastrutture molto flessibili, altamente personalizzabili e adattabili alle esigenze delle aziende, in grado di rispondere a bisogni specifici in modo immediato.

    Facciamo un esempio. I contact center moderni si basano su piattaforme cloud che governano tutti i processi e i flussi di comunicazione. Il giorno del Black Friday, l’avvio di una promozione o di fronte a eventi imprevedibili come lotti difettosi di prodotto, le richieste di contatto aumentano esponenzialmente. Se il sistema non è scalabile, le prestazioni decadono, i chatbot non funzionano, gli operatori non riescono a trovare informazioni e ne può risentire anche la qualità delle chiamate. Al contrario, la scalabilità del cloud computing fa sì che il sistema reagisca al picco di richieste attivando immediatamente una quantità congrua di risorse. Come risultato, le prestazioni risultano analoghe a prescindere dai carichi di lavoro.

    L’elevata scalabilità del cloud computing consente inoltre di ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema e di ottenere risparmi significativi in termini di costi e di risorse. Le soluzioni di cloud computing possono avvalersi di scalabilità nativa, una delle ragioni per cui il Cloud ha ottenuto un grande successo e continuerà a crescere sul mercato.

    Le due tipologie di scalabilità nel cloud computing

    Dal punto di vista infrastrutturale, esistono due tipi di scalabilità nel cloud computing:

    • Scalabilità orizzontale: significa incrementare la potenza dell’architettura Cloud in parallelo, aggiungendo nuovi nodi al sistema.
    • Scalabilità verticale: si riferisce invece all’aumento di potenza dell’infrastruttura “in altezza”, ossia all’incremento delle risorse dei singoli nodi architetturali in termini di CPU, RAM e storage.

    I benefici di un sistema scalabile

    Un sistema scalabile offre numerosi vantaggi a chi lo utilizza. Di seguito, i principali:

    • L’infrastruttura è completamente personalizzabile in base alle necessità dell’azienda;
    • È possibile incrementare o ridurre le capacità del sistema a seconda delle esigenze del momento e delle possibilità del cliente;
    • Anche in caso di malfunzionamento, un’architettura scalabile garantisce un minimo livello di servizio.

    I vantaggi della scalabilità nel cloud computing sono quindi sintetizzabili in risparmio ed efficienza. Il cliente ha a disposizione un’architettura progettata specificatamente sulle sue esigenze e paga solo le risorse necessarie. Nel caso sia necessario aumentare le risorse a disposizione, lo si può fare in modo automatico o manuale. Ma in ogni caso, in modo rapido.

    Scalabilità del cloud computing in azione: i container

    I container sono un ottimo esempio di infrastruttura Cloud dotata della massima scalabilità: consentono entrambi i tipi di scalabilità e rappresentano la soluzione più innovativa e performante attualmente sul mercato.

    Il sistema containerizzato riconosce automaticamente quando è necessario un incremento della capacità computazionale, così come registra immediatamente quando si verifica una riduzione del carico di lavoro ed è necessario ridurre le risorse in uso per garantire l’efficienza dell’infrastruttura senza sprechi. I benefici per l’utente sono straordinari: nessuno spreco di risorse, ovvero massima razionalizzazione dei costi, e prestazioni sempre in linea con le esigenze.

    Criticalcase e il journey to cloud

    In Criticalcase, accompagniamo i Clienti lungo tutto il percorso che conduce al cloud, disegnando, implementando e gestendo soluzioni adeguate alle loro esigenze. La scalabilità è un requisito fondamentale di ogni progetto di modernizzazione dei sistemi e del parco applicativo, cui rispondiamo con infrastrutture solide, professionalità, esperienza e soluzioni personalizzate.

    Per qualsiasi esigenza, contattaci. Saremo lieti di intraprendere un nuovo cloud journey.

    La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.

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    E-COMMERCE: 5 CONSIGLI PER GESTIRE I PICCHI DI TRAFFICO

    E-COMMERCE: 5 CONSIGLI PER GESTIRE I PICCHI DI TRAFFICO

    Il tuo e-commerce è pronto per i saldi estivi?

    I saldi estivi sono appena cominciati, eppure Google Trends registrava picchi di interesse per gli acquisti già a partire da Marzo. Quest’anno gli italiani più attivi nello shopping sono in Liguria, Piemonte, Molise, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Ma non parliamo solo dei classici negozi presi d’assalto durante gli sconti: i protagonisti dei saldi estivi sono sempre di più i portali e-commerce. Secondo le ricerche più recenti di Netcomm le vendite online continuano a crescere registrando un incremento del 15%, con un terzo degli acquisti effettuati da mobile. I volumi di vendita sui canali online sono in forte crescita e la corretta gestione dei picchi di traffico è essenziale per assicurare agli utenti di un e-commerce una buona esperienza di shopping.

    Un negozio online può facilmente registrare picchi di traffico durante periodi come le festività o eventi specifici (Black Friday, Cyber Monday…) ma anche semplicemente con una campagna marketing particolarmente riuscita. E’ necessario che i retailer conoscano a fondo i punti di debolezza e le vulnerabilità del proprio sito per gestire correttamente il traffico e garantire ai clienti un’esperienza di acquisto ottimale. La gestione efficace dei picchi di traffico, infatti, ha un forte impatto sul successo di uno shop online, incidendo sulla customer experience e sulla fidelizzazione del cliente. Un e-commerce lento e poco performante o, nel peggiore dei casi, non disponibile perchè la quantità elevata di traffico ha causato un down del servizio, genera una riduzione delle vendite (e delle revenue complessive) e un’immagine negativa del brand.

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    Come garantire agli utenti un’esperienza di acquisto positiva in qualunque situazione di traffico?

    Ecco 5 consigli per preparare il tuo e-commerce ai periodi di picco di traffico tipici dei saldi!

    1. Usa un’infrastruttura Cloud ad alta scalabilità
    Sicuramente è importante dotarsi di un’infrastruttura Cloud adatta a garantire la qualità del servizio senza incorrere in disastrosi rallentamenti o disservizi. A questo proposito le soluzioni Cloud sono le migliori grazie alla loro elevata scalabilità, che consente di gestire al meglio i picchi di traffico e allo stesso tempo di ottimizzare i costi. Prima che la tecnologia si evolvesse in questo senso infatti, l’unica soluzione per siti come gli e-commerce era quella di sovradimensionare l’infrastruttura, con i relativi costi che questa scelta comporta. Ad oggi invece, la tecnologia Cloud permette di scalare le risorse in modo rapido e semplice, aumentandole o riducendole a seconda delle specifiche necessità senza incorrere in costi eccessivi.

    2. Pensaci per tempo!
    La stagione delle promozioni si è allungata. Secondo le statistiche sugli acquisti online i volumi di traffico iniziano ad aumentare anche prima del periodo previsto ed è bene prepararsi per tempo. Questo significa pianificare preventivamente i picchi di traffico del sito e strutturare misure di gestione efficace. Ad esempio, è sempre molto utile avere un piano di backup e utilizzare strumenti come la “Shopper Priorisation”, che consente di mettere gli utenti in coda qualora i servizi di back-end fossero sovraccarichi.

    3. Testa il tuo e-commerce
    E’ fondamentale effettuare dei test di carico per simulare i volumi di traffico stagionali, in modo da individuare i punti deboli dell’e-commerce in situazione di picco di traffico ed evitare disguidi in condizioni d’uso reali. Una buona pratica è quella di simulare il processo di acquisto completo, dalla fase iniziale fino al pagamento, e assicurarsi che tutti gli step vadano a buon fine. Una buona attività di testing consente di identificare tutti i possibili colli di bottiglia all’interno dei vari scenari possibili e di studiare contro-strategie di gestione efficaci.

    4. Porta i contenuti più vicini all’utente
    Usi una soluzione di Content Delivery Network (CDN)per il tuo sito di acquisti online? Se la tua risposta è no, allora dovresti cominciare subito! Le soluzioni CDN sono studiate appositamente per ottimizzare l’esperienza di navigazione dei clienti con performance e sicurezza eccezionali, avvicinando i contenuti agli utenti, rendendoli immediatamente disponibili e mantenendo una qualità elevata anche con intenso traffico. Gli e-commerce hanno bisogno di soluzioni CDN per migliorare le prestazioni web e per mantenere un servizio di qualità in casi di picco di traffico.

    5. Applica tecniche di ottimizzazione
    Rendi il sito il più “snello” possibile, poichè l’invio di dati non necessari può avere effetti negativi sulle performance del portale nei momenti di picco, rallentandone il caricamento ad esempio. Inoltre, applica ulteriori tecniche di ottimizzazione per velocizzare le richieste al datacenter o al provider del servizio di hosting.

     
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    LINUX: PASSATO, PRESENTE E FUTURO

    LINUX: PASSATO, PRESENTE E FUTURO

    Tra soli due anni Linux festeggerà il suo trentesimo compleanno. Si tratta di uno dei sistemi operativi più importanti, che ancora oggi continua ad evolversi costantemente. Innanzitutto, partiamo dalla definizione di Linux. Secondo Wikipedia “Linux è una famiglia di sistemi operativi di tipo Unix-like, pubblicati sotto varie possibili distribuzioni, aventi la caratteristica comune di utilizzare come nucleo il kernel Linux”. I sistemi operativi sono stati dominati da Linux a lungo, dai Supercomputer ai server, fino all’era degli smartphone e dei dispositvi embedded. Per capire quale potrebbe essere il futuro di Linux, dobbiamo sicuramente ripercorrere il suo passato!

    La storia di Linux

    Linux nacque nel 1991 ed in breve tempo divenne il sistema operativo open source più conosciuto a livello globale. Riuscì ad affermarsi sul mercato superando la maggior parte dei “giganti” del settore, nonostante a quei tempi fossero in pochi a dominare l’industria della tecnologia, tra cui IBM, Apple e Microsoft. Gran parte della popolarità di Linux deriva dalla sua natura open source, ossia di software “libero”: viene distribuito con una licenza gratuita che ne permette l’utilizzo, la copia e la modifica a chiunque. A dire il vero, l’intero concetto di open source è diventato uno degli argomenti di maggiore intrattenimento nel mondo di oggi. Uno degli esempi migliori di tecnologia Linux-based è Skype, uno strumento molto popolare, diffuso in tutto il mondo.

    Linux non ha avuto successo solo per la sua larga disponibilità, ma anche perchè è basato su solidi principi di programmazione e su uno stabile modello di sviluppo, oltre che su un’estesa portabilità. Inizialmente Linux era stato progettato per un’unica architettura, l’Intel 386. Oggi gira su qualsiasi macchina nell’ottica del “write once, run everywhere”. Questa è forse la caratteristica chiave che permetterà a Linux di continuare ad essere uno dei sistemi operativi più utilizzati. In futuro infatti, i compiti di elaborazione saranno affidati ad una serie sempre più vasta di hardware differenti, e la portabilità diventerà una necessità imprescindibile per i sistemi informatici.

    Quale sarà il futuro di Linux?

    Ad oggi, Linux possiede milioni di utenti, sviluppatori e un mercato in continua espansione. E’ largamente diffuso nei sistemi integrati (IoT), nella robotica, nell’automazione industriale e per di più è stato a bordo dello Shuttle. Linux ha la meglio sugli altri sistemi anche per quello che riguarda il Cloud Computing e il campo dei device mobili (dove in pochi lo notano, perchè si fa chiamare “Android”). Il settore in cui ha minore diffusione è sicuramente quello dei sistemi desktop. Ma quale direzione prenderà Linux in futuro? Il suo fondatore, Linus Torvalds, afferma che alcuni degli sviluppi saranno focalizzati su funzionalità che permetteranno a Linux di supportare una gamma più ampia di sistemi e di sfruttare la sua portabilità per lanciarlo su nuove macchine. Tra gli ambiti di sviluppo cita il Multi-processing Simmetrico (SMP) ed in generale cambiamenti che coinvolgeranno maggiormente lo spazio utente più che il kernel. Staremo a vedere!

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    I VANTAGGI DELLE APPLICAZIONI CLOUD-NATIVE

    I VANTAGGI DELLE APPLICAZIONI CLOUD-NATIVE

    Applicazioni Cloud-native: cosa sono?

    Le applicazioni Cloud-native sono progettate per sfruttare al meglio le infrastrutture Cloud e ottimizzare i vantaggi derivanti dall’uso della Nuvola. Lo sviluppo Cloud-native si basa su un approccio specifico alla progettazione, realizzazione e aggiornamento delle applicazioni. Sebbene siano ancora poco conosciute e diffuse, le applicazioni Cloud-native potrebbero essere uno dei migliori strumenti disponibili per accelerare l’innovazione dei business. Sono create con lo scopo di offrire dei vantaggi concreti alle aziende che le utilizzano: accelerare la creazione di nuove app, ottimizzare quelle in uso ed integrare tutto all’interno del sistema, favorendo lo sviluppo continuo.

    Lo scopo ultimo di questo approccio è infatti quello di distribuire le applicazioni agli utenti secondo le esigenze e le tempistiche desiderate dall’azienda. Le app vengono progettate per offrire un’esperienza di development e management automatizzata all’interno di ambienti Cloud di tutti i tipi (pubblici, privati e ibridi). Attraverso il Cloud Computing le aziende possono così migliorare la scalabilità e la disponibilità delle applicazioni, sfruttando il self-provisioning delle risorse e automatizzando il ciclo di vita dell’app, dallo sviluppo fino alla fase finale della produzione. Lo sviluppo Cloud-native migliora la qualità e l’agilità del sistema riducendo i rischi: le applicazioni create saranno più reattive, estremamente scalabili e tolleranti agli errori, in qualunque ambiente si trovino. Per poter usufruire al massimo di questi vantaggi è necessario trasformare l’approccio di sviluppo.

    I parametri dell’approccio Cloud-native

    Per sviluppare applicazioni Cloud-native occorrono diversi elementi. E’ necessario modificare le modalità di lavoro e di collaborazione tra i vari team e fornire adeguati strumenti a supporto dello sviluppo. In primo luogo un’organizzazione che utilizza strategie DevOps è facilitata, grazie all’integrazione esistente tra le funzioni del team Developers e quelle del Team Operations, che condividono quindi obiettivo e feedback.

    Ulteriore supporto è dato dall’adozione dei Container a livello infrastrutturale. I container rappresentano l’ambiente di deployment ed esecuzione dell’applicazione ideale e semplificano lo spostamento delle app tra gli ambienti conservando a pieno le loro funzionalità. DevOps e container combinati rendono il rilascio e l’aggiornamento delle applicazioni più semplice e veloce.

    Un altro aspetto importante per lo sviluppo Cloud-native è la modularità dell’architettura e l’indipendenza dei servizi. A questo proposito parliamo dei microservizi, ossia un’architettura che suddivide le applicazioni in componenti più piccoli indipendenti tra loro. Ogni microservizio esegue una determinata funzione aziendale e comunica attraverso un’interfaccia API o un sistema di messaggistica.

    Vantaggi delle applicazioni Cloud-native

    L’approccio Cloud-native consente di snellire il sistema IT e rendere più efficienti i processi. Ecco una sintesi dei vantaggi principali nelle varie aree:

    • Distribuzione
      Distribuire le app agli utenti diventa molto più semplice e veloce grazie all’ambiente Cloud-native
    • Modifiche
      L’approccio Cloud-native consente di modificare ed adattare le app alle esigenze del mercato e dell’utenza molto più rapidamente.
    • Development
      Le app Cloud-native mettono a disposizione nuove funzionalità in tempi brevi, permettendo all’azienda di cogliere nuove opportunità di business.
    • Innovazione
      Questo approccio di sviluppo presuppone una riduzione dei processi manuali e una forte automazione, capaci di dare una forte spinta innovativa all’azienda.
     
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