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Data Center Tier IV: continuità operativa e sicurezza per chi non può permettersi downtime

I Data Center Tier IV rappresentano lo standard più elevato in termini di affidabilità, disponibilità e sicurezza per le infrastrutture IT. Una scelta ottimale per CIO, CISO, ingegneri di rete, sistemisti, DevOps Engineer, Cloud Architect e non solo che cercano soluzioni con cui garantire continuità operativa, scalabilità in base alla domanda e protezione dei dati.

Ridondanza, resilienza e fault tolerance

La classificazione Tier, definita dall’Uptime Institute, categorizza i data center in base alla loro infrastruttura e alla capacità di garantire uptime:

  • I Data Center Tier I offrono un’infrastruttura di base a singolo percorso di distribuzione delle risorse e senza ridondanza, sono quindi suscettibili di interruzioni durante le manutenzioni o in caso di guasti imprevisti.
  • I Tier II prevedono la ridondanza dei componenti, riducendo il rischio di downtime durante manutenzioni pianificate. Presentano però anche in questo caso un singolo percorso di distribuzione.
  • I Tier III sono caratterizzati da percorsi di distribuzione indipendenti e supportano la manutenzione simultanea senza alcuna interruzione delle operations grazie a sistemi ridondati.
  • I Tier IV offrono tolleranza completa ai guasti con sistemi totalmente ridondati e indipendenti. Ciascun componente è ridondato, assicurando un uptime del 99,99%.

La ridondanza completa, o 2N+1, comporta che ogni componente critico dell’infrastruttura, compresi i sistemi di alimentazione e raffreddamento, venga duplicato con ulteriori livelli di backup. Ciò garantisce la continuità dei processi di business anche in caso di guasti multipli. La fault tolerance è ottenuta attraverso un’architettura che isola i guasti, impedendo che un singolo problema possa influenzare l’intera infrastruttura.

In termini di sicurezza, i Data Center Tier IV implementano misure avanzate sia fisiche che logiche, come per esempio controllo degli accessi biometrici, videosorveglianza continua e protocolli avanzati di Cybersecurity.

Il Data Center Tier IV di Torino Nord

Nella zona di Torino Nord, Noovle – società del Gruppo TIM specializzata in Cloud e AI che opera nell’ambito di TIM Enterprise – ha recentemente costruito un nuovo Data Center TIER IV. Questo impianto è stato progettato per un basso impatto ambientale ed è alimentato da una centrale di supporto creata per soddisfarne le esigenze energetiche. Criticalcase collabora attivamente con questa struttura che mette a disposizione spazi server per un numero selezionato di clienti, interessati ad accedere a un’infrastruttura con elevati standard di sicurezza e impatto ambientale limitato.

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    I Data Center Tier IV rispettano i più alti standard di sicurezza e garantiscono affidabilità in ogni situazione. Questo grazie a sistemi di continuità elettrica e di raffreddamento, protezione dei cablaggi e impianti di sicurezza. La flessibilità e modularità della struttura consente di offrire soluzioni personalizzate con SLA e costi adattabili alle esigenze di qualsiasi cliente.

    Il Data Center è certificato da:

    • Uptime Institute e ANSI/TIA: per la qualità dell’infrastruttura e degli impianti.
    • ISO9001, ISO14001, ISO27001: per la gestione del processo con focus su qualità, ambiente e sicurezza.
    • ISO50001 e Codice di Condotta per l’impegno nel rispetto dell’ambiente e nell’uso dell’energia.

    I Data Center sono costruiti seguendo elevati standard di sicurezza, operatività ed efficienza energetica. Sono collegati fra loro con una rete ad alta velocità, assicurando Business Continuity a bassa latenza e disaster recovery sia tra i Data Center Noovle che tra Data Center e i clienti. Hanno ricevuto oltre cento certificazioni, tra cui il Codice di Condotta Europeo (CoC) per l’efficienza energetica.

    Le strutture utilizzano il 100% di energia rinnovabile e sistemi di raffreddamento eco-compatibili. Sono già previsti impianti di autoproduzione per minimizzare l’impatto ambientale e aumentare l’autonomia energetica, rendendo i Data Center meno dipendenti da fattori esterni.

    Efficienza energetica e sostenibilità

    I Datacenter Tier IV integrano tecnologie avanzate per l’efficienza energetica e il raffreddamento a basso impatto ambientale. Riducono quindi al minimo l’impronta di carbonio e i costi operativi. L’utilizzo di energie rinnovabili e tecnologie di raffreddamento all’avanguardia contribuisce al contenimento della spesa e influisce positivamente sulla Brand Reputation in quanto risponde alle crescenti aspettative in termini di responsabilità ambientale.

    I Data Center Tier IV Lead offrono un equilibrio ideale tra prestazioni elevate e sostenibilità, permettendo di implementare soluzioni IT senza pesare eccessivamente sui bilanci operativi e massimizzando l’efficienza economica.

    Disponibilità e scalabilità dei Data Center Tier IV

    La massima disponibilità è fondamentale per minimizzare il rischio di downtime, garantendo che le applicazioni critiche rimangano sempre operative. La scalabilità dell’infrastruttura permette inoltre di adattarsi rapidamente alle esigenze aziendali in evoluzione, senza interruzioni. La conformità è poi facilitata grazie all’allineamento con le normative sulla gestione e protezione dei dati, riducendo il rischio di sanzioni.

    L’ottimizzazione dei costi è un altro vantaggio, con un investimento che, a lungo termine, porta all’ottimizzazione del budget grazie alla riduzione dei downtime e all’efficienza operativa. Inoltre, i Data Center Tier IV supportano l’innovazione fornendo una base solida per l’impiego di tecnologie come l’implementazione e il training di modelli linguistici, le applicazioni di intelligenza artificiale e l’IoT.

    Perché scegliere un Data Center Tier IV

    Nella scelta di un Data Center Tier IV è importante considerare non poche variabili chiave. La valutazione delle esigenze richiede un’analisi dei requisiti aziendali in termini di capacità, sicurezza e conformità. La selezione del fornitore deve quindi basarsi su esperienza, reputazione e capacità di supportare le esigenze future. Il TCO deve tenere conto non solo dei costi iniziali ma anche di quelli operativi e i potenziali risparmi derivanti dalla maggiore efficienza e dalla riduzione dei downtime.

    La pianificazione tecnologica è quindi cruciale per verificare che l’infrastruttura supporti future evoluzioni tecnologiche e strategie di crescita.

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      Evento “Il Cloud Business Critical” – 23 Ottobre 2024 – Sede AWS di Milano

      Cos’è, quali tecnologie e come si misura.

      Il prossimo 23 ottobre 2024, nel pomeriggio, presso la sede di AWS (Amazon Web Services) a Milano si terrà un evento dedicato alle soluzioni cloud e alle innovazioni tecnologiche, durante il quale ci saranno due interventi: il primo, condotto da AWS, presenterà una visione strategica volta ad aiutare le aziende a ottimizzare le proprie infrastrutture digitali; il secondo intervento sarà a cura di Criticalcase, dove scopriremo competenze e approcci innovativi nella gestione di ambienti cloud complessi.

      Verranno poi condivisi alcuni case history significativi di sfide reali e problematiche risolte con soluzioni su misura. Attraverso esempi pratici, verrà illustrato come migliorare le performance, ottimizzare i costi e garantire continuità operativa grazie a una consolidata esperienza nel settore.

      L’evento sarà un’occasione preziosa per approfondire temi chiave legati all’infrastruttura cloud, alla sicurezza e alla scalabilità, offrendo spunti utili per tutte le realtà che desiderano innovare il proprio business.

      Tavoli tecnici interattivi a cura di Criticalcase

      I partecipanti avranno inoltre l’opportunità di approfondire tre aree chiave attraverso tavoli tecnici interattivi, guidati dagli esperti Solution Architect di Criticalcase.

      Scopri qui i relatori →

      Security

      In questa sessione esploreremo come sfruttare al meglio i servizi AWS più avanzati per la Security, con il supporto dell’Intelligenza Artificiale (AI) per migliorare la protezione delle infrastrutture e dei dati sensibili.

      Tra i temi principali:

      •  AI per la sicurezza
      •  DevSecOps e automazione della sicurezza
      •  Problematiche operative e gestione delle minacce
      •  Sicurezza di applicazioni e reti
      •  Protezione dei dati e mitigazione delle vulnerabilità

      Cloud Native

      In questa sessione, partendo dall’analisi dei reali benefici portati dalle architetture Cloud Native, andremo a esplorare come costruire applicazioni moderne, scalabili e resilienti utilizzando i più efficaci pattern messi a disposizione dal Cloud e in particolare dalla piattaforma AWS.

      Vedremo nel concreto alcune soluzioni di scenari architetturali e come trasformare un’architettura monolitica in una soluzione Cloud Native, analizzando fattibilità, effort, portabilità, manutenibilità e costi/benefici.

      Tra i temi principali:

      • Architettura a Microservizi
      • Containerizzazione
      • Serverless
      • DevOps e CI/CD
      • IaC

      Dietro le quinte dell’IT Operations

      Scopriremo come il servizio di IT Operations di Criticalcase gestisce ambienti complessi. L’AI permette di velocizzare l’individuazione degli errori nei log, ottimizzando i tempi di ricerca e facendoci concentrare sulla risoluzione dei problemi. Il monitoraggio in tempo reale delle anomalie ci aiuta a prevenire criticità nascoste, utilizzando soluzioni per ottimizzare i costi, proteggere le applicazioni con strumenti avanzati e gestire centralmente il patching di sistemi operativi e middleware. L’Infrastructure as Code (IaC) ci permette di automatizzare e standardizzare la configurazione, migliorando scalabilità e riducendo errori.

      Tra i temi principali:

      • Monitoraggio delle performance infrastrutturali e delle anomalie
      • Patching centralizzato di OS e Middleware
      • Ottimizzazione dei costi
      • Automazione con IaC e Terraform
      • Deploy del codice applicativo con pipeline

      Un’occasione unica per apprendere, confrontarsi con esperti e discutere delle sfide e delle opportunità del cloud per la tua azienda.

      L’evento si concluderà con un aperitivo, un momento informale per conoscere e salutare gli ospiti di questo appuntamento.

      Agenda

      • 14:00 Welcome coffee
      • 14:30 Benvenuto a cura di Amazon Web Service e Apertura dei lavori a cura di Criticalcase
      • 15:15 Coffee break
      • 15:30 Tavoli tecnici interattivi guidati dagli esperti Solution Architect Criticalcase
        — TAVOLO 1 – Security
        — TAVOLO 2 – Cloud Native
        — TAVOLO 3 – Dietro le quinte dell’IT Operations
      • 17:00 Chiusura dei lavori e aperitivo finale

      La partecipazione all’evento è GRATUITA previa registrazione e soggetta a conferma da parte della Segreteria Organizzativa.

      Info e Dettagli

      Data e ora: 23 ottobre 2024, ore 14:00

      Location: Amazon Web Services Italia, Viale Monte Grappa, 3/5, 20124, Milano 

      Un evento di Criticalcase, con il contributo di AWS, in collaborazione con Soiel International.

      Vi aspettiamo!

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      Criticalcase Sponsor all’ AWS Summit

      Criticalcase sarà sponsor all' AWS Summit di Milano

      Il 22 Giugno si terrà a Milano, presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, l’AWS SUMMIT dove Criticalcase sarà presente come Sponsor.

      Durante l’evento dedicato ai servizi Cloud di Amazon Web Services (AWS) incontrerete e conoscerete i componenti del nostro Digital Solutions Core Team con i quali potrete toccare svariati argomenti:

      Servizio full managed per la gestione e mitigazione degli attacchi che sfruttano il layer applicativo. La soluzione si basa su un’architettura estremamente evoluta che adotta i principali servizi AWS per la sicurezza, la gestione e correlazione dei log e la notifica e aggiornamento automatico delle “security rules”. 

      I servizi di Gestione Operativa e di Incident Response di Criticalcase, completano la soluzione mantenendo la piattaforma aggiornata e rispondendo prontamente in caso di attacchi.

      Il traffico “malevolo” e non, viene monitorato e mostrato tramite una dashboard estremamente completa, che permette di correlare e visualizzare gli attacchi sotto diversi aspetti, al fine di effettuare un’efficace attività di Incident Response H27x7.  

      Il Cliente può concentrarsi sul proprio business mentre noi ci occupiamo della completa gestione operativa dell’infrastruttura Cloud e relativi servizi.

      Il modello di Operation Management di Criticalcase tiene conto non solo della consueta gestione operativa su base ITIL, ma soprattutto delle complessità e tipicità introdotte dal Cloud, come ad esempio:

      • Cost Management
      • Performance Management
      • Asset & Service Management
      • Security, Problem & Incident Management H27x7
      • Multicloud Management
      • Change & Configuration Management

      Una Cloud adoption matura significa utilizzare a pieno i servizi messi a disposizione dal public Cloud con l’obiettivo di ottenere sicurezza, performance, affidabilità e scalabilità. I principali pattern delle soluzioni Cloud Native fanno dunque uso di containerizzazione, servizi serverless, servizi PaaS/SaaS e più in generale di automazione (DevOps/CI/CD).

      Criticalcase supporta i propri Clienti nell’individuare ed implementare il modello di Cloud Adoption più corretto attraverso la scelta delle soluzioni architetturali Cloud Native più adatte all’esigenza del Cliente, minimizzando anche complessità inutile e il platform lockin.     

       

      Per noi il mondo dell’ IoT si traduce nel creare un’offerta al cliente basata su soluzioni end to end che rispondando al problema/esigenza/pain del cliente. Come ad esempio servizi che permettano di migliorare le prestazioni e/o la produttività dei processi industriali. Durante l’evento sarà presente una demo sviluppata dal nostro Team, dove potrete vedere in Real Time un’esempio su come poter migliorare questi processi.

      Il nostro valore aggiunto è quello di mettere a disposizione soluzioni con best practices collaudate e sicure scegliendo i servizi cloud più adatti.

      Per venire a conoscerci e a incontrarci registratevi gratuitamente all’evento cliccando QUI oppure potrete CONTATTARCI per ogni tipo di approfondimento in merito.

      Perché quantificare i costi del passaggio al cloud può rivelarsi difficile?

      Scopri come gestire al meglio la tua piattaforma cloud ed evita extra budget indesiderati!

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      Consulenza cloud: cosa aspettarti da Criticalcase

      Consulenza cloud: cosa aspettarti da Criticalcase

      In Italia, c’è grande bisogno di servizi di consulenza cloud. Nonostante il clima macroeconomico d’incertezza, sono sempre di più le imprese che puntano su infrastrutture e piattaforme cloud per supportare la propria trasformazione digitale e diventare sempre più agili e innovative. Lo conferma l’Osservatorio Cloud Transformation, che nel 2022 ha quantificato in 4,5 miliardi di euro la spesa complessiva delle imprese italiane in servizi cloud, con un +18% rispetto all’anno precedente. 

      Soprattutto, l’evoluzione verso il cloud si è ormai affermata in ogni tipologia di impresa: nonostante le enterprise continuino a guidare il percorso, oggi il 52% delle PMI adotta almeno un servizio cloud, con un incremento del 7% rispetto al 2021.

      Consulenza cloud: necessaria per un journey di successo

      Il valore della consulenza cloud nasce dalla complessità insita nel tema e, soprattutto, dal suo ruolo strategico per la competitività delle imprese.

      Nonostante molte PMI stiano già adottando servizi SaaS a supporto dell’operatività quotidiana e dei nuovi modelli di lavoro, il journey to cloud è un percorso di modernizzazione profonda dei sistemi informativi aziendali, e, come tale, va guidato da esperienza, competenze specialistiche e asset dedicati. Non si tratta, in altri termini, di adottare qualche nuovo applicativo SaaS o semplicemente di portare in cloud le proprie applicazioni secondo un approccio lift & shift, ma di modernizzare l’impianto tecnologico aziendale rendendolo più resiliente, capace di sfruttare tecnologie innovative (AI, Machine Learning…), flessibile, aperto all’innovazione e in grado di alimentare nuovi di business su cui l’azienda imposta la propria crescita.

      Criticalcase e i benefici dell’approccio end-to-end

      Affidarsi a Criticalcase significa poter contare su un unico partner, fidato e di esperienza, per tutto il percorso evolutivo dei sistemi informativi verso il cloud.

      Non esiste, in quest’ambito, un approccio standardizzato: ogni azienda ha le sue peculiarità, il suo modello di business e operativo, le proprie esigenze in termini di agilità e compliance, nonché un certo livello di maturità digitale che il cloud tende naturalmente a far evolvere. Soprattutto, ogni azienda vuole raggiungere certi obiettivi con l’adozione del cloud, siano questi l’efficientamento dei processi o la razionalizzazione dei costi, ma senza dimenticare l’adozione di tecnologie next-gen a supporto della differenziazione competitiva e di nuove modalità di lavoro, che a loro volta creano produttività ed engagement.

      La raccolta dei requisiti è centrale, così come l’assessment volto a definire lo stato dell’arte dei sistemi informativi e delle applicazioni adottate quotidianamente dall’azienda. Tutto ciò porta a progettare un modello cloud corretto in funzione delle esigenze manifestate e, soprattutto, a definire una roadmap di modernizzazione dei sistemi. A tal fine, Criticalcase introduce un corretto mix di competenze nell’ambito delle soluzioni cloud, grande esperienza al fianco di imprese con modelli organizzativi complessi e infrastrutture proprietarie di primo piano, come i Data Center certificati Tier III. Segue l’implementazione del progetto e la successiva gestione h24 in funzione di livelli di servizio fissati contrattualmente.

      Criticalcase può inoltre erogare svariati servizi a supporto delle performance dei sistemi: gestione dei costi (per approfondire vai al White Paper dedicato al cloud cost management), monitoring delle infrastrutture, servizi finalizzati alla business continuity, attività di gestione dei registri (log management) a fini di compliance, troubleshooting e massimizzazione delle prestazioni, oltre all’acquisizione e all’analisi delle metriche di performance delle applicazioni (APM), così da renderle sempre in linea con le esigenze del business. Da non trascurare, infine, i servizi di sicurezza gestita, fondamentali in un’era in cui il rischio cyber aumenta di giorno in giorno.

      Affidarsi a Criticalcase significa dunque poter contare, all’interno di un percorso complesso, su un approccio end-to-end, che copre ogni fase del progetto e sfocia in servizi continuativi a beneficio della sicurezza, conformità, efficienza e prestazioni del comparto tecnologico aziendale, su cui le aziende moderne costruiscono il proprio futuro.

      Un incidente che compromette i sistemi aziendali o un attacco mirato possono mettere in ginocchio un’impresa.

      Scopri come rendere la tua impresa più sicura, agile e resiliente!

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      Costi Cloud, come ottimizzarli davvero?

      Costi Cloud, come ottimizzarli davvero?

      costi cloud

      Il cloud è il principale abilitatore di trasformazione digitale ed è adottato dalla stragrande maggioranza delle imprese. Per quanto l’opportunità sia nota ai più, resta da comprendere – caso per caso – come le aziende possano ottimizzare i costi del cloud per evitare che vengano meno i concetti di efficienza e convenienza rispetto al modello on-premise. L’ottimizzazione dei costi, inoltre, consente alle imprese di liberare risorse e di allocarle su altre attività progettuali, stimolando l’innovazione e favorendo la competitività.  

      Costi Cloud: un tema complesso e in continuo divenire

      Perché il tema dei costi cloud è così centrale e di tendenza al tempo stesso? La flessibilità del modello cloud e le logiche pay-per-use (o as-a-service), che di fatto allineano la spesa all’effettivo utilizzo delle risorse e dei servizi del provider, rendono piuttosto complesso preventivare i costi e quindi comprendere, rispetto al modello in-house tradizionale, se esista e quanto sia marcata la convenienza sul versante economico.

      Inoltre, sul tema dei costi cloud incide anche la complessità delle architetture enterprise contemporanee, pressoché tutte ibride e basate sull’orchestrazione di servizi di provider diversi (multicloud). Prezzi differenti, listini che cambiano di continuo, modalità di tariffazione ad hoc e più fatture da gestire non semplificano il quadro, imponendo un onere extra anche per il comparto amministrativo e finanziario dell’azienda.

      Non da ultimo, il successo dei modelli ibridi comporta il mantenimento di determinati costi di manutenzione e aggiornamento dell’infrastruttura interna, a meno che – per la componente privata – non si opti per un cloud hosted nell’infrastruttura IT di un partner dedicato.

      Governare al meglio il tema dei costi cloud

      Ridurre i costi cloud e realizzare un vero vantaggio rispetto al paradigma on-premise è certamente possibile, ma a patto di inquadrare e governare bene la situazione d’insieme. Ciò significa almeno due aspetti:

      • avere una chiara consapevolezza dei costi dell’infrastruttura esistente e dell’andamento delle spese degli ultimi anni;
      • conoscere perfettamente le voci di costo del cloud e i moltissimi fattori e servizi che, se tenuti fuori dai canoni predefiniti, possono incidere in modo determinante sulla spesa complessiva.

      In sede di migrazione verso il cloud, è auspicabile partire da un esame delle risorse attuali, così da comprenderne il reale utilizzo e stimare le configurazioni cloud di cui si avrà bisogno per gestire i workload in produzione. Va poi considerato il costo della migrazione, che in un modello enterprise potrebbe non essere indifferente, quello legato alla formazione del personale (non solo IT) e, non da ultimo, quello relativo alla scalabilità delle risorse cloud.

      La scalabilità nativa è una delle caratteristiche di massimo pregio del cloud e gli dona una flessibilità sconosciuta ai modelli tradizionali. Tuttavia, miscelando la scalabilità virtualmente illimitata e il modello pay per use può scaturire una vera e propria moltiplicazione dei costi e, soprattutto, la totale perdita di controllo sugli stessi.

      La soluzione consiste nel pianificare correttamente le risorse e accordarsi con il/i provider per quanto concerne l’eventuale aggiunta di risorse o servizi, onde evitare spiacevoli sorprese. Se c’è una conoscenza completa dello sfaccettato universo dei costi cloud, sta poi all’azienda definire con il provider un contratto di servizio il più semplice e chiaro possibile, che gestisca tutti gli elementi di costo (anche quelli nascosti) e li allinei con i budget e gli obiettivi aziendali.

      Criticalcase e l’ottimizzazione dei costi cloud

      Non sempre le imprese possono contare su competenze specializzate nel controllo e l’ottimizzazione dei costi delle infrastrutture cloud. Ma tutte ne avrebbero bisogno.

      Per questo motivo, assume rilevanza strategica il servizio di Cloud Cost Management di Criticalcase, basato su framework di riconosciuta efficacia e finalizzato, appunto, all’ottimizzazione dei costi del cloud in funzione delle esigenze di ogni impresa.

      Semplificando, il framework si compone di una fase di pianificazione, comprensiva di obiettivi e requisiti, per poi passare all’assessment dell’architettura, all’analisi dei costi con censimento dei servizi utilizzati, alla loro riduzione e ottimizzazione attraverso misure tecniche come il ridimensionando delle macchine o modifiche architetturali delle applicazioni. Il tutto, assistito da competenze e tool dedicati.

      Il tema dei costi cloud è prioritario. Per questo, abbiamo realizzato un White Paper che approfondisce i temi di questo articolo e spiega l’approccio giusto da adottare. Vi consigliamo di scaricarlo, ed eventualmente di contattarci per ogni approfondimento in merito.

      Perché quantificare i costi del passaggio al cloud può rivelarsi difficile?

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      BACK-OFFICE VS FRONT-OFFICE NELLA GESTIONE DEI SERVIZI CLOUD

      BACK-OFFICE VS FRONT-OFFICE NELLA GESTIONE DEI SERVIZI CLOUD

      I servizi che vengono erogati da aziende come la nostra richiedono un coordinamento interno che spesso, dall’esterno, non è facile da immaginare. Attraverso una fitta rete di contatti ed attività che si svolgono sia all’interno del “motore” aziendale che verso l’esterno, infatti, l’erogazione dei servizi riesce a garantire la business continuity ad ogni livello. In questo ambito può essere interessante andare a vedere cosa faccia la differenza a livello di produttività, passando per l’organizzazione del lavoro e la gestione delle criticità quotidiane.

      Tale discorso può essere inquadrato nella collocazione corretta delle funzionalità e delle competenze, ed in questo ambito viene in aiuto una distinzione importante: quella tra funzionalità back-office e front-office. Una distinzione che molti potrebbero aver sentito nominare negli ultimi anni, ma sulla quale potrebbero non avere le idee necessariamente chiare come si dovrebbe.

      Detta in estrema sintesi, back-office e front-office cooperano, si coordinano e rappresentano due aspetti distinti della gestione di un’azienda: se il back-office si occupa della parte interna del funzionamento della stessa, il front-office si occupa delle relazioni tra l’azienda ed il cliente finale. Il back-office, in altri termini, determina le strategie che si rivelano necessarie al sistema produttivo della nostra realtà, lavorando a più livelli, ed affidando il coordinamento, secondo opportune strategie, dei vari settori amministrativi e operativi.

      In altri termini, se il front-office è ciò che il cliente finale “vede” della realtà aziendale in questione (a qualsiasi livello come, ad esempio: commerciale, ticketing, supporto tecnico), il back-office rappresenta il motore interno dell’azienda stessa, ovvero le varie procedure di supporto al core business aziendale. Il tutto avverrà in modo solo parzialmente visibile al cliente che acquisti, ad esempio, servizi cloud, limitando la visione di ciò che egli percepirà di noi proprio mediante l’organizzazione di un front-office efficace.


      In questo ambito assume una valenza fondamentale proprio l’uso del cloud, che in prima istanza ha cambiato la struttura dei servizi, rendendola più semplice, per molti versi, e puntando su un livello di astrazione più alto. Ciò significa che le infrastrutture informatiche sono diventate molto più snelle, veloci e semplici da gestire ed utilizzare, anche per i meno esperti.

      Un servizio di back-office o front-office in cloud, in sostanza, consente la gestione delle risorse sia al cliente finale che a livello di gestionali interni, il tutto disponendo di una semplice connessione internet e mediante qualsiasi dispositivo (PC, tablet o smartphone), mediante interfacce web e app che forniscono le opzioni essenziali del suo funzionamento. Per garantire massima riservatezza e sicurezza alle operazioni, in genere si sfrutta una rete di protezione affidata a password, autenticazione a due fattori (2FA), firewall e VPN aziendali, che i servizi in cloud sono in grado di fornire già integrate nei pacchetti. Per inciso, le soluzioni SaaS sono la risposta tipica alle problematiche che abbiamo esposto.

      Ciò, nella pratica, si riflette in positivo a vari livelli: a cominciare dalle maggiori opportunità che vengono offerte ai clienti, ad una elevata flessibilità dei servizi erogati dall’azienda. In particolare ciò avviene per quello che riguarda un settore specifico come quello del document management: In altri termini, la gestione in cloud computing dei propri documenti a qualsiasi livello e per qualsiasi ambito.

      Grazie alle potenti tecnologie ed infrastrutture disponibili sul mercato odierno, infatti, è possibile non solo archiviare grosse quantità di documenti interamente in digitale, ma si possono anche mettere in piedi sistemi per modificarli in tempo reale, apportare variazioni al flusso di lavoro, tracciare le modifiche che vengono fatte e ricostruire il “cammino” che ci ha portato ad esse.

      Una tecnologia che si trova in piena evoluzione, ad oggi, e che potrà condurre i clienti sulla strada del successo già nei prossimi anni. Non c’è dubbio, pertanto, che in questo ambito le infrastrutture basate su cloud abbiano potuto condurre ad un incremento delle funzionalità aziendali, sia a livello interno che a livello esterno.

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      5 USI PRATICI DEL CLOUD COMPUTING NELLA VITA DI OGNI GIORNO

      5 USI PRATICI DEL CLOUD COMPUTING NELLA VITA DI OGNI GIORNO

      La “nuvola informatica” nota come cloud computing fa parte dell’architettura informatica di innumerevoli applicazioni, sia su smartphone che su PC. Spesso la sua formulazione è vaga o nebulosa (neanche a dirlo, visto che si tratta di “nuvole”, traduzione italiana di cloud). In quest’ottica, a conti fatti, può essere difficile per i non esperti riuscire a comprenderne del tutto le potenzialità.

      In realtà la tecnologia in questione è (al netto dei dettagli tecnici) realmente alla portata di tutti, e sarà sempre più semplice da utilizzare nei prossimi anni.

      Anzitutto è bene tenere presente che il cloud computing rientra, per buona parte, nell’erogazione dei Software as a Service (SaaS), un modello di distribuzione delle applicazioni che si paga in base all’utilizzo che effettivamente se ne fa.

      cloud-computing

      In alcuni casi esistono SaaS parzialmente gratuiti, ma la loro disponibilità è limitata all’uso di determinate quote – un po’ come avviene per i servizi di file hosting che, tipicamente, sono entrati entro un limitato numero di gigabyte di spazio e fanno ormai parte dell’uso quotidiano. La definizione precisa e rigorosa dei servizi di questo tipo è molto varia, e si rischia di perdersi in miriadi di definizioni e casi d’uso che possono, alla lunga, creare più confusione che altro.

      Molto meglio, a questo punto, andare a elencare alcuni usi pratici del cloud computing nella vita tecnologica di ognuno di noi. Vediamone cinque diversi, e ci renderemo conto di quanto, ad oggi, si faccia uso del cloud computing quasi senza rendersene conto.

      1 – Utilizzo di piattaforme di streaming video

      I servizi di streaming on demand per vedere partite, eventi in diretta e film si basa interamente sulle più straordinarie evoluzioni del cloud. Sono macchine e servizi di per sé costosi, ovviamente, ma il prezzo esprime la solidità del servizio e la possibilità di frammentarlo in piccole quote che chiunque può permettersi. Sono in questi casi presenti più server che cooperano per mantenere lo streaming fluido, tecnologie di recupero di eventuali errori di trasmissione, buffering per non rallentare il flusso video (e mantenerlo sincronizzato in tempo reale) e così via.

      2 – Servizi di file hosting

      Come accennato tutti i servizi di cloud storage, atti a memorizzare e disporre di copie di backup dei propri dati, si basano sul paradigma cloud. Questo vale per la possibilità di caricare e scaricare file, per l’utilizzo di file system controllabili a distanza e per l’ulteriore possibilità di sincronizzare in tempo reale file locali e file in remoto. La possibilità di sincronizzare i dati, del resto, è una delle caratteristiche più apprezzate da parte di chi si trova spesso in viaggio, ad esempio, e desideri mantenere sempre aggiornate le informazioni che gli servono.

      3 – App per memorizzare dati personali in modo sicuro

      Molti portachiavi per memorizzare le password del proprio sistema, o quelle dei siti a cui accediamo più spesso, sincronizzano tali dati grazie ad un server cloud.
      Ovviamente ciò avviene con modalità diverse a seconda del grado di sicurezza imposto dal sistema, ma il più delle volte ciò è associato ad una crittografia forte (cosiddetta end-to-end): in questo modo nessuno, se non il proprietario, potrà vedere in chiaro le password salvate.

      4 – Backup di sistema, di siti e di software di ogni genere

      La gran parte dei sistemi per il backup (ovvero le copie di sicurezza dei nostri dati, da ripristinare e recuperare all’occorrenza) si basano, ad oggi, sul cloud computing: questo perché è molto facile, sfruttando i vari strati di software messi a disposizione dalla piattaforma, riuscire a effettuare copie di sicurezza pianificate, sicure e ridondanti. In questo modo il cloud elimina (o quasi) la necessità di dover effettuare manualmente (e periodicamente, come si dovrebbe fare) questa operazione. Il tutto implica per l’utente finale un risparmio di tempo – nell’arco di un anno di lavoro, ad esempio – considerevole.

      5 – Creazione di chatbot

      Come previsto nel nostro precedente articolo sulle evoluzioni cloud dell’anno – è possibile, mediante avanzatissimi algoritmi, dotare il cloud della capacità di creare chatbot interattivi. Mediante essi i funnel di vendita delle aziende ed i servizi di assistenza online potranno essere sempre più efficienti, facili da gestire ed automatizzati. Un chatbot ha la capacità, mediante comunicazione diretta con un operatore virtuale, di intuire cosa ci stia chiedendo un potenziale cliente e, in molti casi, di indirizzarlo verso la risposta che cerca: una FAQ, una proposta commerciale specifica oppure il classico contatto con il reparto commerciale dell’azienda.

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      COME SCEGLIERE L’HOSTING GIUSTO

      COME SCEGLIERE L’HOSTING GIUSTO

      Stai cercando un servizio di hosting ma non sai quale scegliere?

      Nel mondo di oggi ogni azienda che voglia giocarsi le sue carte ad armi pari con la concorrenza deve avere un sito web funzionale, stabile e veloce. Internet è il fulcro della vita di tutti e il mondo del lavoro non fa eccezione: se non si riesce ad essere massivamente presenti sul web si è di fatto invisibili agli occhi di potenziali clienti e fornitori. Se sei un imprenditore o avvii una start up sarà quindi prioritario investire sul tuo sito, ma spesso ci si limita a strapagare la parte grafica e a creare un sito web con un’interfaccia accattivante e ultra moderna, per poi puntare a risparmiare al momento di scegliere il servizio di hosting che dovrà di fatto ospitare il tuo dominio web.

      scegliere hosting

      Questo è un errore molto comune e molto grave, perché un hosting mediocre può compromettere la qualità del sito web rendendolo lento, poco fruibile e spesso soggetto a blocchi causati dalla saturazione della banda o da una scarsa manutenzione del server. E’ come avere una Ferrari senza benzina, bella da vedere ma veramente poco utile e che verrà quindi parcheggiata e dimenticata. A questo dobbiamo aggiungere che la scelta dell’hosting è resa ancora più difficoltosa dalla miriade di proposte presenti in rete, dagli specchietti per le allodole che promettono banda illimitata a pochi spiccioli, dalla poca serietà e dall’intento di fare business dei proprietari dei server che puntano solo al profitto e ad ammassare clienti, trascurando la qualità e le esigenze di chi vi si rivolge. Come fare quindi a districarsi in questa giungla? Come scegliere la “casa” del tuo sito web? Come fare per assicurare alla tua Ferrari un bel pieno che le permetta di sfrecciare alla velocità che merita?

      L’hosting giusto che fa per te

      Iniziamo col premettere una cosa molto importante: non esiste un hosting che sia in assoluto migliore di altri. L’hosting giusto per il tuo sito è quello che risponde meglio alle tue esigenze, che però sono sicuramente diverse dalle esigenze di altri. Quindi la cosa importante da fare è focalizzarsi su quelle che sono le caratteristiche che vuoi che il servizio possieda, tralasciando proposte di altro tipo.
      Se quindi il tuo scopo è quello di caricare un sito web con finalità di svago, ad esempio un blog in cui racconti la tua vita o in cui condividi ricette o pensieri, probabilmente non avrai bisogno di una banda dedicata e potrai “accontentarti” di un servizio più a buon mercato ma che ti garantisca lo spazio necessario a vivere in rete. Molto poi dipende dal peso del tuo sito, dalla quantità di pagine collegate e dal materiale audiovisivo presente in esso.

      Se invece l’obiettivo è professionale e punti a trovare nuovi clienti allora dovrai virare su un servizio potente e che ti consenta di rendere il tuo sito una vera macchina da guerra: pensa a cosa succederebbe se mentre un potenziale cliente visita la tua pagina il caricamento richiedesse ere geologiche, o peggio se cliccando su un banner pubblicitario o su un link comparisse un deleterio messaggio di errore. Ecco che quel cliente sarà già volato via verso altri lidi più affidabili. Attenzione quindi alle “offerte imperdibili”: alcuni hosting vengono venduti a un prezzo irrisorio e promettono risorse illimitate, ma stai pur certo che in questo modo i clienti dell’hosting verranno stipati su server non abbastanza potenti per gestire un sito il cui traffico sia anche solo passabile. Per cui i rallentamenti e i blocchi saranno all’ordine del giorno e i soldi risparmiati verranno persi in termini di mancati clienti e mancati introiti futuri. Dedica quindi più tempo alla ricerca dell’hosting giusto per te e scegli un servizio serio e professionale: investendo qualche euro in più avrai la certezza di dotare il tuo sito di uno spazio importante dove vivere e dove sfruttare a pieno le sue potenzialità.

      I tipi di hosting: server dedicati o condivisi

      Scartati i falsi amici e focalizzati su servizi di qualità, è arrivato il momento di fare altre valutazioni per effettuare la tua scelta: quale tipo di hosting è meglio per la mia attività?
      Le variabili da tenere in considerazione sono tante, innanzitutto dovrai decidere se vuoi che il tuo sito sia ospitato da un hosting condiviso oppure se desideri che abbia uno spazio tutto suo in un server dedicato:

      1. hosting condiviso è la soluzione più economica ma ti troverai a dover condividere la banda e lo spazio con migliaia di altri utenti; presenta tutti i rischi di saturazione e rallentamento di cui abbiamo parlato sopra, per cui si configura come una buona opzione solo in caso tu non abbia particolari esigenze di business
      2. hosting su server dedicato è un’opzione maggiormente professionale che permette al tuo sito di vivere in uno spazio solo suo e di sfruttare a pieno potenziale tutte le capacità del server: ne guadagnerai in stabilità e velocità ma prevede sicuramente un esborso iniziale che quasi sempre sarà ripagato in introiti futuri
      3. la terza opzione è l’hosting su server virtuale: è una via di mezzo tra le due precedenti, il server è condiviso con altri utenti ma di fatto essendo uno spazio non fisico l’utente ha la possibilità di gestirlo in autonomia come se fosse solo suo, addirittura può potenziarlo e sfruttare al meglio la banda. Inoltre è più protetto anche da eventuali attacchi di pirati informatici per cui risulta un’opzione più sicura nel caso il tuo sito debba gestire transazioni di denaro o dati sensibili.

      Caratteristiche di un buon hosting: banda, scalabilità, supporto tecnico

      Quali sono le caratteristiche di comparazione da valutare prima di effettuare la scelta definitiva?
      Sostanzialmente puoi concentrarti sul confronto di 3 parametri di vitale importanza per un buon hosting: la banda, la scalabilità e il supporto di assistenza tecnica in caso di bisogno. La banda è il parametro più banale ma anche più importante: si tratta della capacità di traffico che puoi sfruttare su quel server, siano essi 10 GB, 15 GB o illimitati. Attenzione a chi ti offre traffico illimitato perché in realtà quasi sempre non è proprio così, solitamente queste offerte sono legate ad altre caratteristiche che pongono comunque dei limiti e inoltre l’alto numero di utenti che aderiscono avrà sicuramente l’effetto di far rallentare il tuo sito.

      Può essere comunque che tu abbia bisogno inizialmente di un certo spazio ma che con il passare dei mesi e degli anni questo non basti più, nel caso il tuo sito abbia un forte sviluppo in termini di introiti e di pubblicità crescenti. Ecco che allora è bene tenere conto del fattore scalabilità: si tratta in poche parole di poter effettuare un upgrade in qualsiasi momento, dietro ovviamente a un pagamento di una cifra prestabilita, che vada ad aumentare la capacità dedicata al tuo sito nel caso tu ne abbia bisogno senza necessità di chiamare tecnici o spostarti su altri server. Fondamentale importanza riveste anche l’assistenza tecnica: stai pur certo che anche con il miglior hosting che puoi trovare prima o poi incapperai in qualche problema e riuscire a risolverlo in modo semplice, veloce e senza impazzire dev’essere una priorità. Alcuni servizi sono contattabili solo telefonicamente e magari solo in lingua inglese, altri mettono a disposizione un servizo di assistenza H24 che può risultare estremamente comodo ed efficiente. Solitamente è comunque buona prassi contattare il supporto tecnico del servizio di hosting che ci accingiamo a scegliere ponendo tutte le domande pre-vendita che ci toglieranno ogni dubbio sulla qualità delle prestazioni offerte. Altra buona norma per togliersi ogni dubbio residuo è chiedere informazioni a chi il servizio l’ha già provato: cerca recensioni ed opinioni reali scritte da persone reali in forum di informatica (meglio diffidare dei siti di opinioni in quanto la maggior parte sono sempre positive), sapranno darti un quadro ancor più chiaro sui vantaggi e sui limiti della proposta da te vagliata.

      La scelta di un buon hosting può davvero fare la differenza e risultare determinante per il tuo sito web, prenditi tutto il tempo e considera tutte le ipotesi, solo in questo modo il tuo sito correrà alla massima velocità e ti garantirà i massimi risultati.

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      CASE HISTORY: DISASTER RECOVERY PER CHEFLINE.IT

      CALCOLIAMO IL TCO: CLOUD VS INFRASTRUTTURA ON PREMISE

      Disaster Recovery personalizzato su 2 data center e riprogettazione dell’infrastruttura Cloud per alti volumi di traffico utenti in contemporanea.

      La case history di oggi è dedicata a Dynamica srl, agenzia che si occupa di siti e-commerce, e alla soluzione di Disaster Recovery realizzata dal nostro team per un suo cliente. Chefline.it è specializzata nella vendita di attrezzature per ristorazione online con prezzi estremamente competitivi. L’azienda collabora con partner commerciali e fornitori nazionali ai massimi livelli. Si occupa della fornitura di ristoranti, bar, pizzerie, hotel, gelaterie, macellerie e in generale la piccola, media e grande distribuzione alimentare italiana ed europea, con prodotti che rispondono perfettamente alle esigenze di ogni realtà ristorativa.

      • Le esigenze di business del nostro cliente
        Chefline.it aveva necessità di implementare una soluzione di Disaster Recovery per proteggere i dati aziendali e garantire la continuità di servizio.
      • La sfida
        L’agenzia Dynamica srl si è rivolta a Criticalcase in cerca di un partner tecnologico che garantisse a Chefline.it il massimo uptime attraverso la soluzione IT fornita.
      • La soluzione
        Criticalcase è riuscito a fornire una soluzione che rispettasse le esigenze di Chefline, offrendo un servizio di Disaster Recovery personalizzato su 2 data center che assicurasse la continuità di servizio con SLA prossimi al 100%.
       

      Criticalcase ha svolto un’analisi delle esigenze del Cliente ed una consulenza preliminare per implementare la soluzione di Disaster Recovery ideale per chefline.it, con il fine ultimo di proteggere i dati aziendali e mantenere il sito sempre online, anche in casi di disservizio. Come primo step, l’Agenzia Dynamica ha effettuato la migrazione del sito e-commerce Chefline.it sulla nostra infrastruttura. In seguito, data la forte crescita del business e all’acquisto di spazi pubblicitari per campagne ad alto traffico, il Cliente ha sviluppato la necessità di modificare l’assetto dell’infrastruttura per adattarla ai nuovi volumi di traffico. Il nostro team ha operato una riprogettazione dell’architettura infrastrutturale per garantire la continuità del servizio anche con un numero elevato di utenti in contemporanea, in modo da supportare le campagne pubblicitarie ad alto traffico. Inoltre, i nostri esperti hanno fornito una consulenza su misura agli sviluppatori di Chefline sull’ottimizzazione del codice del sito e-commerce per ottenere le massime prestazioni web.

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      COS’È IL CLOUD HOSTING E COME FUNZIONA?

      Cloud hosting: cos’è, soluzioni e benefici per il tuo business

      Le aziende che sviluppano un business online devono assicurarsi che la piattaforma tecnologica su cui poggia la propria attività sia solida, performante, resiliente e scalabile. Per questo è nato il cloud hosting.

      Cloud hosting: definizione e caratteristiche

      Il Cloud hosting è un servizio che garantisce la permanenza del sito online fornendo le risorse relative allo spazio e al traffico ottimali per il gestire al meglio il business sul web (CPU, RAM, storage ecc.). A differenza degli altri servizi però, non si tratta di un hosting fisico ma virtuale. Questo significa che il Cloud hosting sfrutta le risorse Cloud per garantire maggiore affidabilità, migliori prestazioni ed elevata scalabilità. Il servizio di Cloud hosting è basato su sistemi di virtualizzazione progettati appositamente per siti web e servizi internet che richiedono elasticità di risorse e alte performance. È dunque ideale per imprese di ogni dimensione, ma che hanno nel web un fattore importante del proprio business.

      Le caratteristiche e le prestazioni del servizio Cloud hosting sono flessibili e si adattano alle necessità al traffico generato dal business online. Tutte le soluzioni di Cloud hosting sono altamente scalabili e in grado di supportare la crescita del progetto online passo per passo, garantendo un livello di affidabilità ottimale e fornendo SLA personalizzabili in base alle prestazioni.

















        Cloud hosting: i principali vantaggi

        Affidarsi a un’infrastruttura e a servizi cloud per la propria attività online porta con sé alcuni evidenti benefici, tra cui:

        • Alta affidabilità;
        • Elevata scalabilità;
        • Prestazioni elevate;
        • Modello pay-per-use flessibile;
        • SLA personalizzate.

        Il Cloud hosting può essere attivato in modalità Managed, includendo la gestione del servizio di hosting da parte del Cloud provider e del suo team di specialisti.

        Il servizio Cloud hosting managed è vantaggioso per diversi motivi. Per esempio, è la soluzione ideale per le aziende che non hanno tempo per occuparsi della gestione, oppure per le organizzazioni che non hanno un team IT interno con le competenze necessarie per amministrare il servizio nel modo più corretto. Grazie a un team di esperti dedicati, l’azienda non deve più preoccuparsi di gestire la parte IT del business, eliminando lo stress, i costi e il tempo che una gestione autonoma (anche di una certa complessità) comporta.

        Cloud hosting Kubify con container Kubernetes

        Cloud hosting Kubify è l’unica soluzione di Cloud hosting in Italia gestita con Container Kubernetes, e capace di assicurare le massime prestazioni, scalabilità e sicurezza.

        In Criticalcase, adottiamo la soluzione Kubify in quanto innovativa, multi-datacenter e ibrida. La soluzione sfrutta l’affidabilità dello storage Azure e la potenza di calcolo dei nostri data center per assicurare la massima disponibilità del servizio e performance elevate.

        Il servizio Cloud hosting Kubify è un servizio ‘chiavi in mano’ completamente gestito. Ciò significa non doversi più preoccupare dell’infrastruttura dal punto di vista tecnico, ma avere a disposizione una piattaforma all-inclusive su cui sviluppare applicazioni in maniera agile e performante senza rischiare che il sito web o e-commerce vada offline. Inoltre, la soluzione comprende una serie di servizi aggiuntivi gratuiti e inclusi nell’offerta di hosting, tra cui backup orario, ambienti di sviluppo e test, synthetic monitoring e molto altri. Cloud hosting Kubify, come tutte le nostre soluzioni di hosting, comprende l’assistenza tecnica h24 in italiano.

        Da sempre, riponiamo massima attenzione al tema delle performance web. Come si è visto, le nostre soluzioni di hosting sfruttano le migliori tecnologie e infrastrutture disponibili per garantire i massimi livelli di uptime e prestazioni allo stato dell’arte. L’aggiunta del cloud permette di massimizzare anche i livelli di scalabilità e di agilità rispetto a un business in continuo cambiamento.

        In ambito di web performance, abbiamo pubblicato un White Paper approfondendo il tema delle CDN e, in particolare, delle strategie Multi-CDN, fondamentali per business online di estensione internazionale o globale. Consigliamo di scaricarlo, di approfondire il tema e, se di interesse, di contattarci per una consulenza gratuita.

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