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4 STEP PER DEFINIRE UNA STRATEGIA DI BACKUP PER IL TUO BUSINESS

4 STEP PER DEFINIRE UNA STRATEGIA DI BACKUP PER IL TUO BUSINESS

Possedere una strategia di backup è fondamentale per tutti i business, anche per i più piccoli. Le informazioni archiviate nel sistema informatico sono cruciali per mantenere l’azienda sul mercato. Basta immaginare cosa potrebbe succedere se perdessi i dati dei tuoi clienti, le informazioni relative alle transazioni di pagamento o agli account: mantenere la tua impresa sarebbe una tragedia. In questo post vedremo come definire una buona strategia di backup e salvaguardare in questo modo la sicurezza e soprattutto il futuro del tuo business.

Perchè avere una strategia di backup è essenziale per il tuo business?

Il backup dei dati è essenziale perchè non potrai mai sapere che cosa potrebbe mettere in pericolo i dati della tua azienda e l’azienda stessa. Riflettiamo su questi esempi.

    • Lo sapevi che la Pixar ha rischiato di non fare uscire il film “Toy Story 2” per un errore umano? Per sbaglio un impiegato ha cancellato un anno di lavoro inserendo un comando erroneo lato server. Il team della Disney scoprì in quel momento che il sistema di backup non funzionava correttamente, ma nessuno l’aveva notato. Fortunatamente, un supervisore aveva salvato i file su un personal computer, e il film fu salvo.
    • Prendiamo un fotografo professionista. Prendiamo il suo ultimo incarico, il report fotografico di un matrimonio. Il professionista trasferisce le foto dell’evento sul suo pc e libera la memory card della macchina fotografica per prepararsi al prossimo lavoro. L’hard disk del pc si guasta, e il fotografo perde tutte le foto in pochi secondi. Quali saranno conseguenze per la sua carriera professionale?

La perdita di dati importanti può avvenire per differenti cause che neanche ci immaginiamo: danni all’hardware, incidenti ambientali, errori umani, guasti del sistema. E’ quindi necessario avere un piano B per garantire la sicurezza dei dati aziendali.

I passi per definire la tua strategia di backup

1. Identifica quali dati vuoi mettere in sicurezza con il backup
Potrebbe sembrare un compito semplice, ma non sempre è così. Pensa a dove sono archiviati i tuoi file: all’interno dei laptop, su server on-premise oppure server allocati in data center? Se hai dei dipendenti, vi saranno diversi luoghi in cui vengono conservati i dati aziendali, ad esempio:

  • File server
  • Dispositivi locali dei dipendenti (come hard-disk personali)
  • Chiavette USB di dipendenti
  • Laptop

Per prima cosa, quindi, cerca di capire dove si trovano i dati e quali sono quelli da proteggere.

2. Definisci l’obiettivo e il metodo di backup
Differenti approcci di backup supportano diversi obiettivi strategici. Ad esempio, il tuo business potrebbe aver bisogno del backup per ripristinare i dati velocemente oppure per mantenere l’operatività aziendale. Inoltre, puoi scegliere dove allocare il sistema di backup. Puoi copiare i dati in Cloud oppure su dispositivi on-premise. La strategia migliore è quella di utilizzare un sistema di backup ibrido, che usi sia storage fisici che storage in Cloud, in modo da garantire la massima protezione dei tuoi dati. Inoltre, vi sono due principali metodi di eseguire il backup delle informazioni: a livello di file o a livello di immagine. Il secondo è consigliato per backup che comprendono l’intero sistema informativo, poichè più veloce nel recupero dei dati.

3. Considera da che cosa ti stai proteggendo
Potresti doverti proteggere da possibili errori dei dipendenti, come la cancellazione di file importanti. E dovresti comunque proteggere il tuo business dalla perdita di dati causata da eventuali disastri naturali. In questo caso, se il server di backup è all’interno del tuo ufficio, i dati aziendali verrebbero sicuramente persi. Lo stesso accadrebbe nel caso di un incendio presso la sede della tua azienda. Considera tutte queste opzioni per scegliere la strategia di backup più adatta per il tuo business.

4. Sviluppa la tua strategia di backup
Ed infine, sei pronto per sviluppare la tua strategia di backup. Grazie alle informazioni che hai raccolto negli step precedenti e alle decisioni che hai preso in relazione a obiettivi, metodi e luoghi più idonei per mettere in sicurezza il tuo business, puoi mettere in pratica e realizzare concretamente il sistema di backup prescelto. Per fare ciò basta rivolgerti ad un provider di servizi backup che potrà aiutarti a realizzare la strategia di backup per il tuo business in maniera semplice ed efficiente.

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PERCHÈ NON PUOI FARE A MENO DI UN BUON PIANO DI DISASTER RECOVERY

PERCHÈ NON PUOI FARE A MENO DI UN BUON PIANO DI DISASTER RECOVERY

Il punto di partenza? Una corretta analisi del rischio

Per le aziende che, come la nostra, basano la propria attività sulla disponibilità di connessione internet, avere un buon piano di Disaster Recovery è fondamentale, per non dire indispensabile. Un progetto di Disaster Recovery personalizzato ha lo scopo di garantire al business l’operatività e la continuità del servizio anche a fronte di eventi negativi che possono procurare importanti disservizi e causare danni più o meno gravi all’azienda e ai suoi clienti. Il primo passo per definire un buon piano tecnico di Disaster Recovery è effettuare una corretta analisi del rischio, che vada ad identificare tutte le vulnerabilità presenti nel sistema aziendale e ne stabilisca l’entità.

 

L’analisi comporta la valutazione di un rischio collegato ad un evento e la definizione della gravità delle conseguenze di tale evento. Una volta individuati i rischi, il piano di Disaster Recovery definirà una serie di procedure specifiche che hanno il fine di prevenire l’insorgenza di problematiche e, se l’incidente non può essere evitato, di intervenire rapidamente durante il momento di crisi. In particolare, le misure di sicurezza di un piano di Disaster Recovery si dividono in quattro categorie:

  • misure di protezione: hanno lo scopo di diminuire la probabilità che un determinato evento si verifichi
  • misure di mitigazione: servono a minimizzare la gravità dell’evento una volta che si è verificato
  • attività di recupero: tutte le attività necessarie a riavviare sistemi e processi dopo l’incidente
  • piani di emergenza: pianificazione di processi da attivare durante un’emergenza se la situazione lo richiede

Quali possono essere i rischi a cui è esposta un’impresa che lavora con internet, la cui attività dipende sempre e comunque dalla continuità del servizio? Vediamo alcuni esempi pratici.

Rischio: guasto linea telefonica in ingresso, il centralino è irraggiungibile e i clienti non riescono a contattare nè il supporto tecnico, nè l’amministrazione o il reparto commerciale
Contromisura: selezionare un operatore telefonico che trasferisca le chiamate verso un’altra linea, ad esempio cellulare

Rischio: linea internet non funzionante con conseguente blocco delle connessioni verso l’esterno
Contromisura: installazione di un firewall per gestire due linee dati con due operatori differenti (e tecnologie differenti), che non siano quindi attive sulla stessa centrale

Rischio: blackout data center con conseguente disservizio
Contromisura: implementazione di sistemi di monitoraggio delle risorse all’interno del data center

 

Si può progettare un sistema a rischio zero?

La risposta è no, non si può creare un sistema informatico esente da qualsiasi rischio di guasto o malfunzionamento, ma con un buon piano di Disaster Recovery si può ridurre al minimo la possibilità di incidente e recuperare rapidamente i processi e i dati critici con un ottimo rapporto sicurezza-costi. Infatti, un solo giorno di disservizio può costare ad un’azienda molto di più che implementare un piano di Disaster Recovery adeguato. Basti pensare al caso di British Airways: un’interruzione della corrente elettrica ha causato alla compagnia aerea un danno da 170 milioni di euro.

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CLOUD BACKUP VS CLOUD OBJECT STORAGE

CLOUD BACKUP VS CLOUD OBJECT STORAGE

Qual è la differenza tra Cloud backup e Cloud object storage?

Oggi parleremo di Cloud backup e Cloud object storage. Entrambi sono sistemi in Cloud che hanno lo scopo di archiviare e mettere in sicurezza i dati aziendali, ma presentano alcune differenze. Vediamo insieme che cosa sono il Cloud backup e il Cloud object storage e quali sono i vantaggi specifici dell’una e dell’altra soluzione. In questo modo, valutando le esigenze particolari del tuo business, potrai comprendere quale servizio si adatta meglio alla tua azienda.

Cloud backup

Il servizio di Cloud backup consente di creare e programmare backup automatizzati. E’ la soluzione ideale per mantenere e gestire in modo totalmente sicuro e semplice i propri backup, nel rispetto delle politiche di disaster recovery specifiche di ogni azienda. I Cloud backup posso essere schedulati secondo le proprie esigenze, scegliendo la frequenza più adatta. Possono avere cadenza oraria, giornaliera o settimanale oppure possono essere programmati secondo orari completamente personalizzati. I dati sono custoditi in piena sicurezza presso i data center, con accesso protetto ed esclusivo.

Vantaggi:
  • Automatico: i backup sono programmabili a qualsiasi orario e con qualsiasi frequenza
  •  Semplice da usare: le operazioni sono facilmente gestibili dall’interfaccia grafica
  • Sicuro: il servizio di Cloud backup garantisce il massimo degli standard di sicurezza nel trasferimento e nel mantenimento dei dati
  • Veloce: per la deduplica e la compressione dei dati vengono utilizzati i sistemi di backup più avanzati disponibili sul mercato
  • Economico: grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, il servizio di Cloud backup consente di risparmiare rispetto ai sistemi tradizionali
  • Multipiattaforma: i Cloud backup sono disponibili sia per server in Cloud che server fisici, sia che siano ospitati presso data center esterni che presso i propri uffici
Per quali esigenze?

Il Cloud backup è la soluzione migliore per chi ha l’esigenza di archiviare e mantenere i propri dati aziendali in luoghi esterni e distinti. Schedulabile, personalizzabile e automatico, il Cloud backup sfrutta un sistema in grado di ottimizzare tempi e spazio occupato e di eseguire un ripristino rapido in caso di eventuali problemi. Inoltre, il servizio è in grado di adattarsi immediatamente a nuove esigenze di spazio.

Cloud object storage

Il servizio di Cloud object storage è basato sul modello IaaS (Infrastructure as a Service) e permette di creare liberamente spazi di archiviazione in cui memorizzare i propri dati. Mette in sicurezza i dati in modo totalmente affidabile e flessibile, fornendo uno storage per poter distribuire qualsiasi tipo di file ai propri clienti. Con la soluzione di Cloud object storage i dati vengono memorizzati in più copie, su più dischi e più server, garantendo sicurezza e performance. E’ un servizio basato sul protocollo HTTP/FTP e consente di accedere ai dati comodamente da qualsiasi dispositivo. Il Cloud object storage si distingue dai servizi tradizionali per essere un sistema di archiviazione dati immediato, economico e scalabile.

Vantaggi
  • Flessibile: spazio illimitato, così come la quantità di dati memorizzabile, il numero di richieste e il traffico disponibile
  • Affidabile: la tecnologia utilizzata garantisce il massimo dell’affidabilità
  • Pay-per-use: possibilità di pagare solamente le risorse effettivamente utilizzate secondo il modello pay-per-use
  • Localizzato: possibilità di scegliere l’area geografica in cui archiviare i dati
  • Compatibile: il servizio garantisce la massima portabilità e compatibilità
  • Protocollo FTP: possibilità di creare dei percorsi sul proprio pc per accedere direttamente ai dati utilizzando il protocollo FTP
Per quali esigenze?

Il servizio di Cloud object storage è ideale per chi ha la necessità di archiviare dati non strutturati, come documenti, media e dati generati automaticamente (ad esempio da sensori, telecamere ecc.). Grazie alle sue caratteristiche permette di accedere velocemente all’archivio tramite una semplice connessione browser e usando qualunque dispositivo. Inoltre, con il Cloud object storage è possibile condividere file di grandi dimensioni senza appesantire le mail e modificare in modo istantaneo lo spazio di archiviazione disponibile secondo necessità.

Vuoi conoscere meglio le caratteristiche di Cloud backup e Cloud object storageCompila il form e sarai contattato da un nostro specialista per una consulenza gratuita!

 
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DISASTER RECOVERY VS BUSINESS CONTINUITY: LE DIFFERENZE

Disaster Recovery Vs Business Continuity: le differenze

disaster recovery business continuity

Abbiamo già introdotto, in un precedente, intervento, il tema e le soluzioni di Disaster Recovery, facendone emergere il ruolo essenziale per la resilienza e l’operatività di ogni impresa. Ora ci domandiamo quale sia la differenza Disaster Recovery e Business Continuity.

Disaster Recovery e Business Continuity: due termini per lo stesso servizio?

Il concetto di Disaster Recovery è spesso associato a quello di Business Continuity. Ma che legame c’è tra le due espressioni? Sono sovrapponibili? La risposta è negativa, sono due soluzioni diverse, ma interconnesse.

L’espressione Disaster Recovery indica tutte le misure tecniche utili per affrontare un eventuale disastro che colpisce i sistemi informativi aziendali e che può avere diversa origine: catastrofi naturali come alluvioni o terremoti, errori umani, furti o attacchi hacker. Il piano di Disaster Recovery stabilisce in primis quali sono i processi aziendali critici per un business, ossia quelli che devono essere maggiormente monitorati e protetti. Definisce poi i parametri di RTO e RPO (tempi di ripristino e livello di perdita dati accettabile) a seconda delle esigenze della specifica azienda e pianifica le azioni da intraprendere per il ripristino totale e più rapido possibile di sistemi, dati e applicazioni in caso di incidente.

Business Continuity, invece, si riferisce a una soluzione globale, che comprende tutte le procedure e i processi che hanno lo scopo di garantire la continuità del business e di evitare l’interruzione delle attività, sia dovute a disservizi del reparto IT che a cause di altra natura, come ad esempio incidenti di natura legale, o fermo dell’attività causato da mancanza di personale.

Esiste dunque una differenza concettuale molto importante tra le due espressioni: la business continuity, che si manifesta in un piano articolato di misure e procedure, punta a preservare l’operatività (resilienza) del processi core aziendali in un panorama ricco di fattori di rischio; disaster recovery punta a ripristinare l’operatività nel minor tempo possibile e con la minore perdita di dati quando si verifica l’evento imprevisto potenzialmente nocivo.

Business Continuity Plan, il pilastro della resilienza

Un piano di Business Continuity identifica le procedure da seguire:

  • a livello strategico, individuando i processi per la gestione tempestiva di possibili eventi critici futuri che potrebbero minacciare la sopravvivenza dell’impresa;
  • a livello tattico, ossia come coordinare le azioni e i responsabili coinvolti in tali attività con lo scopo di garantire la continuità operativa;
  • a livello operativo, dettagliando tutti i passaggi da seguire nel caso di un’emergenza.

L’obiettivo della strategia di Business Continuity è quello di minimizzare il fermo delle attività e i danni conseguenti, oltre ad assicurare l’efficacia delle procedure di ripristino. Ogni piano di Business Continuity è differente e altamente personalizzato a seconda del business e delle sue esigenze. Non tutti i processi richiedono infatti protezione assoluta: a seconda del mercato in cui opera l’azienda, la normativa in essere, la tipologia di processo e l’impatto sul business, l’azienda può definire procedure, sistemi e soluzioni altamente differenziate da un caso all’altro.

Differenze tra Disaster Recovery e Business Continuity

Da quanto affermato, emerge in modo evidente la differenza tra i due concetti. La soluzione di Disaster Recovery fa parte della più ampia strategia di Business Continuity. La Business Continuity, infatti, ha lo scopo di assicurare la sopravvivenza globale dell’azienda qualora venisse minacciata da disastri accidentali e comprende non solo la protezione degli ambienti IT, ma la salvaguardia dell’operatività di tutte le funzioni essenziali per la società.

La strategia di Business Continuity tiene conto di tutti gli eventi che possono minacciare la sopravvivenza del business ed è utile anche nel caso di interruzioni minori dell’operatività. Inoltre, è in grado di fornire una visione strategica complessiva capace di aumentare la resilienza del business e aumentare la sua competitività sul mercato.

Criticalcase e la resilienza degli ambienti IT

La resilienza degli ambienti IT è un tema complesso, che va affrontato con un partner specializzato. Contano moltissimo le competenze, ma anche le tecnologie di cui ci si avvale, gli asset come i data center e, ovviamente, l’esperienza. Dal canto nostro, abbiamo un’articolata offerta di soluzioni di continuità del business e disaster recovery, basata su tecnologie allo stato dell’arte, su data center certificati e sulla resilienza del cloud.

Inoltre, un fattore di rischio cui tutte le imprese sono soggette sono le minacce cyber, che crescono di giorno in giorno sia numericamente che in pericolosità. In questo White Paper, che ti consigliamo di scaricare, spieghiamo come affrontare correttamente le minacce interne ed esterne in un mondo in perenne evoluzione.

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3 TECNICHE DI DISASTER RECOVERY

3 TECNICHE DI DISASTER RECOVERY

Quale soluzione di Disaster Recovery è più adatta per il tuo business?

Dopo aver introdotto la soluzione di Disaster Recovery e averne evidenziato i numerosi vantaggi, ora parleremo delle tecniche di DR disponibili sul mercato. Il primo passo per progettare una soluzione di Disaster Recovery adeguata è quello di identificare i processi di business “mission-critical”, ossia quelli di vitale importanza per l’azienda, che più di tutti hanno bisogno di essere protetti e replicati al fine di mantenere un corretto funzionamento anche in caso di interruzioni improvvise. Una volta individuati, si procederà con la scelta del tipo di Disaster Recovery più adatto a proteggere sistemi e dati aziendali.

Le tecniche di Disaster Recovery sono principalmente tre: replica sincrona, replica asincrona, tecnica mista. Nelle seguenti righe descriveremo brevemente ogni tecnica, evidenziando le differenze tra le diverse soluzioni disponibili. Per comprendere meglio le caratteristiche specifiche di ogni tipologia è opportuno fare una piccola premessa sul Disaster Recovery. Questa soluzione presuppone che i processi e i dati aziendali più importanti vengano ridondati, ovvero replicati su un sito secondario, in modo da garantire una maggiore affidabilità e sicurezza dei sistemi e la continuità operativa. Il sito secondario entrerà quindi in funzione nel momento in cui il sito primario per qualsiasi motivo diventi inutilizzabile.

  • Replica sincrona
    Quando dati e sistemi vengono replicati sia sul sito secondario sia in locale, la replica si definisce sincrona. Questa tecnica garantisce la continuità dei processi e un riavvio molto rapido dei sistemi, quindi RTO e RPO (link) molto bassi. E’ la soluzione ideale per minimizzare i disservizi e assicurare un’alta affidabilità infrastrutturale. La replica sincrona però ha un limite geografico, ossia i due siti non possono distanti tra loro più di 100 km, pena la diminuzione dell’efficacia della coppia sincrona e delle performance.
  • Replica asincrona
    Per ovviare alla problematica della distanza, si può optare per una replica asincrona. Questa soluzione non ha limiti di distanza e permette di proteggere il business anche in caso di disastri su larga scala che danneggerebbero entrambi i siti, come ad esempio un terremoto. Inoltre può essere implementata via software, evitando di dover impiegare sofisticate e costose tecnologie di storage.
  • Tecnica mista
    Infine vi è la tecnica di copia mista, che consente di ridurre al minimo i tempi di ripristino e allo stesso tempo è efficace nel garantire la disponibilità dei servizi anche con disastri molto estesi, e consiste nel replicare i sistemi con la tecnica di copia sincrona su un sito relativamente vicino al sito primario, ed effettuare una seconda replica asincrona su un sito invece posto a grandi distanze.

A seconda delle esigenze specifiche di ogni azienda, che siano RTO nullo piuttosto che minima perdita dei dati, si può optare per una soluzione piuttosto che per un’altra. Lo scopo di tutte le soluzioni rimane comunque quello di salvaguardare la continuità operativa e proteggere dai e sistemi vitale per l’impresa.

Quale soluzione di Disaster Recovery scegliere per la tua azienda? Prenota una consulenza gratuita e chiedilo ai nostri specialisti!

 
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8 VANTAGGI DEL DISASTER RECOVERY PER IL BUSINESS

8 VANTAGGI DEL DISASTER RECOVERY PER IL BUSINESS

Perchè usare una soluzione di Disaster Recovery?

Dalla scorsa settimana stiamo trattando il tema del Disaster Recovery, una soluzione fondamentale per proteggere i dati e i sistemi informativi aziendali da possibili disastri, quali catastrofi naturali, errori umani, hackeraggi, furti o altri incidenti. Abbiamo definito il Disaster Recovery e visto brevemente come funziona e quali sono i parametri da definire per rendere la soluzione più efficace possibile.

Oggi invece parleremo dei vantaggi concreti del Disaster Recovery per un business. Abbiamo visto che il DR ha lo scopo principale di proteggere dati e sistemi aziendali, ma in che modo? Quali benefici garantisce l’implementazione di una soluzione DR? Abbiamo individuato 8 vantaggi del Disaster Recovery per le imprese:

1. Ridurre drasticamente i tempi di ripristino e ottenere RTO & RPO nettamente inferiori
Grazie alla soluzione di Disaster Recovery hai la garanzia di ripristinare sistemi, servizi e applicazioni in tempi molto brevi e ottenere RPO e RTO nettamente inferiori. A seconda delle metriche definite dal piano di DR, potrai ridurre drasticamente i tempi di ripristino in base alle tue esigenze, cosa che sarebbe impossibile ottenere senza utilizzare una soluzione di Disaster Recovery.

2. Limitare le perdite dovute a riduzione di revenue o ad altri costi
Riducendo drasticamente i tempi di ripristino dei sistemi informativi aziendali, si limitano anche le perdite non solo in termini di revenue, ma anche per quanto riguarda, ad esempio, i costi relativi ai possibili danni causati dal disservizio e ai costi di gestione o assistenza tecnica.

3. Minimizzare l’interruzione di Processi Critici e preservare le Business Operations
Ogni azienda ha processi critici che devono essere costantemente attivi e che risultano vitali per la continuità del business. Attraverso una soluzione di Disaster Recovery questi processi saranno preservati e le possibili interruzioni verranno minimizzate, consentendo un rapido ritorno alla completa operatività.

4. Evitare di compromettere la reputazione e la solidità dell’azienda
Come già accennato negli scorsi post, i disservizi causati da incidenti inaspettati minacciano gravemente la reputazione delle aziende. Un ripristino dei sistemi in tempi brevi evita di compromettere la solidità del business e di causare danni irreversibili all’immagine aziendale.

5. Definire dei processi semplificati di azione per fronteggiare una situazione imprevista e prevedere un ritorno controllato all’operatività
Grazie ad un piano dettagliato di Disaster Recovery, ogni azione di intervento di fronte a eventi di emergenza sarà pianificta precedentemente, permettendo un rapido ritorno all’operatività, controllato in ogni sua fase.

6. Gestione granulare
La soluzione DR consente di poter gestire in modo granurale le repliche, ossia il recupero dei dati a livello di file o di unità più piccole, con lo scopo di assicurare il ripristino di dati e servizi in modo completo.

7. Nessun impatto sulle performance
La replica dell’infrastruttura aziendale su uno o più siti di Disaster Recovery garantisce un impatto nullo sulle performance. Grazie all’attivazione del Disaster Recovery , infatti, i sistemi rimarranno costantemente operativi.

8. Controllo e personalizzazione del proprio Disaster Recovery
Ultimo vantaggio ma non per importanza, la possibilità di personalizzare e monitorare il proprio Disaster Recovery. Con la customizzazione delle soluzioni DR, potrai scegliere la frequenza di replica e stabilire i tempi di ripristino più adatti per la tua impresa. Inoltre, potrai operare un controllo costante sul sito di Disaster Recovery.

Cosa aspetti ad implementare una soluzione di Disaster Recovery? Prenota una consulenza gratuita con i nostri specilisti e proteggi il tuo business dagli imprevisti!

 
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DISASTER RECOVERY: COSA SONO RPO E RTO

Disaster Recovery RPO e RTO: cosa sono e come impostarli

In un precedente articolo abbiamo introdotto il tema del Disaster Recovery, una soluzione fondamentale per proteggere i business da incidenti imprevedibili di varia natura, come disastri naturali, errori umani, disservizi, furti, attacchi hacker.

In questa sede approfondiamo l’argomento, scopriamo come funzionano in concreto le soluzioni di Disaster Recovery e, soprattutto, cosa si intende per RTO e RPO, due metriche fondamentali per garantire l’efficienza del servizio e il ripristino dei sistemi informativi aziendali.

Come funzionano le soluzioni di Disaster Recovery?

Le aziende, soprattutto quelle che lavorano online, custodiscono un tesoro preziosissimo: i dati. Se le società perdono i loro dati e non sono in grado di recuperarli, corrono grossi rischi e potrebbero dover chiudere i battenti molto presto. 

Oltre alla perdita di dati, l’interruzione delle attività potrebbe causare gravi perdite di denaro e destabilizzare l’azienda agli occhi dei clienti. Immaginiamo un sito e-commerce: cosa succederebbe se il portale non fosse accessibile per un certo periodo di tempo? Gli utenti lo abbandonerebbero e, a meno che non siano clienti molto fidelizzati, non tornerebbero più. Pertanto, oltre all’impatto sulle revenue si verificherebbero conseguenze negative a lungo termine, molte delle quali determinate dai rischi di conformità normativa (soprattutto in industry soggette a rigida regolamentazione).

Per ovviare a queste problematiche si può implementare una soluzione di Disaster Recovery, personalizzata sulle esigenze della singola azienda e che preveda specifici RPO e RTO.

Implementare un Disaster Recovery significa eseguire una replica di sistemi e dati aziendali su un altro sito, in poche parole “copiare” il proprio sistema informativo su un’altra macchina, fisica o virtuale, che interverrà nel caso di un eventuale disastro, garantendo la continuità delle attività operative e il ripristino di sistemi, dati e applicazioni. Si noti che il disaster recovery, a differenza del backup, non nasce per proteggere e tutelare i dati aziendali (non può nulla, ad esempio, contro un errore umano o un ransomware), ma per ripristinare l’operatività delle macchine nel minor tempo possibile.

Il ruolo centrale di RTO e RPO: come definirli

Una delle personalizzazioni basilari del Disaster Recovery è la definizione di precisi RPO e RTO. Si tratta di due metriche essenziali per la buona riuscita del Disaster Recovery e l’incompletezza di questi parametri, o una loro gestione approssimativa, potrebbe rendere inefficace l’intera soluzione. Una volta definite queste metriche, si potrà scegliere la soluzione di Disaster Recovery più adatta per ripristinare i sistemi aziendali in caso di emergenza.

  • RPO (Recovery Point Objective) risponde a una semplice domanda: quanti dati l’azienda può permettersi di perdere?
    RPO è la metrica che indica il tempo trascorso dall’ultima replica dei dati all’evento dannoso. Ovviamente è legato alla frequenza di replica dei sistemi, più è frequente meno sarà l’eventuale perdita massima di dati.

  • RTO (Recovery Time Objective): quanto tempo per tornare operativi?
    Il concetto di RTO invece si riferisce al tempo che intercorre tra il disastro e il completo ripristino dei sistemi. Ad esempio, se l’azienda non può permettersi neanche un minuto di disservizio, l’RTO è zero e vanno studiate apposite soluzioni per garantirlo.

Perché non fissare in ogni caso RPO e RTO a zero? Per (almeno) due motivi: non tutti i processi aziendali necessitano di uptime assoluto, e perché avvicinandosi allo zero diventano sempre più evolute le soluzioni richieste, con un impatto deciso sui costi.

D’altronde, i processi da tutelare sono molto diversi in termini di RPO e RTO: l’e-mail può rimanere offline per qualche decina di minuti senza impattare il business, un sistema di comunicazione in tempo reale non tollera neppure un minuto di downtime. È dunque fondamentale che il piano di continuità del business definisca RPO e RTO per ogni singolo workload, avendo cura di ottimizzare il bilanciamento tra costi e performance.

A seconda del valore che viene attribuito a questi parametri si sceglierà una soluzione di Disaster Recovery diversa, in modo da rispettare le tempistiche e gli obiettivi definiti nel piano di azione.

Insieme, proteggiamo il tuo business da qualsiasi rischio

Proteggere dati e applicazioni è un dovere. Non richiede investimenti coraggiosi né pregiudica le prestazioni dei sistemi, e quindi del business. Ma va fatto in ogni caso.

Ti consigliamo di approfondire l’argomento. In proposito, abbiamo pubblicato il White Paper “Le migliori strategie per proteggere i tuoi asset e servizi digitali”, che ti invitiamo a scaricare e leggere. Potrebbe essere lo spunto per entrare in contatto con noi, scoprire le nostre soluzioni e approfondire il tema con un nostro specialista.

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12 Ottobre 2022

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DISASTER RECOVERY: COS’È E PERCHÈ È IMPORTANTE

DISASTER RECOVERY: COS’È E PERCHÈ È IMPORTANTE

Hai mai sentito parlare di Disaster Recovery?

Partiamo da una semplice definizione.”Per Disaster Recovery (D.R.), in informatica ed in particolare nell’ambito della sicurezza informatica, si intende l’insieme delle misure tecnologiche e logistico/organizzative atte a ripristinare sistemi, dati e infrastrutture necessarie all’erogazione di servizi di business per imprese, associazioni o enti, a fronte di gravi emergenze che ne intacchino la regolare attività.”

Lo sapevi che ogni anno 1 azienda su 5 viene colpita da un disastro?

Per disastro si intendono varie categorie di eventi, da quelli naturali come terremoti, incendi e alluvioni, agli attacchi informatici o fisici (ad esempio furti), a disservizi dei sistemi IT fino a una vasta gamma di incidenti che possono essere ricondotti a errori umani. In particolare l’errore umano è la principale causa dei disastri che colpiscono le società, raggiungendo un’incidenza del 23%.

E lo sapevi che dopo un disastro il 60% delle aziende fallisce entro 6 mesi? Secondo le statistiche, l’interruzione delle attività operative di un business e la perdita dei dati aziendali comportano ingenti perdite di denaro oltre che un’influenza negativa sulla reputazione aziendale. Nei casi peggiori possono compromettere drasticamente il futuro di un’attività, costringendo più della metà delle aziende a chiudere i battenti dopo un incidente.

Per proteggere il futuro del tuo business però esiste una soluzione efficace: un piano di Disaster Recovery. Si tratta di un piano che definisce i possibili livelli di disastro e identifica la criticità dei sistemi e delle applicazioni, individuando quali di questi sono più o meno vitali per la salvaguardia di un determinato business. Il piano di DR stabilisce una serie di misure di sicurezza e pianifica le azioni da intraprendere in caso di situazioni di emergenza. Comprende misure preventive, ossia controlli che hanno lo scopo di prevenire un determinato evento, misure investigative, atte a rilevare eventi indesiderati ed infine misure correttive, cioè controlli per correggere e ripristinare efficacemente i sistemi dopo un incidente.

Il Disaster Recovery è una soluzione fondamentale per proteggere le aziende da incidenti casuali e può essere personalizzato nel dettaglio a seconda delle caratteristiche specifiche dell’azienda. Nei prossimi articoli vedremo come funziona il DR, quali sono i vantaggi particolari derivanti dal suo utilizzo e quali tipi di soluzioni sono disponibili sul mercato, stay tuned!

Vuoi maggiori informazioni sul Disaster Recovery? Prenota una consulenza gratuita con i nostri specialisti!

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5 RAGIONI PER CUI HAI BISOGNO DELL’ALTA AFFIDABILITÀ PER IL TUO BUSINESS

10 OCT 2017 5 RAGIONI PER CUI HAI BISOGNO DELL’ALTA AFFIDABILITÀ PER IL TUO BUSINESS

Cosa significa infrastruttura in alta affidabilità (HA)?

L’alta affidabilità, o High Availability (HA), è una caratteristica cruciale per le infrastrutture cloud ed indica quei sistemi IT in grado di assicurare performance e SLA prossimi al 100% nel tempo, grazie alla presenza di componenti tecnologici completamente ridondati.

In particolare l’alta affidabilità è costituita da un insieme di aspetti:
– Fault-tolerance: tolleranza ai guasti, ossia la capacità di non subire downtime anche in presenza di guasti.
– La garanzia sui servizi erogati: i servizi devono essere sempre disponibili, anche in caso di guasti al sistema.
– Sicurezza dei dati: viene garantita l’integrità dei dati memorizzati all’interno dell’infrastruttura, che devono poter essere raggiungibili anche in caso di guasti a persone o processi.

Disporre di un’infrastruttura in alta affidabilità significa quindi nessun single point of failure. Router, firewall, load balancer, reverse proxy e gli apparati di monitoraggio sono tutti ridondati sia a livello di network che a livello applicativo, garantendo il massimo dell’affidabilità. Grazie a questo tipo di architettura sono disponibili una serie di servizi certificati e un’infrastruttura che consente di scalare con flessibilità, offrendo tutti i tagli di banda che si riterranno necessari. Il traffico di rete è monitorato costantemente e ogni apparato è collegato a strumenti di monitoraggio. Inoltre, l’intera infrastruttura di rete possiede più livelli di protezione: Dmz, Rete Storage e Rete interna, separate e indipendenti nei servizi di gestione e protette da doppio bastione di firewall.

Con la virtualizzazione dell’infrastruttura e la garanzia data dall’alta affidabilità, i downtime vengono ridotti drasticamente. Questo perchè i guasti ad un elemento non inficiano il funzionamento dell’intera infrastruttura: se un nodo hardware subisce un downtime, le macchine virtuali migrano su altri nodi, garantendo la continuità del servizio senza interruzioni.

Riassumendo, quali vantaggi ha un’infrastruttura in High Availability?

1. Riduzione downtime
2. SLA prossimi al 100%
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COME FARE UN BUSINESS CONTINUITY PLAN EFFICACE

COME FARE UN BUSINESS CONTINUITY PLAN EFFICACE

Purtroppo non è possibile conoscere con certezza quando e se un disastro colpirà la nostra azienda, quando si dovrà affrontare l’eventualità di un periodo difficile o situazioni tali da influenzare ed inficiare il corretto funzionamento e la continuità del nostro business online. Questo è il motivo per cui in ogni azienda è necessario realizzare il prima possibile un piano di Business Continuity efficace.

La sfera di interesse che racchiude la Business Continuity va, però, ben oltre l’esclusivo ambito informatico, interessando infatti l’intera funzionalità ed efficienza di un’azienda, compresi gli aspetti fisici e organizzativi; è chiaro quindi come l’importanza di una pianificazione della continuità operativa, attraverso un Business Continuity Plan o BCP, rappresenti una necessità aziendale di primaria importanza. La mancanza di un piano di Business Continuity (Continuità operativa) per la gestione degli scenari inaspettati significherebbe rallentare la crescita dell’azienda e bloccarne l’economia per tanto più tempo quanto essa si trovi ad affrontare un tale stato di difficoltà. L’essenza del Business Continuity Plan può essere riassunta dall’aforisma “prevenire è meglio che curare”.

Chiarita la necessità di un Business Continuity Plan, andiamo ad analizzare eventuali dubbi e a rispondere alle domande che potrebbero nascere da una prima ricerca sulla Business Continuity.

Che cos’è un piano di Business Continuity?

Business Continuity Plan o BCP rappresenta una necessità, un processo globale di primaria importanza per le aziende che mira a identificare tutte le possibili minacce e le contromisure da adottare per far fronte a possibili eventi negativi (disastri, attacchi hacker, furti di dati, ect).

Da dove si parte e Come si fa a fare un piano di Business Continuity?

Non esiste un metodo standard o un piano di continuità operativa ideale per tutte le aziende capace di soddisfare tutte le necessità allo stesso modo. Ogni azienda è una reltà unica e, per questo, richiede lo sviluppo di un piano di Business Continuity specifico per le proprie esigenze. La base da cui partire per realizzare un piano di Business Continuity efficace nasce da un complesso processo di pianificazione, il quale include l’identificazione della portata e della scala del piano, la comprensione delle aree di business che si dovranno proteggere, il riconoscimento delle funzioni critiche ed, infine, la creazione di un efficace piano che permetta di effettuare tutte le operazioni con la minima influenza sul processo di funzionamento principale della società.

Un buon piano di Business Continuity, per essere considerato davvero efficace, deve soddisfare tre criteri principali: la resilienza, il ripristino e la contingenza.
La resilienza: il Business Continuity Plan deve fornire la giusta risposta ad una precisa domanda, assorbendo gli eventi negativi senza mai interrompere il servizio principale.
Il ripristino: il BCP deve essere in grado di recuperare ogni cosa (dato, informazione, ect) sia eventualmente andata danneggiata o perduta, fornendo lo stato originale del processo e la sua piena funzionalità entro il più breve lasso di tempo possibile.
La contingenza: offrire la soluzione ad ogni accidentale circostanza. Il Business Continuity Plan deve predisporre la possibilità di sopravvivere ad ogni evento improvviso senza mai interrompere il funzionamento o la crescita aziendale.

Per riassumere, un piano completo di Business Continuity richiede una primaria analisi, completa e approfondita, del processo di funzionamento della società, la comprensione delle modalità per il recupero della piena efficienza, l’analisi dei possibili scenari che si potrebbero verificare ed il modo in cui affrontarli senza interrompere, in nessun caso, il processo generale aziendale.

Perché ogni azienda ha bisogno di un piano di Business Continuity?

Il periodo che intercorre durante un disastro può essere lungo e stressante da affrontare senza la giusta preparazione, in più, le decisioni non ponderate prese in modo rapido ed affrettato possono peggiorare la situazione e danneggiare ulteriormente la vostra azienda. Per questo motivo avere un metodo o meglio un piano di business continuity pre-pianificato è un fattore di primaria importanza. Un adeguato piano di Business Continuity, non solo offre la possibilità di prevenire eventuali disastri e contenerne l’effetto negativo, ma mette anche a disposizione delle aziende un quadro generale più chiaro su tutti gli aspetti principali che compongono il loro business.

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