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DATA CENTER PER LA BUSINESS CONTINUITY

CALCOLIAMO IL TCO: CLOUD VS INFRASTRUTTURA ON PREMISE

Quando si parla di servizi online, siano essi in cloud o mediante macchine virtualizzate, si sente spesso parlare del rapporto tra business continuity e data center. In questi termini, al di là di quanto la questione sia a volte posta in termini piuttosto astratti (o, peggio, del tutto incomprensibili ai non “addetti ai lavori”), è fondamentale chiarire la priorità assoluta che la tecnologia dei data center dovrebbe garantire.

Questo serve ad uno scopo ben preciso, che è quello di per poter determinare un livello di qualità ottimale del servizio erogato dall’azienda che, volta per volta, li gestisce, li possiede o decide eventualmente di acquistarli da terzi. Del resto se il risk management (ovvero: gestione del rischio) viene studiato approfonditamente anche nelle aule universitarie, ciò avviene proprio perché le aziende esprimono tale domanda in modo sempre più compatto, per quanto a volte abbiano bisogno della guida di un esperto per poter trovare la quadra.

sistema-elaborazione-dati

Un data center, alla prova dei fatti, non è altro se non un centro elaborazione dati: il cuore dell’attività che effettuano i servizi di hosting di alto livello e di ogni genere. Esso in genere risiede proprio in enormi stanzoni che possono trovarsi nella sede principale dell’azienda o in località esterne, a volte addirittura sottoposti a sorveglianza da parte di personale specializzato. Il più delle volte tale struttura è organizzata in rack di server, ovvero degli “armadi” in cui le varie macchine vengono incassate, collegate tra loro e programmate/gestite dai sistemisti, figura di riferimento assoluta in questo ambito.

I singoli server collegati tra loro si possono inoltre controllare, in genere, sia direttamente (il che avviene nel caso di reset, riavvi o alcuni tipi di aggiornamenti) che mediante eventuali controllo da remoto, garantendo così il massimo della flessibilità all’operatore. Operatore che spesso è chiamato (a volte in orari del tutto imprevedibili) ad interventi complessi quanto necessariamente tempestivi. Ed è proprio qui che entra in gioco l’idea della business continuity (traducibile in italiano come “continuità operativa”) quale parametro imprescindibile da ottimizzare.

La business continuity, d’altro canto, si esplica nella capacità potenziata, e garantita a qualsiasi livello, di poter continuare ad erogare il servizio – anche in condizioni critiche o nella malaugurata ipotesi di danni, incidenti e così via. Al di là di quello che comporta ad un primo, ovvio, sguardo relativo alla sicurezza (leggasi: evitare di perdere i propri dati per sempre), la business continuity è fondamentale per mantenere un’immagine adeguata dell’azienda dall’esterno, evitando di ricevere critiche eccessiva da parte degli utenti insoddisfatti. Un mix di buon marketing e di garanzie tecniche, insomma, a cui nessuna realtà che opera nel web dovrebbe essere esclusa o, peggio ancora, sentirsi assurdamente esente.

Come già rimarcato in un nostro precedente articolo, del resto, la business continuity è un concetto più esteso del più familiare data recovery, perchè implica non solo la possibilità di erogare sempre e comunque il servizio, ma anche quello di poter recuperare i dati e di poter, in definitiva, disporre di adeguate procedure a livello strategico, operativo e tattico.

Una volta ribadita l’importanza della business continuity, in che modo un buon data center può fare in modo di garantirla? A livello ingegneristico ciò avviene in due modi diversi:

 da un lato equipaggiando l’infrastruttura con un adeguato livello di macchine elettriche in grado di garantire una tensione costante in caso di sbalzi o mancanza di corrente (quindi, ad esempio, gruppi di continuità),

 dall’altro mediante sistemi di backup che sia ridondanti ovvero presenti in multipla copia, eventualmente anche in cloud o su macchine virtualmente inaccessibili da eventuali intrusi o malware.

In questo discorso, poi, rientrano vari requisiti sull’efficientamento energetico, in modo tale da evitare sprechi e garantire, a livello di servizio, la massima efficienza e sicurezza per i clienti e per gli operatori del data center.

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COME SCEGLIERE L’HOSTING GIUSTO

COME SCEGLIERE L’HOSTING GIUSTO

Stai cercando un servizio di hosting ma non sai quale scegliere?

Nel mondo di oggi ogni azienda che voglia giocarsi le sue carte ad armi pari con la concorrenza deve avere un sito web funzionale, stabile e veloce. Internet è il fulcro della vita di tutti e il mondo del lavoro non fa eccezione: se non si riesce ad essere massivamente presenti sul web si è di fatto invisibili agli occhi di potenziali clienti e fornitori. Se sei un imprenditore o avvii una start up sarà quindi prioritario investire sul tuo sito, ma spesso ci si limita a strapagare la parte grafica e a creare un sito web con un’interfaccia accattivante e ultra moderna, per poi puntare a risparmiare al momento di scegliere il servizio di hosting che dovrà di fatto ospitare il tuo dominio web.

scegliere hosting

Questo è un errore molto comune e molto grave, perché un hosting mediocre può compromettere la qualità del sito web rendendolo lento, poco fruibile e spesso soggetto a blocchi causati dalla saturazione della banda o da una scarsa manutenzione del server. E’ come avere una Ferrari senza benzina, bella da vedere ma veramente poco utile e che verrà quindi parcheggiata e dimenticata. A questo dobbiamo aggiungere che la scelta dell’hosting è resa ancora più difficoltosa dalla miriade di proposte presenti in rete, dagli specchietti per le allodole che promettono banda illimitata a pochi spiccioli, dalla poca serietà e dall’intento di fare business dei proprietari dei server che puntano solo al profitto e ad ammassare clienti, trascurando la qualità e le esigenze di chi vi si rivolge. Come fare quindi a districarsi in questa giungla? Come scegliere la “casa” del tuo sito web? Come fare per assicurare alla tua Ferrari un bel pieno che le permetta di sfrecciare alla velocità che merita?

L’hosting giusto che fa per te

Iniziamo col premettere una cosa molto importante: non esiste un hosting che sia in assoluto migliore di altri. L’hosting giusto per il tuo sito è quello che risponde meglio alle tue esigenze, che però sono sicuramente diverse dalle esigenze di altri. Quindi la cosa importante da fare è focalizzarsi su quelle che sono le caratteristiche che vuoi che il servizio possieda, tralasciando proposte di altro tipo.
Se quindi il tuo scopo è quello di caricare un sito web con finalità di svago, ad esempio un blog in cui racconti la tua vita o in cui condividi ricette o pensieri, probabilmente non avrai bisogno di una banda dedicata e potrai “accontentarti” di un servizio più a buon mercato ma che ti garantisca lo spazio necessario a vivere in rete. Molto poi dipende dal peso del tuo sito, dalla quantità di pagine collegate e dal materiale audiovisivo presente in esso.

Se invece l’obiettivo è professionale e punti a trovare nuovi clienti allora dovrai virare su un servizio potente e che ti consenta di rendere il tuo sito una vera macchina da guerra: pensa a cosa succederebbe se mentre un potenziale cliente visita la tua pagina il caricamento richiedesse ere geologiche, o peggio se cliccando su un banner pubblicitario o su un link comparisse un deleterio messaggio di errore. Ecco che quel cliente sarà già volato via verso altri lidi più affidabili. Attenzione quindi alle “offerte imperdibili”: alcuni hosting vengono venduti a un prezzo irrisorio e promettono risorse illimitate, ma stai pur certo che in questo modo i clienti dell’hosting verranno stipati su server non abbastanza potenti per gestire un sito il cui traffico sia anche solo passabile. Per cui i rallentamenti e i blocchi saranno all’ordine del giorno e i soldi risparmiati verranno persi in termini di mancati clienti e mancati introiti futuri. Dedica quindi più tempo alla ricerca dell’hosting giusto per te e scegli un servizio serio e professionale: investendo qualche euro in più avrai la certezza di dotare il tuo sito di uno spazio importante dove vivere e dove sfruttare a pieno le sue potenzialità.

I tipi di hosting: server dedicati o condivisi

Scartati i falsi amici e focalizzati su servizi di qualità, è arrivato il momento di fare altre valutazioni per effettuare la tua scelta: quale tipo di hosting è meglio per la mia attività?
Le variabili da tenere in considerazione sono tante, innanzitutto dovrai decidere se vuoi che il tuo sito sia ospitato da un hosting condiviso oppure se desideri che abbia uno spazio tutto suo in un server dedicato:

  1. hosting condiviso è la soluzione più economica ma ti troverai a dover condividere la banda e lo spazio con migliaia di altri utenti; presenta tutti i rischi di saturazione e rallentamento di cui abbiamo parlato sopra, per cui si configura come una buona opzione solo in caso tu non abbia particolari esigenze di business
  2. hosting su server dedicato è un’opzione maggiormente professionale che permette al tuo sito di vivere in uno spazio solo suo e di sfruttare a pieno potenziale tutte le capacità del server: ne guadagnerai in stabilità e velocità ma prevede sicuramente un esborso iniziale che quasi sempre sarà ripagato in introiti futuri
  3. la terza opzione è l’hosting su server virtuale: è una via di mezzo tra le due precedenti, il server è condiviso con altri utenti ma di fatto essendo uno spazio non fisico l’utente ha la possibilità di gestirlo in autonomia come se fosse solo suo, addirittura può potenziarlo e sfruttare al meglio la banda. Inoltre è più protetto anche da eventuali attacchi di pirati informatici per cui risulta un’opzione più sicura nel caso il tuo sito debba gestire transazioni di denaro o dati sensibili.

Caratteristiche di un buon hosting: banda, scalabilità, supporto tecnico

Quali sono le caratteristiche di comparazione da valutare prima di effettuare la scelta definitiva?
Sostanzialmente puoi concentrarti sul confronto di 3 parametri di vitale importanza per un buon hosting: la banda, la scalabilità e il supporto di assistenza tecnica in caso di bisogno. La banda è il parametro più banale ma anche più importante: si tratta della capacità di traffico che puoi sfruttare su quel server, siano essi 10 GB, 15 GB o illimitati. Attenzione a chi ti offre traffico illimitato perché in realtà quasi sempre non è proprio così, solitamente queste offerte sono legate ad altre caratteristiche che pongono comunque dei limiti e inoltre l’alto numero di utenti che aderiscono avrà sicuramente l’effetto di far rallentare il tuo sito.

Può essere comunque che tu abbia bisogno inizialmente di un certo spazio ma che con il passare dei mesi e degli anni questo non basti più, nel caso il tuo sito abbia un forte sviluppo in termini di introiti e di pubblicità crescenti. Ecco che allora è bene tenere conto del fattore scalabilità: si tratta in poche parole di poter effettuare un upgrade in qualsiasi momento, dietro ovviamente a un pagamento di una cifra prestabilita, che vada ad aumentare la capacità dedicata al tuo sito nel caso tu ne abbia bisogno senza necessità di chiamare tecnici o spostarti su altri server. Fondamentale importanza riveste anche l’assistenza tecnica: stai pur certo che anche con il miglior hosting che puoi trovare prima o poi incapperai in qualche problema e riuscire a risolverlo in modo semplice, veloce e senza impazzire dev’essere una priorità. Alcuni servizi sono contattabili solo telefonicamente e magari solo in lingua inglese, altri mettono a disposizione un servizo di assistenza H24 che può risultare estremamente comodo ed efficiente. Solitamente è comunque buona prassi contattare il supporto tecnico del servizio di hosting che ci accingiamo a scegliere ponendo tutte le domande pre-vendita che ci toglieranno ogni dubbio sulla qualità delle prestazioni offerte. Altra buona norma per togliersi ogni dubbio residuo è chiedere informazioni a chi il servizio l’ha già provato: cerca recensioni ed opinioni reali scritte da persone reali in forum di informatica (meglio diffidare dei siti di opinioni in quanto la maggior parte sono sempre positive), sapranno darti un quadro ancor più chiaro sui vantaggi e sui limiti della proposta da te vagliata.

La scelta di un buon hosting può davvero fare la differenza e risultare determinante per il tuo sito web, prenditi tutto il tempo e considera tutte le ipotesi, solo in questo modo il tuo sito correrà alla massima velocità e ti garantirà i massimi risultati.

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COS’È IL CLOUD HOSTING E COME FUNZIONA?

Cloud hosting: cos’è, soluzioni e benefici per il tuo business

Le aziende che sviluppano un business online devono assicurarsi che la piattaforma tecnologica su cui poggia la propria attività sia solida, performante, resiliente e scalabile. Per questo è nato il cloud hosting.

Cloud hosting: definizione e caratteristiche

Il Cloud hosting è un servizio che garantisce la permanenza del sito online fornendo le risorse relative allo spazio e al traffico ottimali per il gestire al meglio il business sul web (CPU, RAM, storage ecc.). A differenza degli altri servizi però, non si tratta di un hosting fisico ma virtuale. Questo significa che il Cloud hosting sfrutta le risorse Cloud per garantire maggiore affidabilità, migliori prestazioni ed elevata scalabilità. Il servizio di Cloud hosting è basato su sistemi di virtualizzazione progettati appositamente per siti web e servizi internet che richiedono elasticità di risorse e alte performance. È dunque ideale per imprese di ogni dimensione, ma che hanno nel web un fattore importante del proprio business.

Le caratteristiche e le prestazioni del servizio Cloud hosting sono flessibili e si adattano alle necessità al traffico generato dal business online. Tutte le soluzioni di Cloud hosting sono altamente scalabili e in grado di supportare la crescita del progetto online passo per passo, garantendo un livello di affidabilità ottimale e fornendo SLA personalizzabili in base alle prestazioni.

















    Cloud hosting: i principali vantaggi

    Affidarsi a un’infrastruttura e a servizi cloud per la propria attività online porta con sé alcuni evidenti benefici, tra cui:

    • Alta affidabilità;
    • Elevata scalabilità;
    • Prestazioni elevate;
    • Modello pay-per-use flessibile;
    • SLA personalizzate.

    Il Cloud hosting può essere attivato in modalità Managed, includendo la gestione del servizio di hosting da parte del Cloud provider e del suo team di specialisti.

    Il servizio Cloud hosting managed è vantaggioso per diversi motivi. Per esempio, è la soluzione ideale per le aziende che non hanno tempo per occuparsi della gestione, oppure per le organizzazioni che non hanno un team IT interno con le competenze necessarie per amministrare il servizio nel modo più corretto. Grazie a un team di esperti dedicati, l’azienda non deve più preoccuparsi di gestire la parte IT del business, eliminando lo stress, i costi e il tempo che una gestione autonoma (anche di una certa complessità) comporta.

    Cloud hosting Kubify con container Kubernetes

    Cloud hosting Kubify è l’unica soluzione di Cloud hosting in Italia gestita con Container Kubernetes, e capace di assicurare le massime prestazioni, scalabilità e sicurezza.

    In Criticalcase, adottiamo la soluzione Kubify in quanto innovativa, multi-datacenter e ibrida. La soluzione sfrutta l’affidabilità dello storage Azure e la potenza di calcolo dei nostri data center per assicurare la massima disponibilità del servizio e performance elevate.

    Il servizio Cloud hosting Kubify è un servizio ‘chiavi in mano’ completamente gestito. Ciò significa non doversi più preoccupare dell’infrastruttura dal punto di vista tecnico, ma avere a disposizione una piattaforma all-inclusive su cui sviluppare applicazioni in maniera agile e performante senza rischiare che il sito web o e-commerce vada offline. Inoltre, la soluzione comprende una serie di servizi aggiuntivi gratuiti e inclusi nell’offerta di hosting, tra cui backup orario, ambienti di sviluppo e test, synthetic monitoring e molto altri. Cloud hosting Kubify, come tutte le nostre soluzioni di hosting, comprende l’assistenza tecnica h24 in italiano.

    Da sempre, riponiamo massima attenzione al tema delle performance web. Come si è visto, le nostre soluzioni di hosting sfruttano le migliori tecnologie e infrastrutture disponibili per garantire i massimi livelli di uptime e prestazioni allo stato dell’arte. L’aggiunta del cloud permette di massimizzare anche i livelli di scalabilità e di agilità rispetto a un business in continuo cambiamento.

    In ambito di web performance, abbiamo pubblicato un White Paper approfondendo il tema delle CDN e, in particolare, delle strategie Multi-CDN, fondamentali per business online di estensione internazionale o globale. Consigliamo di scaricarlo, di approfondire il tema e, se di interesse, di contattarci per una consulenza gratuita.

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    MICROSERVIZI: COSA SONO, CARATTERISTICHE E VANTAGGI

    MICROSERVIZI: COSA SONO, CARATTERISTICHE E VANTAGGI

    Cosa sono i Microservizi?

    microservizi sono un approccio allo sviluppo dell’architettura software emerso in particolar modo per sviluppare le applicazioni moderne di tipo Cloud-based. Con questo modello, le applicazioni vengono scomposte in “piccoli” servizi (microservizi, come suggerisce il nome) autonomi ed indipendenti tra loro che comunicano tramite API ben definite, con l’obiettivo di semplificare il processo di deployment e fornire software di alta qualità in tempi rapidi. I microservizi, infatti, permettono di scalare in modo più semplice e soprattutto più veloce, promuovendo l’innovazione e accelerando lo sviluppo di nuove funzionalità.

    Architettura monolitica vs microservizi

    I microservizi si contrappongono alla tradizionale architettura monolitica usata per sviluppare le applicazioni, la quale prevede che ogni componente venga creato all’interno dello stesso elemento. Il metodo monolitico, però, ha alcuni svantaggi. Maggiori sono le dimensioni dell’applicazione, più complicato sarà risolvere rapidamente i problemi ed implementare nuove features. Con questo approccio infatti, tutti i processi sono collegati tra loro e vengono eseguiti come un unico servizio. Questo significa che quando un processo sperimenta un picco nella richiesta, è necessario ridimensionare l’intera architettura. Di conseguenza aggiungere o modificare una funzionalità diventa molto laborioso, limitando la sperimentazione e l’inserimento di nuove features.

    microservices

    Allo stesso tempo, con le architetture tradizionali si amplia il rischio relativo alla disponibilità dell’applicazione, in quanto la presenza di processi strettamente connessi e dipendenti uno dall’altro aumenta l’impatto di un errore in un singolo processo.
    L’approccio che utilizza i microservizi semplifica la risoluzione delle problematiche e ottimizza i tempi di sviluppo. Ciascun processo o componente costituisce un microservizio e viene eseguito come un servizio indipendente. I microservizi comunicano tra di loro utilizzando un’interfaccia formata da API “leggere” ed interagiscono per completare le stesse attività pur rimanendo indipendenti uno dall’altro, con la possibilità di condividere processi simili tra più applicazioni. E’ un modello altamente granulare in cui ogni microservizio corrisponde ad una funzione aziendale ed esegue solo una funzione. Inoltre, l’indipendenza tra i servizi elimina i problemi relativi all’aggiornamento, al ridimensionamento e alla distribuzione tipiche di un’architettura monolitica.

    Microservizi e container

    Sebbene l’architettura basata sui microservizi non sia del tutto nuova, la presenza dei container ha reso molto più semplice adottarla. I container rappresentano l’ambiente di sviluppo ideale per le applicazioni che usano i microservizi perchè consentono di eseguire diverse parti di un’applicazione in modo indipendente, sullo stesso hardware e operando un controllo superiore sui cicli di vita del software. I container forniscono ai microservizi un ambiente autosuffciente in cui la gestione di servizi, storage, rete e sicurezza diventa più semplice. Proprio per queste ragioni, microservizi e container insieme costituiscono la base dello sviluppo di applicazioni Cloud-native. Inserendo i microservizi nei container si accellera lo sviluppo e si facilita la trasformazione e l’ottimizzazione delle app esistenti.

    I vantaggi dell’approccio basato sui microservizi

    I microservizi, quando sono implementati correttamente, consentono di migliorare l’affidabilità e la scalabilità delle applicazioni. Come accennato poco fa, uno degli aspetti più interessanti dei microservizi nei confronti delle architetture monolitiche, è che un difetto o un bug in un singolo servizio non va ad influenzare il funzionamento degli altri servizi, pertanto non compromette l’intera applicazione. Questi e molti altri sono i vantaggi dei microservizi: vediamoli insieme.

    • Eliminazione dei single point of failure
    • Elevata scalabilità e resilienza
    • Time-to-market
    • Deployment semplificato
    • Top performance
    • Libertà nell’uso delle tecnologie
    • Maggiore sperimentazione ed innovazione
    • Codice riutilizzabile
    • Flessibilità del linguaggio di sviluppo
    • Sistema più agile
     

    …e gli svantaggi

    Non dimentichiamo però che i microservizi, sebbene rappresentino un modello di sviluppo innovativo e molto performante, hanno anche i loro svantaggi. Tra questi la complessità che si associa tipicamente a tutti i sistemi distribuiti, la necessità di utlizzare metodi di testing molto solidi e di avere a disposizione personale esperto per la gestione dei processi e l’assistenza tecnica. Inoltre, se un’applicazione non ha necessità di scalare rapidamente o non è Cloud-based, i microservizi potrebbero fornire benefici poco significativi all’architettura di sviluppo.

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    INDUSTRIA 5.0: VERSO UNA NUOVA RIVOLUZIONE

    Industria 5.0, verso una nuova rivoluzione

    industria 5.0

    È trascorso poco più di un decennio da quando l’espressione smart manufacturing ha iniziato a essere utilizzata in modo pervasivo, eppure oggi siamo alle porte di un nuovo cambiamento: industria 5.0.

    Cos’è l’Industria 5.0?

    Gli esperti la definiscono l’evoluzione naturale dell’Industria 4.0, che domina tutt’ora il panorama di piccole e medie imprese.

    Industria 5.0 nasce dallo sviluppo a ritmi serrati di tecnologie 4.0 sempre più potenti, in particolare nei settori dell’ICT, AI e robotica, che stanno portando alla realizzazione di Cyber Physical System (CPS) e dispositivi IoT sempre più potenti.

    L’industria 5.0 sarà quella che chiamano una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, con il fine ultimo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori.

    Industria 4.0, l’origine di tutto

    Per comprendere meglio quello che succederà nel prossimo futuro facciamo un passo indietro. Oggi viviamo l’era dell’Industria 4.0, basata sulla digitalizzazione, sull’automatizzazione e sull’interconnessione dei processi produttivi. È l’industria che ha visto nascere, evolversi e affermarsi tecnologie avanzate come Cloud Computing e Information Technology in generale, Internet of Things (IoT) e Intelligenza Artificiale. E ancora realtà aumentata, Big data, robotica.

    Alla base dell’Industria 4.0 che conosciamo c’è l’avvento di internet, che combinato allo sviluppo di nuove tecnologie, ha profondamente trasformato la società in cui viviamo così come i processi industriali che la caratterizzano. L’Industria 4.0 portava però con sé un grosso rischio: una digitalizzazione completa avrebbe sostituito la forza lavoro umana con le macchine. Ma è davvero questo che ci aspetta con l’arrivo dell’industria 5.0?

    Industria 5.0: i protagonisti della nuova rivoluzione

    Alla domanda di cui sopra, la risposta più probabile è negativa. Più che a una sostituzione del lavoro umano assisteremo allo sviluppo della cosiddetta Super Smart Society, governata dalla cooperazione intelligente tra esseri umani e macchine.

    In particolare, i protagonisti dell’Industria 5.0 saranno i cobot e le applicazioni Software Intelligenti (bot). I cobot, a differenza dei robot attualmente utilizzati nei cicli di produzione, sono robot collaborativi programmati per interagire con gli esseri umani in spazi di lavoro condivisi. La differenziazione e la personalizzazione del prodotto, infatti, non possono fare a meno della guida della mente umana. Lo scopo dell’Industry 5.0 è proprio quello di sfruttare le capacità delle macchine (chiaramente superiori alle nostre) per mantenere volumi di produzione molto elevati e, grazie alla collaborazione con gli umani, rendere la produzione qualitativamente migliore. È palese l’apporto che Intelligenza Artificiale, oggi adottata principalmente per fattispecie di manutenzione predittiva e remote monitoring degli asset industriali, potrà dare nel percorso verso Industria 5.0.

    Industria 5.0 e il ruolo dei bot

    I bot sono applicazioni di Intelligenza Artificiale in grado di agire per un utente o un altro programma in un rapporto reciproco di scambio e collaborazione. I bot sono già ampiamente diffusi e in futuro vedremo un loro impiego sempre maggiore nei contesti industriali e aziendali.

    La cooperazione e la personalizzazione saranno i pilastri della trasformazione dell’attuale paradigma industriale 4.0 verso la fabbrica del futuro. La ridefinizione del ruolo dell’operatore nei processi produttivi, unito al riconoscimento del suo valore ai fini della qualità e della personalizzazione del prodotto, lo rendono centrale anche in Industria 5.0.

    Come cambierà il mondo del lavoro con l’Industria 5.0?

    Industria 5.0 influenzerà ben presto anche il mondo del lavoro, creando nuove posizioni lavorative, migliori e più specializzate. L’impiego delle intelligenze artificiali nell’industria è infatti volto a favorire i lavoratori, non a sostituirli.

    Ciò che si prevede è una ridefinizione delle attività umane in un contesto di integrazione stretta tra uomo e robot, che porterà a una produzione più performante e per certi versi “più leggera” per il lavoratore. La dimensione collaborativa alla base della prossima rivoluzione, infatti, porterà a un ridimensionamento dei carichi di lavoro, liberando i lavoratori dalle mansioni più pesanti e faticose.

    Industria 5.0: Criticalcase è il partner giusto

    Criticalcase è al fianco di tutte le imprese che puntano sull’innovazione. Industria 5.0, esattamente come l’attuale 4.0, è alimentata da tecnologie, sistemi e soluzioni digitali sofisticate, da modelli IT edge-to-cloud che miscelano altissime prestazioni con tutta la sicurezza necessaria a tutelare la continuità del business. Soprattutto, è incentrata sui dati, sulla capacità di valorizzarli, su applicazioni smart e infrastrutture capaci di prestazioni adeguate.

    Se la tua azienda desidera approcciare a questi temi o evolvere in chiave di produzione  intelligente, contattaci.

    Mai far aspettare i clienti online: passa subito a una Multi-CDN!

    Perché, come e quando usarla per il tuo business online.

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    HOSTING PER WEB AGENCY: I VANTAGGI DEL PARTNER PROGRAM

    HOSTING PER WEB AGENCY: I VANTAGGI DEL PARTNER PROGRAM

    Cos’è una Web agency e di cosa ha bisogno?

    Le web agency si occupano di sviluppare ed implementare soluzioni digitali di vario tipo. Oltre alla realizzazione di siti web, svolgono diverse attività relative al mondo della comunicazione online. All’interno di una web agency troviamo un team di esperti in campo digital capaci di supportare e promuovere la crescita delle aziende online. Ecco i principali servizi offerti dalle web agency oltre allo sviluppo di siti web:

    • Soluzioni di pubblicità online
    • Posizionamento dei siti sui motori di ricerca (SEO)
    • Creazione di contenuti editoriali per il web
    • Servizi di social media marketing
    • Servizi di grafica e web design
    hosting web agency

    Proprio perchè una web agency lavora a stretto contatto con il mondo digitale, ha la necessità di appoggiarsi ad un servizio di hosting di alta qualità. Ogni attività imprenditoriale, infatti, ha esigenze specifiche, per questo è molto importante per una web agency scegliere la soluzione di hosting pià adatta.

    Partner Program: perchè è il servizio ideale per le web agency?

    Il Partner Program di Criticalcase consente alle web agency che si iscrivono di ampliare la gamma dei servizi offerti e di migliorare la propria reputazione agli occhi dei clienti. Attraverso il Partner Program potrai proporre ai tuoi clienti servizi di hosting di alto livello e altre soluzioni Cloud. Ma non solo, avrai a disposizione un’offerta completa per quanto riguarda il settore IT: CDN, servizi di Disaster Recovery, servizi managed, soluzioni di monitoraggio e oltre. Grazie a questa partnership, da un lato le web agency possono aumentare la loro visibilità, trovando nuovi clienti e incrementando il proprio fatturato. Dall’altro lato in questo modo è semplice fidelizzare i clienti attuali, garantendo loro soluzioni IT di primo livello e facendo in modo che non scelgano i vostri competitor perchè forniscono un’offerta di servizi più ampia rispetto a voi.

    I vantaggi del Partner Program dedicato alle web agency sono davvero molti. Eccone alcuni:

    • White Label
    • Nessun costo di adesione
    • Listino dedicato
    • Pagamenti agevolati
    • Ambienti di sviluppo gratuiti
    • Demo gratuite
    • Assistenza tecnica h24

    Ma non solo, avrai a disposizione formazione commerciale e supporto marketing, pacchetti su misura e molto altro.

    Come guadagnare con il Partner Program in 3 semplici step

    Ovviamente, non possiamo tralasciare uno dei benefici maggiori del Partner Program: ottenere guadagni diretti già dal primo giorno. Attraverso il nostro programma dedicato ai partner, ogni web agency potrà rivendere i nostri servizi di hosting e Cloud ai propri clienti in modo semplice e soprattutto vantaggioso. Per iniziare a guadagnare con il Partner Program bastano tre semplici passaggi:

    1. Iscriviti al Programma Partner
    2. Accedi all’area riservata
    3. Inizia a vendere le nostre soluzioni Cloud ai tuoi clienti
     
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    TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA SITE SPEED

    Site Speed: tutto quello che devi sapere

    site speed

    La site speed, ovvero la velocità di caricamento delle pagine di un sito web, è un fattore decisivo per qualunque business online. Un e-commerce, per esempio, non può trascurare in nessun modo gli aspetti legati alle performance web; anzi, deve prestare particolare attenzione alla velocità del sito, in quanto strettamente collegata alla qualità della User Experience fornita ai potenziali clienti, e di conseguenza al volume di vendite prodotto. 

    Site speed, cos’è e perché è importante

    Quando navigano in uno shop online, gli utenti si aspettano un sito molto veloce, immagini in alta definizione, pagine semplici da visitare, procedure di check-out semplici e rapide e cosi via. Da quando la fruizione mobile ha preso il sopravvento, la velocità di caricamento delle pagine web sta diventando sempre più importante. Abituate a navigare in siti di riferimento del mondo web (come Google, Amazon…), le persone si aspettano la stessa esperienza ovunque, e quindi hanno sempre meno pazienza nell’attendere che una pagina si carichi completamente. 

    I dati confermano quanto sopra. Gli studi sul settore e-commerce sostengono che 1 su 3 utenti abbandona il sito se la velocità di caricamento è superiore ai 3 secondi, una percentuale che influenza in modo significativo la reputazione del brand e soprattutto le vendite generate. Inoltre, da qualche anno Google ha introdotto la velocità di caricamento delle pagine (site speed) tra i fattori che determinano il rank del sito all’interno dei suoi elenchi (SERP): site speed, in altri termini, è diventato un elemento cardine delle strategie di Search Engine Optimization (SEO).  

    Per tutti i motivi esposti, è necessario misurare attentamente la site speed di ogni progetto web per mantenere i clienti sul proprio sito e persuaderli a effettuare un acquisto. Tuttavia, quando si analizzano i dati sulle performance web, può crearsi un po’ di confusione. Non c’è infatti un unico valore che misura la site speed: le metriche da tenere in considerazione sono molteplici, è quindi essenziale conoscere ogni indicatore per poter ottimizzare le prestazioni del sito nel modo migliore. 

    Site Speed: le metriche principali

    Di seguito, i principali indicatori che, considerati in modo complementare e sinergico, determinano la site speed, e quindi sia il posizionamento nelle gerarchie dei motori di ricerca che la qualità della user experience.

    Page Load time

    Il page load time indica il tempo necessario per scaricare e visualizzare l’intero contenuto di una pagina web nella finestra del browser. Viene misurato dall’inizio, quando un utente clicca su un link o digita un indirizzo sul browser, fino al completamento, quando l’intero contenuto della pagina viene visualizzato sullo schermo. Il page load può avere valori diversi a seconda del browser utilizzato e dalla posizione geografica dell’utente. Per risolvere quest’ultimo problema si può ricorrere alle soluzioni di Content Delivery Network (CDN)studiate appositamente per distribuire i contenuti richiesti in ogni parte del mondo velocizzando i tempi di risposta del sito e mantenendo prestazioni elevate. 

    Time to First Byte (TTFB)

    IlTime To First Byte  è la metrica che misura la reattività di un web server o di un’altra risorsa di rete. Viene calcolato misurando il tempo che trascorre dalla richiesta dell’utente alla ricezione del primo byte. Il TTFB è un valore che non viene percepito dall’utente, ma è un indicatore essenziale per la velocità di un sito web. Nel calcolo bisogna tenere in considerazione l’utilizzo di CMS come WordPress, Magento o altre piattaforme. In questo caso il TTFB può essere facilmente ridotto attraverso l’installazione di plugin appositi. Se il TTFB continua a essere inadeguato, forse è il caso di verificare l’adeguatezza dell’hosting provider scelto e considerare una soluzione di qualità più elevata. 

    Document Load

    Document Load, o Document Complete, si riferisce a una serie di “eventi” che vengono visualizzati dall’utente. Solitamente il Doc Load indica quando tutti i testi, le immagini e gli altri elementi HTML vengono caricati, ma potrebbe non comprendere alcuni contenuti attivati da JavaScript (ad esempio animazioni o form cliccabili).

    Page Complete

    Dopo il Document Complete, mancano solo alcuni file Javascript per completare il caricamento della pagina. Una volta che anche questi ultimi elementi vengono caricati si ottiene il Page Complete. Quando il browser smette di ricevere informazioni e richieste per 2 secondi, significa che la pagina è stata caricata completamente. È una metrica importante ma può variare da test a test ed è meglio utilizzarla insieme altri parametri per fornire un’immagine veritiera.

    Speed Index

    Lo Speed Index stima il tempo medio necessario per caricare le parti visibili di una pagina web nella finestra del browser. Si tratta di un valore assegnato al sito che dipende da un insieme di metriche di velocità. Più è basso lo Speed Index, più il sito è performante.  

    I contenuti above the fold pesanti (ossia in cima alla pagina) potrebbero determinare uno Speed Index negativo; al contrario, i contenuti below the fold non sono considerati nel calcolo perché al di fuori della finestra del browser.  

    Lo speed index è utilissimo ai fini di confronto. Per esempio, per verificare se le ottimizzazioni apportate stanno dando risultati oppure per paragonare il proprio sito con i competitor di settore. Allo stesso tempo però, non mostra le aree specifiche da migliorare, pertanto è consigliabile usarlo con altre metriche di site speed per comprendere a fondo la situazione. Lo Speed Index può essere migliorato ottimizzando le font, immagini (quindi riducendo il Page Size come vedremo tra poco) e usando il lazy-loading delle immagini, ossia quella modalità di visualizzazione che non carica le immagini finché l’utente non scorre la pagina. 

    Time to Interactive

    Time To Interactive (TTI) è il tempo necessario affinché la pagina diventi interattiva. Con il termine “interattiva” si intende quando tutti gli elementi visivi sono stati caricati e la pagina risponde immediatamente all’interazione dell’utente. TTI è una metrica fondamentale per valutare l’esperienza utente iniziale. Molti siti, infatti, caricano velocemente i contenuti ma impiegano alcuni secondi extra prima di essere effettivamente utilizzabili. Per i clienti è un’esperienza frustante e spesso li porta ad abbandonare il sito. Un modo per migliorare il TTI è ottimizzare il codice JavaScript ed eliminare quello superfluo(per i siti in WordPress ci sono molti plugin che offrono questa funzionalità).

    Numero di Risorse

    Ogni volta che un utente “chiama” il sito, esso invia una serie di richieste HTTP per tutti i file che compongono la pagina web. L’insieme di tutte le richieste HTTP compone gran parte della velocità del sito. Si può analizzare ogni richiesta che viene fatta dal sito (quando carica i contenuti, la sua dimensione e il tempo impiegato per completarla). In questo modo, si possono facilmente individuare possibili problematiche e risolverle. Un metodo efficiente per diminuire la quantità di richieste effettuate è combinare file CSS e JavaScript. 

    Page Size

    Page size è una metrica che si riferisce al peso (in KB o MB) di tutti i file presenti nel sito. Ad esempio, se il sito contiene molti file pesanti, il Page Size potrebbe diventare elevato e rallentare la velocità di caricamento degli oggetti della pagina. Le immagini costituiscono il principale motivo di page size alti. Minimizzare i file CSS, HTML e JavaScript, ottimizzare le immagini e usare metodi di compressione come gzip sono tutte soluzioni utili per abbassare il page size. Inoltre, come detto precedentemente, se il sito utilizza piattaforme CMS vi sono molti plugin disponibili per risolvere questo problema. 

    Site Speed: ogni metrica è importante

    Quando si usano dei tool per testare la site speed, è importante verificare quali metriche vengono restituite.  

    Spesso, gli strumenti più popolari riportano solo il TTFB, che è una parametro utile ma non fornisce il quadro complessivo della situazione. È quindi necessario fare caso a cosa viene misurato e come. Una volta in possesso di queste informazioni, si potrà procedere con l’ottimizzazione del sito per renderlo il più reattivo possibile. È importante ricordare che non c’è una sola metrica su cui bisogna concentrarsi, ma bisogna dare il giusto peso a ognuna di esse.  

    Il punto di partenza per velocizzare la site speed potrebbe essere quello di ridurre la dimensione dei file e il numero di richieste HTTP, abbassando di conseguenza alcune delle metriche fondamentali. Da lì in avanti si potranno identificare eventuali problematiche specifiche e migliorare ulteriormente la site speed. 

    Criticalcase: il nostro obiettivo sono le performance web

    In Criticalcase, conosciamo bene la relazione tra le performance del sito web e il suo successo. A prescindere dal fatto che si tratti di un eCommerce o meno. Per questo, mettiamo a disposizione delle imprese diversi servizi finalizzati a ottimizzare le performance dei propri siti e applicazioni web, per migliorare la user experience, il posizionamento e, di conseguenza, i risultati di business.

    L’offerta spazia dai servizi di hosting su misura, ottimizzazione e distribuzione di immagini e video e Media Delivery , ma senza dimenticare il know how e le partnership in ambito di Content Delivery Network e di strategie Multi-CDN, fondamentali nell’era dell’eCommerce globale. Abbiamo pubblicato un White Paper in merito, che ti invitiamo a scaricare: potrebbe contenere spunti interessanti con cui ottimizzare il business (online) della tua azienda.  

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    5 MOTIVI PER SCEGLIERE CLOUD PROVIDER ITALIANI

    5 MOTIVI PER SCEGLIERE CLOUD PROVIDER ITALIANI

    Come valutare i Cloud provider e scegliere il più affidabile?

    Quando un’azienda ricerca e valuta i Cloud provider a cui affidarsi, deve prendere in considerazione alcune caratteristiche fondamentali per poter fare la scelta giusta. Infatti un valido partner IT è capace di supportare il business passo dopo passo non solo dal punto di vista strettamente tecnologico, garantendo il miglior servizio disponibile sul mercato.

    Tra i parametri ritenuti essenziali per operare una scelta corretta ci sono in primo luogo SLA e assistenza. Gli SLA (Service Level Agreement o in italiano “accordo sul livello del servizio”), definiscono le metriche di servizio che devono essere rispettate da un fornitore nei confronti dei propri clienti, come ad esempio la qualità. SLA personalizzati e prossimi al 100% sono considerati fondamentali dagli imprenditori per poter assicurare un servizio ottimale. L’assistenza tecnica invece dovrebbe essere garantita h24 per fornire una copertura totale in caso di necessità di supporto: che sia durante il weekend, le festività o in piena notte, il disservizio deve essere immediatamente gestito e risolto. Secondo alcuni studi condotti in Italia, c’è un’altra caratteristica chiave che influenza la decisione finale in questa scelta: la provenienza del Cloud provider. Molte imprese preferiscono affidare i propri servizi IT ad un’azienda italiana piuttosto che ad una grande multinazionale.

    cloud provider italiani

    Perchè affidarsi ad un Cloud provider italiano piuttosto che ad una grande multinazionale?

    Le ragioni che spingono gli imprenditori ad affidarsi maggiormente a Cloud provider italiani sono varie: vediamole insieme!

    1. Aderenza alle normative

    Alcune imprese hanno esigenze specifiche in termini di compliance normativa. La necessità di rispettare particolari regole dettate dalla legislazione italiana (ad esempio in base al settore merceologico o ad altri parametri) rende un Cloud provider italiano la scelta ideale per garantire la completa aderenza alle normative.

    2. Sicurezza dei dati e privacy

    Seguendo la stessa linea di principio, un fornitore italiano garantisce anche una maggiore sicurezza dei dati e dà al cliente la possibilità di archiviarli e custodirli in territorio nazionale, assicurando una maggiore privacy. I grandi provider Cloud operanti a livello internazionale non garantiscono la stessa trasparenza e sicurezza sui dati aziendali.

    3. Conoscenza del mercato

    A differenza dei fornitori esteri, i provider italiani sono ben inseriti nel mercato e conoscono le sue logiche e le sue dinamiche in modo approfondito. La conoscenza del contesto dà quindi ai provider italiani una marcia in più.

    4. Assistenza in lingua italiana

    Questa caratteristica viene spesso trascurata in fase decisionale ma gioca un ruolo molto importante nella scelta. Nella maggior parte dei casi i grandi fornitori internazionali forniscono l’assistenza tecnica in lingua inglese (e non sempre molto comprensibile) da qualche località estera sparsa per il mondo. Un fornitore italiano può invece garantire ai suoi clienti il supporto di cui hanno bisogno dall’Italia e soprattutto in lingua italiana.

    5. Contatto con il cliente

    i Cloud provider italiani possono garantire ai clienti un contatto più personalizzato, anche face-to-face se necessario (evento molto improbabile se ci si affida a provider esteri). Il rapporto con le aziende è diretto e trasparente, meno legato a numeri e codici cliente.

    Per concludere

    La scelta del Cloud provider è influenzata da numerosi fattori e cambia necessariamente a seconda del tipo di azienda e delle sue esigenze. Ma è un dato di fatto, i provider italiani forniscono ai propri clienti alcuni vantaggi che i grandi fornitori internazionali non possono offrire. Nel post di oggi abbiamo visto alcuni esempi, come la questione sicurezza dati e compliance normativa, ma anche la preziosa assistenza tecnica al cliente in lingua italiana e la maggiore facilità di contatto e personalizzazione del rapporto con il cliente.

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    SOLUZIONI CLOUD PER AZIENDE: QUALE SCEGLIERE?

    Soluzioni cloud per aziende: quali scegliere?

    cloud aziende

    Il mercato del Cloud Computing e delle soluzioni Cloud per aziende cresce costantemente: anno dopo anno si registra un forte aumento di adozione a livello internazionale e questa tendenza non accenna a diminuire. Al contrario, i numeri confermano che la maggioranza delle organizzazioni (se non tutte, quasi) è ormai consapevole dei benefici e del valore che questa tecnologia offre. Il cloud non porta solamente numerosi vantaggi economici, come l’abbattimento dei costi, l’ottimizzazione degli ambienti virtuali e l’eliminazione dello spreco di risorse ed energia, ma ha giocato e gioca ancora un ruolo fondamentale nella Digital Transformation delle imprese.

    Nel 2022 il mercato Cloud italiano ha superato i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, sono soprattutto i servizi platform as-a-service a essere cresciuti, con un +33%, mentre il software as-a-service, che rimane la componente più importante in termini di valore assoluto, è cresciuto del 14%.

    Oggi l’ecosistema del Cloud Computing è ricco di servizi e strumenti che si possono combinare tra loro in maniera pressoché infinita, generando grande valore per le aziende. Destreggiarsi tra la varietà di soluzioni disponibili, però, non è affatto banale. In questo post, faremo una breve panoramica delle principali modelli e soluzioni Cloud per aziende, evidenziando le caratteristiche e i vantaggi di ciascuno: il primo passo per scegliere la soluzione migliore per il business è infatti quello di conoscere le opzioni disponibili e le loro differenze.

















      Soluzioni cloud: si parte dal cloud pubblico

      Il servizio Cloud pubblico viene offerto da un provider esterno che mette a disposizione delle imprese le risorse IT necessarie al business. In particolare, ciò che i grandi provider mettono a disposizione delle imprese è un’infrastruttura Cloud altamente performante e flessibile, condivisa tra molteplici utilizzatori. Il modello di Cloud pubblico, essendo basato sulla condivisione – e quindi l’ottimizzazione – delle risorse, ha costi molto competitivi e consente ai clienti di utilizzare la modalità di pagamento a consumo (pay-per-use), grazie alla quale si eliminano completamente gli sprechi fatturando solamente le risorse utilizzate e veramente necessarie. Inoltre, l’azienda non ha bisogno di alcun investimento CapEx in hardware e competenze gestionali (Ops) dedicate, poiché il governo e la resilienza dell’infrastruttura ricadono tra le responsabilità del cloud provider.

      Tra i vantaggi di questa soluzione vi è anche una scalabilità “virtualmente” illimitata e un’elevata affidabilità garantita dall’utilizzo di risorse pubbliche: se dovesse verificarsi un disservizio presso un data center, i carichi verrebbero automaticamente ridistribuiti sui restanti data center assicurando la continuità del servizio.

      Controllo del dato e sicurezza: il cloud privato

      Il modello Cloud privato si differenzia da quello pubblico per una caratteristica essenziale. In questo caso, infatti, l’infrastruttura messa a disposizione del cliente è appunto “privata”, ossia dedicata alla singola organizzazione che acquista il servizio. Questa soluzione garantisce una maggiore sicurezza e protezione dei dati in quanto il cliente può accedere al sistema in modo esclusivo e detiene il controllo completo sull’infrastruttura e sui dati.

      I costi sono superiori rispetto a un Cloud pubblico, ma il servizio risulta particolarmente indicato per tutte le aziende di livello enterprise e soprattutto per quelle organizzazioni che trattano dati sensibili e hanno l’obbligo di rispettare una normativa stringente. Anche in questo caso, è possibile utilizzare il pagamento a consumo per ottimizzare le risorse e contenere i costi.

      Cloud ibrido, il meglio dei due mondi

      Il servizio di Cloud ibrido è una soluzione che prevede un mix tra infrastrutture di Cloud Pubblico e Cloud Privato, progettata in base alle specifiche esigenze aziendali. Questo tipo di servizio combina i vantaggi di entrambe le soluzioni e permette una personalizzazione elevata del sistema infrastrutturale e degli strumenti integrati. Il Cloud ibrido è sicuramente una soluzione più complessa dal punto di vista gestionale rispetto alle altre, ma capace di rispondere a necessità precise. È il modello più diffuso in ambito enterprise, proprio perché miscela i benefici di controllo degli ambienti privati con la scalabilità e la flessibilità del modello pubblico.

      Soluzioni cloud: il Virtual Data Center

      La soluzione Virtual Data Center (VDC) è dedicata alle imprese che hanno bisogno di un’infrastruttura IT complessa, che garantisca livelli di affidabilità e performance elevati. Le imprese che acquistano questo servizio possono scegliere quale tipo di infrastruttura implementare (Cloud pubblico o privato) e possono personalizzare gli SLA in base alle proprie esigenze. Il VDC è un servizio molto flessibile, con possibilità di espansione illimitata (macchine, banda ecc.) e totale autonomia di gestione. Anche per questa soluzione Cloud vi è l’opportunità di fatturare a consumo ottimizzando ulteriormente i costi.

      La soluzione Cloud Server

      Il servizio Cloud server mette a disposizione del cliente spazi virtuali preconfigurati, fornendo l’accesso diretto alla macchina. Il Cloud server viene dimensionato in base alle necessità aziendali e viene attivato in modo semplice e immediato all’interno dell’infrastruttura. La soluzione Cloud Server garantisce una banda espandibile per coprire qualsiasi richiesta e garantisce alta affidabilità e scalabilità. Inoltre, si caratterizza per la semplicità di setup e di utilizzo: l’ambiente Cloud viene infatti consegnato al cliente preconfigurato e pronto all’uso, dotato di tutte le risorse IT concordate.

      Cloud hosting, perfetta per siti e progetti web

      La soluzione Cloud hosting è ideale per siti e progetti web che richiedono elasticità di risorse e alte performance. Le caratteristiche del Cloud hosting si adattano alle necessità particolari di ogni cliente e del traffico generato dal suo progetto online. Il servizio è flessibile e scalabile, capace di supportare la crescita del business passo per passo. I vantaggi dell’hosting in Cloud includono SLA personalizzati in base alle performance e la massima continuità del servizio.

      Oltre alla soluzione standard è disponibile Kubify, un servizio di Cloud Hosting Managed che utilizza i container Kubernetes e sfrutta la potenza di calcolo di Azure. Si tratta di una soluzione innovativa, multi-datacenter e ibrida capace di raggiungere performance senza precedenti. Inoltre, Kubify è un servizio “chiavi in mano” completamente gestito che include nella sua offerta una serie di servizi aggiuntivi come ambienti di sviluppo, backup e log dashboard gratuiti.

      Cloud desktop, ovvero la virtualizzazione del PC

      Cloud Desktop (anche chiamato Virtual Desktop Infrastructure – VDI) è una soluzione di virtualizzazione delle postazioni desktop. La soluzione cloud fornisce una piattaforma di virtualizzazione in grado di gestire in totale sicurezza il sistema operativo, le applicazioni e i dati.

      Cloud Desktop abbatte ogni barriera di mezzo, luogo e vincolo temporale attraverso la distribuzione di desktop virtuali che consentono di lavorare in completa mobilità e libertà, con qualsiasi device e da qualsiasi luogo. È dunque una soluzione ideale per assecondare il trend del lavoro smart e ibrido poiché consente all’azienda di virtualizzare i desktop, di gestirli da una posizione centralizzata e di abbattere i problemi di sicurezza, poiché le persone si “collegano” al proprio desktop tramite una connessione sicura e non ospitano più i dati in locale nelle proprie macchine. La soluzione cloud in questione risponde a un modo moderno di gestire i processi e di operare nel day by day, favorito dall’aumento esponenziale di performance delle reti e delle tecnologie di virtualizzazione.

      Cloud backup per dormire sonni tranquilli

      Il servizio Cloud backup, essenziale per archiviare e mettere in sicurezza tutti i dati aziendali, è la soluzione più adatta per chi ha la necessità di mantenere i dati aziendali in luoghi esterni e in massima sicurezza. La soluzione di backup in Cloud consente di programmare backup automatizzati con frequenza personalizzabile (settimanale, giornaliera o oraria). I dati vengono archiviati in completa sicurezza presso i data center preposti, con accesso protetto ed esclusivo e supporto tecnico on-site h24.

      Cloud backup è integrabile con qualsiasi politica di disaster recovery aziendale e non impone limiti di spazio: è possibile eseguire semplici copie di dati da PC fino a backup complessi di server fisici e virtuali, database e sistemi di posta elettronica. Il servizio consente di eseguire un ripristino rapido in caso di eventuali problemi ed è in grado di adattarsi immediatamente a nuove esigenze di spazio.

      Criticalcase e il Journey to Cloud

      In Criticalcase, aiutiamo le aziende a sfruttare tutte le potenzialità delle soluzioni cloud. All’interno di un tema in continuo divenire, siamo in grado di indirizzare le imprese verso il modello corretto, di progettarlo, implementarlo e gestirlo nel rispetto di livelli di servizio concordati. I nostri servizi di Managed Cloud aiutano le aziende a modernizzarsi e a creare differenziazione competitiva.

      Per quanto concerne, poi, il tema dei costi del cloud, abbiamo realizzato un White Paper apposito , che ti invitiamo a leggere. Comprende alcuni spunti interessanti per ottimizzare il Journey to Cloud della tua azienda.

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      LA SCALABILITÀ NEL CLOUD COMPUTING: COS’È E PERCHÈ È IMPORTANTE

      La scalabilità nel cloud computing: cos’è e perché è importante

      cloud computing

      Le aziende intraprendono il journey to cloud per diversi motivi, tra cui ridurre i costi di gestione delle infrastrutture, modernizzare il parco applicativo, essere maggiormente flessibili di fronte alle richieste del business e accedere a tecnologie innovative. Non solo: dopo decenni di paradigma on-premise, le divisioni IT ottengono con il cloud una soluzione pressoché istantanea ai tradizionali limiti di scalabilità delle infrastrutture e delle applicazioni tradizionali. Scopriamo di cosa si tratta.

      Scalabilità nel cloud computing: cos’è

      Possiamo definire come scalabile un sistema capace di aumentare e ridurre le proprie prestazioni, risorse e funzionalità in base alle necessità di chi lo richiede. Parliamo di infrastrutture molto flessibili, altamente personalizzabili e adattabili alle esigenze delle aziende, in grado di rispondere a bisogni specifici in modo immediato.

      Facciamo un esempio. I contact center moderni si basano su piattaforme cloud che governano tutti i processi e i flussi di comunicazione. Il giorno del Black Friday, l’avvio di una promozione o di fronte a eventi imprevedibili come lotti difettosi di prodotto, le richieste di contatto aumentano esponenzialmente. Se il sistema non è scalabile, le prestazioni decadono, i chatbot non funzionano, gli operatori non riescono a trovare informazioni e ne può risentire anche la qualità delle chiamate. Al contrario, la scalabilità del cloud computing fa sì che il sistema reagisca al picco di richieste attivando immediatamente una quantità congrua di risorse. Come risultato, le prestazioni risultano analoghe a prescindere dai carichi di lavoro.

      L’elevata scalabilità del cloud computing consente inoltre di ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema e di ottenere risparmi significativi in termini di costi e di risorse. Le soluzioni di cloud computing possono avvalersi di scalabilità nativa, una delle ragioni per cui il Cloud ha ottenuto un grande successo e continuerà a crescere sul mercato.

      Le due tipologie di scalabilità nel cloud computing

      Dal punto di vista infrastrutturale, esistono due tipi di scalabilità nel cloud computing:

      • Scalabilità orizzontale: significa incrementare la potenza dell’architettura Cloud in parallelo, aggiungendo nuovi nodi al sistema.
      • Scalabilità verticale: si riferisce invece all’aumento di potenza dell’infrastruttura “in altezza”, ossia all’incremento delle risorse dei singoli nodi architetturali in termini di CPU, RAM e storage.

      I benefici di un sistema scalabile

      Un sistema scalabile offre numerosi vantaggi a chi lo utilizza. Di seguito, i principali:

      • L’infrastruttura è completamente personalizzabile in base alle necessità dell’azienda;
      • È possibile incrementare o ridurre le capacità del sistema a seconda delle esigenze del momento e delle possibilità del cliente;
      • Anche in caso di malfunzionamento, un’architettura scalabile garantisce un minimo livello di servizio.

      I vantaggi della scalabilità nel cloud computing sono quindi sintetizzabili in risparmio ed efficienza. Il cliente ha a disposizione un’architettura progettata specificatamente sulle sue esigenze e paga solo le risorse necessarie. Nel caso sia necessario aumentare le risorse a disposizione, lo si può fare in modo automatico o manuale. Ma in ogni caso, in modo rapido.

      Scalabilità del cloud computing in azione: i container

      I container sono un ottimo esempio di infrastruttura Cloud dotata della massima scalabilità: consentono entrambi i tipi di scalabilità e rappresentano la soluzione più innovativa e performante attualmente sul mercato.

      Il sistema containerizzato riconosce automaticamente quando è necessario un incremento della capacità computazionale, così come registra immediatamente quando si verifica una riduzione del carico di lavoro ed è necessario ridurre le risorse in uso per garantire l’efficienza dell’infrastruttura senza sprechi. I benefici per l’utente sono straordinari: nessuno spreco di risorse, ovvero massima razionalizzazione dei costi, e prestazioni sempre in linea con le esigenze.

      Criticalcase e il journey to cloud

      In Criticalcase, accompagniamo i Clienti lungo tutto il percorso che conduce al cloud, disegnando, implementando e gestendo soluzioni adeguate alle loro esigenze. La scalabilità è un requisito fondamentale di ogni progetto di modernizzazione dei sistemi e del parco applicativo, cui rispondiamo con infrastrutture solide, professionalità, esperienza e soluzioni personalizzate.

      Per qualsiasi esigenza, contattaci. Saremo lieti di intraprendere un nuovo cloud journey.

      La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.

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