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APM tool: monitorare le prestazioni per proteggere la UX

APM tool: monitorare le prestazioni per proteggere la UX

APM Tool

Gli APM tool (Application Performance Monitoring) sono strumenti che valutano le prestazioni di un software e, di conseguenza, la sua capacità di potenziare il business. Le aziende si stanno dotando di APM tool moderni poiché esiste un legame diretto tra le performance applicative, la qualità della user experience (UX) e i risultati di business. Un’applicazione veloce, sempre disponibile e reattiva migliora la UX e questa, a sua volta, aiuta il business attraendo nuovi clienti, fidelizzando quelli esistenti o, lato interno, facendo lavorare meglio le persone. La User Experience va “protetta”, e gli APM tool servono esattamente a questo.  

La centralità degli APM tool nel business moderno

Il monitoraggio, e la contestuale gestione, delle performance applicative (APM) ha dunque un impatto importante sull’andamento del business. Interessa in primis le software house, il cui prodotto deve rispettare determinati livelli di servizio, ma anche tutte le aziende che sviluppano software e applicativi a supporto dei processi interni o dei servizi che mettono a disposizione dei clienti. Se poi parliamo di siti web, di eCommerce o di servizi erogati via web, le performance applicative rappresentano anche un fattore di ranking per Google, e quindi sono doppiamente fondamentali per il successo del business. 

I tool APM sono diventati centrali non solo per il loro impatto sulla UX, ma anche per l’aumento di complessità architetturale delle applicazioni, che di fatto ha reso obsoleti tanti strumenti vincolati alle metriche di base e a un modo ormai superato di creare e gestire il software. Oggi, agli APM tool si chiede un’analisi approfondita dell’applicazione, del codice, dei servizi (micro) e delle molteplici dipendenze che determinano il carattere fortemente modulare del software moderno. 

Come funziona un APM tool

Come anticipato, l’obiettivo dei tool di Application Performance Monitoring (che rientrano nell’ambito più ampio dell’Application Performance Management) è di garantire che le prestazioni delle applicazioni critiche siano tali da favorire il business dell’azienda.

In primis, gli APM tool servono a identificare i problemi a livello prestazionale. E questo avviene, appunto, mediante il monitoraggio, l’alerting, la visibilità sulle cause di performance inadeguate e l’eventuale remediation automatica o manuale.

Gli APM tool si basano su agent implementati all’interno dell’infrastruttura e dell’ambiente applicativo, il cui compito è rilevare continuamente metriche prestazionali, effettuare correlazioni e analisi, facendo confluire il tutto in dashboard sintetiche. L’azienda definisce gli indicatori di interesse e le soglie (baseline), superate le quali gli alert eseguono attività specifiche o richiamano l’attenzione del personale tecnico.

Gli APM tool possono quindi osservare in modo sistemico tutti i fattori che condizionano le performance applicative: dal monitoraggio dei database a quello dell’intero stack applicativo, che comprende i sistemi operativi, le API, i web server, i middleware e i framework, nonché tutta l’infrastruttura a supporto. Qui possono essere valutate le performance di rete, il carico delle CPU nel tempo e l’occupazione delle risorse di storage. Al di là di potenziali problematiche di natura infrastrutturale, il monitoraggio dello stack applicativo consente di effettuare un vero e proprio tracciamento a livello di codice, ovvero di associare performance sottosoglia al codice che le ha generate, così da identificare prontamente eventuali colli di bottiglia e agire in modo sartoriale. Un aspetto interessante degli APM tool è proprio quello dell’efficienza: essi consentono di identificare aree lacunose e di risolverle prontamente, abbattendo tempi e costi.

Non da ultimo, un elemento molto interessante degli APM tool è la capacità di tracciare le transazioni partendo dall’interfaccia utente fino ad ogni componente e risorsa coinvolta. Questo non soltanto rafforza la capacità dell’IT di agire rapidamente sulle cause di eventuali problemi, ma consente di mappare in modo efficace tutte le dipendenze su cui si basano le applicazioni moderne, cosa quanto mai significativa in un’era contraddistinta da un netto incremento in termini di complessità.  

APM tool per monitorare la User Experience

Si è già detto che gli APM tool hanno un impatto positivo sull’esperienza vissuta da chi usa l’app. In realtà, però, il rapporto tra APM tool e UX non è di semplice causa-effetto: gli APM tool sono infatti in grado di monitorare la UX creando un link tra gli aspetti tecnici dell’applicazione e la sua concreta fruizione.

Non a caso, secondo una survey firmata Gartner, l’end-user experience monitoring (EUM) è la dimensione più critica di un APM tool per il 46% degli intervistati. Il monitoraggio dell’esperienza dell’utente può essere sintetico (via script) o un real-user measurement, ovvero un monitoraggio passivo delle azioni effettuate concretamente dall’utente, con contestuale rilevazione di metriche di performance applicativa. Questo tipo di monitoraggio determina svariati benefici, poiché lega la performance tecnica alla qualità della user experience e permette alle imprese di capire la causa di certi comportamenti: a titolo d’esempio, l’azienda può comprendere se un eccessivo abbandono dei carrelli (eCommerce) sia dovuto a un rallentamento delle performance del processo d’acquisto o, più semplicemente, a un’interfaccia migliorabile.   

In questo percorso, non si può sottovalutare il ruolo delle tecniche moderne di analisi (Analytics) e dell’Intelligenza Artificiale, che può donare un approccio predittivo alle rilevazioni e automatizzare i task ripetitivi. 

APM tool e il ruolo di Criticalcase

Nulla vieta alle aziende di adottare un APM tool a supporto del proprio parco applicativo e, di conseguenza, del proprio business. Tuttavia, non tutte le imprese dispongono delle competenze tecniche necessarie per ricavarne valore tangibile. Un partner dedicato, inoltre, può adottare l’APM tool più adeguato e personalizzarlo in funzione delle esigenze aziendali, gestendo poi il tutto come un vero e proprio managed service.

In quest’ambito, Criticalcase è in grado di miscelare esperienza, competenze specialistiche e asset tecnologici, con il fine di migliorare le performance applicative dei Clienti e di potenziare il business che si basa su di esse.

Sempre a proposito di performance, ma con un focus sull’infrastruttura di distribuzione dei contenuti web, abbiamo realizzato recentemente un White Paper sulle strategie Multi-CDN, che consentono alle imprese di raggiungere in modo rapido e veloce utenti/clienti in tutto il mondo. Visto che anche questo aspetto ha un impatto importante sulle performance di business, ti consigliamo di scaricare il documento e, per qualsiasi informazione, di contattarci direttamente  

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Application performance monitoring, le migliori soluzioni secondo Gartner

Application performance monitoring, le migliori soluzioni secondo Gartner

application performance monitoring

La necessità di offrire servizi digitali attraverso una grande varietà di applicazioni on premise e in cloud richiede oggi particolare attenzione agli aspetti dell’application performance monitoring. Un efficace controllo delle prestazioni applicative è diventato indispensabile per ottimizzare l’impiego delle risorse, scovare rapidamente le criticità e risolverle in modo proattivo, prima che si traducano in disservizi con conseguente pioggia di chiamate al service desk o con l’apertura di numerosi di ticket.  
Le prestazioni scadenti dei servizi software sono oggi un rompicapo per l’IT e un brutto biglietto da visita per qualsiasi iniziativa digitale, sia rivolta agli utenti interni sia ai clienti dell’azienda. Ecco perché sono importanti le funzionalità che analizziamo di seguito con l’aiuto delle indicazioni fornite dagli analisti di Gartner.  

Perché oggi serve l’application performance monitoring

La complessità dei moderni ambienti informativi rende critiche per i team IT la trasparenza e il controllo sul funzionamento delle applicazioni, obiettivo dei moderni strumenti di application performance monitoring. Negli ambienti IT, dove convivono moderne applicazioni a microservizi, applicazioni in cloud SaaS (Software as a Service) e ambienti software legacy d’ogni tipo, diventa essenziale garantire i livelli di prestazione (e di sicurezza) che sono utili al business e a una buona user experience.  
Le vecchie applicazioni monolitiche possono non essere all’altezza del compito assegnato con un numero maggiore di richieste dai front-end oppure non beneficiare nel modo atteso del replatforming in ambienti virtualizzati o in cloud Iaas (Infrastructure as a Service). Le applicazioni più moderne e cloud-ready non hanno problemi di scalabilità, ma possono ugualmente soffrire dei colli di bottiglia delle reti, dei database o dei sistemi d’identificazione e accesso. Problemi che solo un efficace monitoraggio può identificare, consentendo ad amministratori e sistemisti di prendere le misure più adatte per migliorare le prestazioni. 

I migliori tool per osservare le applicazioni nel loro funzionamento

L’application performance monitoring si avvale di una vasta gamma di funzionalità fondamentali e accessorie, non tutte riscontrabili insieme nei tool offerti sul mercato. Nel vaglio di ben 19 soluzioni commerciali, gli analisti di Gartner hanno classificato nel Magic Quadrant dei leader (quadrante delle soluzioni che uniscono completezza ed eccellenza di visione strategica e applicazione) le soluzioni di Dynatrace e Datadog, seguite a distanza da New Relic e poi da Instana (IBM) e Honeycomb.  
Le soluzioni di application performance monitoring di aziende leader nei software e servizi, quali Amazon AWS, Microsoft, VMware e Oracle non hanno impressionato gli analisti e sono nei quadranti meno blasonati, dei challenger, dei visionari o dei player di nicchia. Quali sono le funzioni valutate dagli analisti Gartner per assegnare le posizioni nel Magic Quadrant? 

Alla base ci sono la capacità di osservare il comportamento transazionale sui diversi livelli dell’applicazione e la possibilità di automatizzare la scoperta e la mappatura delle componenti software nell’ambito d’infrastrutture complesse, che possono comprendere sia servizi locali e sia in cloud.  
A seconda delle realtà aziendali, possono essere utili le funzioni di monitoraggio per app o per altro software che gira su client fissi o mobili, dentro ai browser oppure su desktop virtuali. Un’altra capacità utile è quella di associare i problemi relativi alle prestazioni con le conoscenze business aziendali, allo scopo di stimare le conseguenze economiche dei disservizi applicativi: un modo per assegnare le giuste priorità d’intervento e affiancare le azioni sul piano tecnico con quelle dal lato business, per riorganizzare il lavoro o rispondere alle lamentele dei clienti. La conoscenza dei costi associati con i disservizi si rivela preziosa per valutare nuovi investimenti infrastrutturali o per decidere il passaggio a servizi di classe più alta dei provider. 

L’importanza dell’integrazione negli ambienti di gestione e di sicurezza

Gli analisti Gartner hanno considerato la capacità dei tool di application performance monitoring dintegrazione nativa con gli strumenti di service management sia in uso nei data center sia preso i cloud provider. Hanno valutato utile la capacità di fornire KPI per alimentare dashboard sintetiche, così come la possibilità di tracciare l’intera esperienza utente: dal login all’uscita dal sistema attraverso le attività svolte.  
Gli analisti di Gartner sottolineano l’importanza di poter ottenere su richiesta dai tool di application performance monitoring i dati di dettaglio per scovare eventi inattesi o per individuare le aree rimaste escluse dal monitoraggio.  
Aspetto sempre più fondamentale è lintegrazione del monitoraggio delle performance con la security affidato ad agenti software specifici. L’integrazione è vantaggiosa per via della frequente associazione dei problemi di prestazione con gli attacchi cyber e utile per capire, a fronte della scoperta di nuove vulnerabilità software, quali sono i servizi aziendali più a rischio. Nel voto ai tool di application performance monitoring, gli analisti hanno valutato positivamente la flessibilità, anche di licenza, che si associa con l’erogazione come servizio SaaS, oltre alla disponibilità di un ricco portfolio di add-on. Sono inoltre d’interesse le capacità di ML/AI (Machine Learning/Artificial Intelligence) che consentono di generare allarmi più efficaci e di presentare agli operatori, in automatico, le analisi sulle possibili cause dei problemi. Capacità analitiche, di AI, d’integrazione della sicurezza sono assieme alla facilità d’implementazione gli elementi di valore che Gartner riconosce alla soluzione Dynatrace. 

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8 VANTAGGI DEL MONITORAGGIO INTELLIGENTE PER I BUSINESS

8 VANTAGGI DEL MONITORAGGIO INTELLIGENTE PER I BUSINESS

L’Intelligenza Artificiale al servizio delle aziende

sistemi di monitoraggio costituiscono un aspetto fondamentale nella gestione dell’infrastruttura IT, poichè consentono alle aziende di controllarne il funzionamento, la produttività e di ottimizzare processi, ma soprattutto sono uno strumento essenziale per prevenire problematiche bloccanti ed intervenire in tempo reale con azione correttive ed efficaci laddove si verificasse un evento negativo. Con l’evoluzione della tecnologia, i sistemi di monitoring sono diventati sempre più complessi ed avanzati, fino ad arrivare al monitoraggio basato sull’Intelligenza Artificiale.

Cosa lo differenzia dall’attività di monitoring classica e quali sono i benefici di una soluzione di questo tipo? Lo vediamo subito! Di seguito alcuni vantaggi della soluzione di monitoraggio avanzato offerta dal nostro partner tecnologico, Dynatraceazienda leader mondiale nel settore del performance management.

1. Software “tutto-incluso”
Dynatrace ha un grandissimo vantaggio rispetto alle soluzioni tradizionali: include tutte le funzionalità di monitoring in un unico software. Real User Monitoring (RUM), Synthetic Monitoring, monitoraggio dell’infrastruttura e dell’applicativo sono integrati all’interno dello stesso strumento, semplificando notevolmente la vita ai business. Oltre al semplice monitoraggio, Dynatrace viene utilizzato anche per una gestione ottimale delle performance e delle esperienze digitali, al fine di fornire agli utenti user experience di massimo livello.
2. Automazione
Il cuore della piattaforma è costituito dall’automazione; ogni step è automatizzato, inclusi gli aggiornamenti. Grazie al forte automatismo presente, Dynatrace è in grado di identificare ogni problematica e di prevederne l’impatto sul sistema. Tutto ciò si traduce in processi più semplici, più veloci e in un grande risparmio di tempo e costi per il reparto IT.
3. Intelligenza Artificiale
Ciò che differenza maggiormente Dynatrace dagli altri sistemi di monitoraggio è il motore di Intelligenza Artificiale alla base della soluzione. Con L’AI il monitoraggio diventa proattivo e fornisce in real time insight precisi che aiutano le aziende nella gestione di sistemi complessi altrimenti ingovernabili. Grazie all’Intelligenza Artificiale, il monitoraggio non offre solamente dati ma risposte concrete, azioni da mettere in pratica per gestire al meglio la complessità delle infrastrutture Cloud.
4. Full stack
Dynatrace analizza ogni singolo componente del sistema, offrendo una visione a 360 gradi dell’esperienza digitale. Non solo monitora tutti gli elementi ma è anche capace di identificare e comprendere le relazioni e le interdipendenze che sussistono all’interno dell’intero ecosistema digitale.
5. Elevata scalabilità
Dynatrace è una soluzione nativa in Cloud e proprio grazie a questo è in grado di fornire un servizio di monitoraggio dotato di un’elevata scalabilità, affidabilità e sicurezza. La piattaforma può raggiungere facilmente una portata di oltre 100,000 host.
6. Deployment flessibile
La piattaforma Dynatrace è dotata della massima flessibilità e permette di semplificare il processo di deployment in maniera significativa.
7. Livello enterprise
Un unico accesso role-based alla piattaforma e misure di sicurezza avanzate rendono Dynatrace uno strumento di qualità enterprise, progettato con lo scopo di essere largamente utilizzato da aziende di alto livello.
8. Compatibile con Cloud ibridi
Dynatrace è un tool molto flessibile, compatibile con la maggior parte delle tecnologie enterprise presenti sul mercato.

La tua azienda ha bisogno di un servizio di monitoraggio avanzato? Scopri maggiori dettagli sulla soluzione Dynatrace e prenota subito una consulenza gratuita con i nostri esperti!

 
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REAL USER O SYNTHETIC MONITORING?

REAL USER O SYNTHETIC MONITORING?

La differenza non sempre è così scontata.

Uno strumento di Real User Monitoring, traccia e monitora il comportamento di utenti reali che navigano il vostro portale, ignorando quali siano le condizioni di contorno (connettività locale, configurazione hardware del visitatore, etc.); il Synthetic Monitoring, invece nasce con la caratteristica di rendere un set di rilevazioni provenienti da configurazioni eterogenee, comparabili. Un vero e proprio benchmark delle prestazioni del vostro servizio. Inoltre, può essere istanziato per reiterare azioni nel tempo con scadenza prefissata, consentendovi di comparare il gap prestazionale in diversi scenari applicativi.

La soluzione per i servizi sul web

ARES, il nome della piattaforma, acronimo di “Availability and Response Time of Enterprise Services” è lo strumento di Synthetic Monitoring realizzato da CriticalCase che consente di preservare la vostra business continuity sul web, fornendovi un set di informazioni facili da interpretare e da comparare con i feedback degli utenti e dagli strumenti Real User Monitoring in uso.

  • Volete simulare l’acquisto di un oggetto per verificare che il workflow sia sempre funzionante fino al gateway di pagamento?
  • Volete verificare che un sito sia correttamente geolocalizzato in funzione della geografia da cui viene navigato?
  • Volete effettuare un monitoraggio prestazionale comparativo tra l’attuale versione del servizio che state erogando e la nuova versione in sviluppo?
  • Volete controllare che la vostra pagina di login risponda sempre entro un tempo definito?

Questi sono solo alcuni degli scenari dove ARES (Synthetic Monitoring) può aiutarvi nell’identificazione dei problemi e nella loro risoluzione. Scegliete la frequenza di campionamento, il percorso da eseguire sul vostro sito e le geografie di riferimento. La piattaforma si occuperà del resto, inviandovi notifiche di allarme qualora i parametri di soglia impostati non siano rispettati.

  • Non invasività. Nessuna necessità di installare tracker sul vostro sito. ARES è visto come un utente normale da qualsiasi portale web
  • Configurazione facile. Attraverso un plugin per il browser è possibile registrare le proprie interazioni a video e poi caricarle direttamente sulla piattaforma pronte per essere eseguite.
  • Fino al cuore del problema: istruito il monitoraggio le metriche raccolte scenderanno fino al livello del singolo componente del servizio.
  • Rete di monitoring capillare: solo in Italia CriticalCase offre 4 nodi (Torino, Milano, Roma, Cosenza) e la rete è in continua espansione a livello mondiale.

Come si leggono i dati?
ARES è pensato per essere utilizzato da tutti coloro che usano e lavorano abitualmente con il web, tuttavia CriticalCase mette al servizio del cliente l’expertise dei propri tecnici e sistemisti per l’interpretazione del dato e la condivisione delle best practices per la risoluzione di problemi in una molteplicità di scenari applicativi e, nonostante 2000 server e 3000 clienti, non si smette mai di evolvere le case histories.

Occhio non vede…
Con il cloud e l’IoT (Internet of Things) che avanzano, monitorare sta diventando sempre più importante. Tutti i dispositivi ed i servizi parlano e dialogano e serve qualcuno che sia in grado di ascoltarli. Tuttavia non tutti sono accessibili al pubblico, ma questo non li rende meno importanti.

Per questo, ARES consente di istanziare dei nodi “privati” per monitorare infrastrutture non aperte al pubblico, fornendovi lo stesso set di funzionalità dell’architettura pubblica e garantendo la tutela dei vostri dati all’interno del perimetro aziendale.

Monitorare non è più un’opzione. Compila il modulo che trovi di seguito per essere immediatamente ricontattato da un nostro incaricato, che senza impegno, ti fornirà la soluzione migliore per ogni tua necessità.

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IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO E LA SUA IMPORTANZA

IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO E LA SUA IMPORTANZA

Oggi l’attenzione del mondo è concentrata sul Cloud Computing per tutti i vantaggi che può portare nella gestione delle informazioni, ma caricare contenuti e fornirli sulla rete, non è un mestiere per deboli di cuore.

 

Servizio di Monitoraggio: perché usarlo

Non appena il vostro contenuto è online, si è giudicati da una platea severa che pretende sempre il meglio, senza margine di errore. Cosa succederebbe se il vostro portale e-commerce, non riuscisse a gestire il traffico il giorno del lancio? O se uno dei vostri link si fosse irrimediabilmente corrotto per una svista?

Nella migliore delle ipotesi qualche utente un po’ più intraprendente potrebbe segnalarvi la cosa privatamente consentendovi di correre ai ripari (con non poca fatica), tuttavia con un numero di accessi sempre crescente alla rete, lo scenario più probabile sarebbe essere vittima della gogna mediatica ed essere irrimediabilmente etichettati come un servizio scadente e sconsigliato: inutile descrivere le conseguenze e la difficoltà nel riguadagnare la fiducia del mercato.

Non tutte le insidie, però sono facili da identificare né risolvere in contingenza. Ecco perchè monitorare le performance di un servizio risulta fondamentale per mantenere uno standard elevato, per intervenire ma, sopratutto, per prevenire. CriticalCase offre una intera suite di servizi di monitoraggio che spazia da sensori low level per il monitoraggio delle risorse macchina, fino a soluzioni avanzate di Synthetic Monitoring che simulano il comportamento di un utente reale all’interno di un browser, consentendo di interagire con elementi a video e simulare una navigazione nella sua interezza in modo ricorsivo. Parleremo meglio di servizi di monitoraggio e del Synthetic Monitoring nel prossimo articolo.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni sulle soluzioni di Monitoraggio date un’occhiata al servizio di monitoraggio offerto da CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

 
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