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6 TREND SUL CLOUD PER PREPARARSI AL 2019

6 TREND SUL CLOUD PER PREPARARSI AL 2019

Nell’ultimo decennio il Cloud ha avuto un ruolo da protagonista all’interno dello scenario IT, contribuendo all’innovazione tecnologica dei business e alla trasformazione dell’IT aziendale in maniera sempre maggiore. Se inizialmente molti erano scettici riguardo all’idea di spostare processi e applicazioni sulla “nuvola”, oggi l’utilizzo di servizi di Cloud Computing sembra essere divenuto uno standard. Secondo le statistiche dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, l’82% delle aziende medio-grandi in Italia utilizza almeno un servizio in Public Cloud. Il dato sottolinea come le imprese abbiano reso il Cloud Computing parte integrante della propria strategia IT: il 25% lo considera la soluzione preferenziale per lo sviluppo di nuovi progetti, il 6% addirittura una scelta obbligata.

Il panorama del Cloud, però, ha ancora molto da offrire alle aziende. Le previsioni sui trend del nuovo anno lo confermano ampiamente, evidenziano le sfide tecnologiche e le opportunità di innovazione per il business legate all’adozione di soluzioni Cloud all’avanguardia.

1. Approccio Multi-Cloud: 2018 vs 2019
Se il 2018 era l’anno in cui il Multi-Cloud è diventato mainstream, il 2019 è invece l’anno in cui le strategie Multi-Cloud prendono realmente piede. L’uso dell’approccio Multi-Cloud da parte delle aziende è in continua crescita e diventerà presto un “must-have” per ottenere un vantaggio competitivo e rimanere al passo con le tendenze del mercato IT.
Ma facciamo un passo indietro. Cosa significa Multi-Cloud? Questa soluzione non usufruisce di un unico modello di Cloud, ad esempio un Cloud pubblico o un Cloud privato, ma utilizza diversi servizi ed eventualmente anche provider differenti, a seconda delle specifiche esigenze di business. Il futuro si focalizza sempre di più sulle applicazioni e gli utenti richiedono velocità e performance elevate. Una soluzione standardizzata non è più sufficiente per far fronte a queste pretese ed ogni azienda ha bisogno di costruire il proprio ecosistema Cloud personalizzato.

2. L’80% dei processi migra in Cloud
Come dicevamo prima, lo scetticismo riguardo alla migrazione dei sistemi aziendali in Cloud era molto forte fino a qualche tempo fa. Alla base di questa tendenza vi era da un lato una scarsa fiducia per la sicurezza di dati e processi, dall’altro la tradizionale resistenza al cambiamento. I dati, però, mostrano che nei prossimi anni l’80% dei processi aziendali migrerà in Cloud, ma non solo. Le ricerche evidenziano un altro trend legato alla migrazione dei sistemi informativi aziendali. Molte imprese infatti ri-elaborano e adattano le proprie infrastrutture on-premise in ottica Cloud Computing (il cosiddetto “refactoring”) in modo da poterle spostare in modo più agevole all’interno di ambienti Cloud nativi.

3. Intelligenza Artificiale incorporata nelle applicazioni
L’Intelligenza Artificiale inizia ad essere integrata in tutte le applicazioni di nuova generazione, migliorando l’efficienza dei sistemi e dei processi in cui agisce. Grazie alla mole di dati sempre più massiccia che abbiamo a disposizione e l’incremento nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per l’analisi e lo sfruttamento delle informazioni, si stima che la produttività dei business aumenterà notevolmente già da quest’anno. Insieme all’I.A. altre tecnologie emergenti si fanno sempre più spazio nel mercato e contribuiscono ad incrementare la flessibilità e l’efficienza dei sistemi, come machine learning, serverless computing e realtà aumentata.

4. Il 70% delle funzioni IT sarà automatizzato
Nel 2019 automazione diventa una parola chiave. Il 70% delle funzioni IT verrà automatizzato così come la maggior parte delle relazioni con i clienti saranno gestite da chatbot o intelligenza artificiale in modo del tutto automatico. Inoltre, il 50% dei dati verrà gestito con processi automatizzati. Insomma, il personale tecnico potrà fare a meno di svolgere molte attività di routine, ma necessarie, come self-patching, tuning e presto anche attività relative all’affidabilità e alla garanzia degli SLA, e avrà più tempo da dedicare allo sviluppo del business. Entro il 2025 l’automazione dell’intero ciclo di vita hardware software sarà lo standard e porterà un enorme vantaggio alle aziende sia a livello di prestazioni che di sicurezza.

5. Container: Kubernetes in prima linea
Già nel 2018 i Container hanno avuto un grande ruolo nel mondo del Cloud. Si tratta di sistemi Cloud nativi che per le loro caratteristiche si diffonderanno sempre di più come tecnologia enterprise. I container sono in grado di fornire prestazioni di alto livello, elevata flessibilità e scalabilità, migliore sicurezza e SLA, e si adattano a qualsiasi ambiente. Grazie a queste peculiarità sono lo strumento ideale per integrarsi con le strategie Multi-Cloud. Tra le varie tecnologie di containerizzazione Kubernetes è in prima linea e rappresenta il modello di orchestrazione e gestione dei Containers più popolare e diffuso a livello mondiale.

6. Nuove skills specialistiche
Le nuove tendenze creano un gap tra le skill possedute dai team IT delle aziende e dei provider e quelle necessarie all’implementazione di strategie innovative e alla gestione di architetture Cloud-native. Si sviluppa quindi la necessità di formare il personale tecnico con competenze all’avanguardia nel settore e inserire in azienda nuove figure lavorative in linea con il mercato (ad esempio il Cloud Security Specialist o il Cloud Architect) per plasmare le imprese del futuro.

 
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