Ranking eCommerce: 9 consigli per migliorarlo
Abbiamo preparato alcuni consigli finalizzati a migliorare il ranking ecommerce, ovvero il posizionamento del sito ecommerce sui motori di ricerca, un’attività fondamentale per incrementare la visibilità e le vendite.
Nel settore dello shopping online la Search Engine Optimization (SEO) è un aspetto fondamentale, che, come tale, non può essere trascurato. Anzi, il successo di un e-commerce dipende in gran parte dal posizionamento nella SERP di Google, ovvero dal ranking ecommerce.
Ranking eCommerce, dalle keyword alle prestazioni
L’attività SEO è complessa e coinvolge molti aspetti. Con alcuni semplici suggerimenti, è però possibile migliorare il ranking dell’ecommerce e aumentare il volume delle vendite.
1. Analisi delle keyword
L’analisi delle keyword di ricerca è uno dei pilastri della strategia SEO. Grazie a strumenti online gratuiti e semplici da usare, come il Keyword Planner di Google Ads, è possibile identificare facilmente le parole chiave più utilizzate dagli utenti per trovare il sito. Allo stesso modo, è possibile analizzare la concorrenza e scoprire quali sono le keyword migliori su cui focalizzare l’attività SEO e la creazione di contenuti, così da posizionare al meglio il sito.
2. Ottimizzazione on-site
L’ottimizzazione on-site è il secondo step fondamentale per migliorare il ranking ecommerce. Si tratta di ottimizzare i contenuti per fare in modo che vengano analizzati in modo semplice e veloce dai robot di Google e risultino il più possibile pertinenti rispetto alle ricerche degli utenti. L’obiettivo è fornire ai motori di ricerca contenuti di alta qualità che siano rilevanti per i clienti. La SEO on-site comprende l’ottimizzazione di testi, titoli, tag, metatag, categorie, URL, immagini e altri elementi cruciali per rendere il sito SEO friendly agli occhi di Google.
3. Rimuovere i contenuti duplicati
Ai robot dei motori di ricerca non piacciono i “doppioni”. Quando trovano pagine multiple con lo stesso contenuto penalizzano il ranking ecommerce abbassandolo nella SERP. Negli shop online, dove spesso sono presenti pagine con contenuti molto simili, il trucco è utilizzare tag appositi (come robot.txt, canonical e nofollow) per aiutare i robot a effettuare l’indicizzazione corretta del sito. Attraverso queste tecniche vengono date indicazioni precise su quali contenuti devono essere analizzati e quali no. In questo modo, le pagine web non saranno considerate come contenuti duplicati e il sito non subirà alcuna penalizzazione nella SERP di Google.
4. Creare sorgenti di traffico differenti
È necessario generare molteplici fonti di traffico che portino allo shop. L’attività di link building non è semplice, ma vengono in aiuto alcuni strumenti che possiamo facilmente utilizzare per aumentare il traffico, come il blog aziendale, i social media, i forum, i guest post. Più link puntano al sito, più la fonte viene riconosciuta come autorevole dai motori di ricerca, e maggiore sarà l’effetto positivo sul ranking ecommerce.
5. Migliorare l’autorevolezza del dominio
Come migliorare l’autorevolezza associata al dominio dell’e-commerce? Creando contenuti informativi di alta qualità, indirizzati su misura al pubblico del sito e focalizzati sulle parole chiave più rilevanti. Con il tempo, il dominio acquisirà un livello di autorevolezza sempre maggiore e garantirà un migliore posizionamento organico.
6. Ottimizzare i social media
Un passo fondamentale è l’ottimizzazione dei social media aziendali. In primo luogo, occorre creare una presenza online sui social network più popolari come Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e Pinterest. In secondo luogo, utilizzare parole chiave significative all’interno della descrizione del profilo, nelle immagini, nei post e nelle descrizioni pubblicate sulle piattaforme social. È consigliabile anche l’utilizzo di hashtag correlati per aumentare la visibilità dello store sia per gli utenti che per i bot.
7. Ottimizzare il canale di conversione
Un’altra attività importante è testare il sito per garantire ai clienti una user experience di qualità. Vanno identificati i punti deboli del canale di conversione e corretti per minimizzare il bounce rate. L’obiettivo è aumentare il tempo di permanenza sul sito, di modo tale da migliorare il ranking ecommerce e incrementare al massimo le vendite online.
8. Controllo e aggiornamento continuo
L’attività SEO non ha mai un punto di arrivo e richiede continui aggiornamenti. Occorre tracciare le performance dell’ecommerce attraverso Google Analytics e altri strumenti appositi. Vanno controllate le keyword, le landing page, le fonti esterne di traffico per identificare le variazioni nel tempo e i punti da migliorare. È poi buona norma analizzare in modo continuativo il traffico complessivo del sito e delle singole pagine e i dati più rilevanti (ad esempio il bounce rate), per migliorare costantemente l’ottimizzazione dello store online.
9. Accelerare il caricamento delle pagine
La velocità di caricamento delle pagine web è un elemento molto importante per un e-commerce. In un mondo sempre più connesso e veloce, gli utenti non aspettano a lungo per visualizzare i prodotti di un sito ma si aspettano piattaforme di shopping online rapide e performanti.
Se il sito è troppo lento, il rischio di perdere molti potenziali clienti diventa una certezza. Inoltre, un sito che carica i contenuti velocemente influenza il bounce rate e di conseguenza offre una migliore user experience. Al di là della connessione diretta con la qualità dell’esperienza, la velocità di caricamento delle pagine è diventato un fattore primario di ranking ecommerce. In altri termini, le prestazioni del sito in termini di banda e latenza sono valutate da Google per costruire le gerarchie della SERP, un motivo in più per investire in un servizio di hosting performante a prescindere dalla posizione degli utenti.
Per raggiungere questo obiettivo è poi necessario ottimizzare il codice del sito web e la dimensione di alcuni elementi, ma soprattutto utilizzare delle infrastrutture lato server che siano capaci di fornire performance adeguate.
Servizi pensati per migliorare il ranking ecommerce
Come si è visto, oggi gli ecommerce devono garantire prestazioni di alto profilo. Ma soprattutto, devono fornirle a tutti i potenziali clienti, in modo indipendente dalla loro posizione geografica. L’utilizzo di una rete CDN (Content Delivery Network) è ormai scontato, anche per piccole attività e siti personali. Tuttavia, al crescere dell’attività e dell’estensione geografica del mercato, potrebbe essere determinante elaborare una strategia Multi-CDN, così da garantire uniformità prestazionale e resilienza in tutte le aree coperte.
Visto l’impatto fondamentale delle prestazioni sui risultati di vendita, consigliamo di approfondire il tema scaricando il nostro White Paper dedicato, per poi contattarci e progettare insieme il miglior percorso possibile sul web.
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