DATA BREACH: 3 STORIE CHE TI FARANNO RABBRIVIDIRE
Sicuramente avrai sentito parlare di Data Breach e hai già un’ idea di quale impatto possa avere su un business. Certo, le storie di cui si sente parlare fanno molto rumore perchè riguardano grandi multinazionali e cifre spaventose. Ad esempio, si stima che una violazione di dati possa costare in media oltre 3 milioni di dollari all’impresa che la subisce.
Ma l’importante è avere ben chiara in mente una cosa: il 43% dei business fallisce dopo aver subito una perdita significativa dei dati aziendali. E soprattutto, è un incidente che può colpire qualunque azienda, dalla multinazionale alla piccola-media impresa, nessuno escluso!
Per questo oggi vogliamo raccontarti qualche storia sul Data Breach e su come può avvenire.
1. Toy Story 2 – Un (quasi) disastro
Parlando di storie dell’orrore e Data Loss, lo sbaglio epico della Pixar con “Toy Story 2” è sicuramente in cima alla nostra lista. Durante la produzione, una stringa di codice vagante riuscì non si sa bene come ad eliminare ben il 90% del film. Tutti i backup di Toy Story 2 erano stati archiviati su nastro. Ma purtroppo la Pixar, non avendo testato regolarmente il sistema come avrebbe dovuto fare, non si accorse che i backup non funzionavano fino a quando non provò a ripristinare i dati. Sfortunatamente qualcosa era andato storto e i file erano stati persi a causa di un malfunzionamento dei backup. La scadenza per la consegna del film era vicinissima e l’impresa era rimasta con le versioni dei file vecchie di mesi: tutto il lavoro svolto era andato perduto.
Il caso volle che la Pixar ebbe fortuna. Un dipendente della compagnia che lavorava da casa aveva salvato delle copie giusto qualche settimana prima. In questo modo fu possibile eseguire il backup del film e ripristinare tutto in breve tempo. Un errore umano avrebbe potuto costare alla Pixar la sua credibilità ed un intero film, che arrivò ad incassare oltre 500 milioni di dollari e una nomina agli Oscar.
2. Neanche il governo fa eccezione
Le storie sulla perdita dei dati non sono per forza datate. Appena qualche anno fa (per l’esattezza nel 2014), quando il Cloud Computing e i sistemi di Disaster Recovery erano già ampiamente diffusi, il Dipartimento di Stato degli USA mostrò a tutto il mondo quanto le cose possano mettersi male senza un piano di Disaster Recovery.
Un aggiornamento della patch del software mandò in crash tutto il sistema di Stato che controllava passaporti e Visa, coinvolgendo oltre 200.000 viaggiatori in tutto il mondo. Non fu possibile verificare nessun passaporto e nessuna Visa mentre il sistema era down. Il Dipartimento di Stato aveva eseguito il backup dei dati, il sistema stesso, però, non era protetto contro incidenti del genere.
3. Una breve storia di fallimento: Ma.gnolia
Ricordi quando dicevamo che il 43% delle aziende è costretto a chiudere dopo una significativa perdita di dati? Ecco, questa storia parla di una di loro. Ma.gnolia era un sito di bookmark sharing che se la cavava abbastanza bene fino a inizi 2009. Gli utenti potevano salvare sia pubblicamente che privatamente i siti web più interessanti per loro e visitarli comodamente in seguito, senza bisogno di alcun salvataggio in locale. Questo significava che potevano accedere ai contenuti da qualsiasi device.
L’impresa subì una grave perdita di dati che compromise l’intero sistema di bookmarking e gli account di moltissimi utenti. Nonostante i numerosi e costosi tentativi di ripristinare i dati e salvare il business, nulla riuscì a risolvere la situazione già gravemente compromessa, e poco dopo Ma.gnolia dovette chiudere.
Meglio prevenire che curare!
Più i sistemi rimangono down, più pagherai i tuoi dipendenti per stare seduti e aspettare. E allo stesso tempo, guadagnerai meno. La perdita di dati non colpisce solo le grandi aziende, anzi. Può accadere a tutte le società in qualsiasi momento! Se tieni al futuro del tuo business e vuoi tutelarti contro questi incidenti con le adeguate misure di Backup & Disaster Recovery , noi possiamo aiutarti!